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Si tratta di un'artista,[2][3] legata soprattutto ad alcuni critici e storici dell'arte come Guido Ballo, Bruno Munari, Gillo Dorfles, Arturo Schwarz, Francesco Tedeschi, Flaminio Gualdoni e Tommaso Trini. Iniziate con un brillante debutto internazionale negli anni settanta[2], vincendo il Primo Premio per la Scultura alla Biennale di San Paolo, le attività di Amalia Del Ponte si articolano tra arte e scienza attraverso una ricerca che indaga i rapporti fra scultura, musica e nuove tecnologie[4].
Dopo il liceo artistico frequenta dal 1956 al 1961 il corso di scultura di Marino Marini[5] presso l'Accademia di Brera di Milano insieme ad Kengiro Azuma, Mario Robaudi e Gianni Colombo.
Dagli anni Sessanta inizia la sua ricerca sui materiali, l'approccio quasi scientifico la conduce nel giro di pochi anni a creare forme sempre più semplici e pure.
L'attenzione nei confronti delle forme geometriche elementari la porta a realizzare le prime sculture in plexiglas battezzate, da Vittorio Fagone, Tropi nel 1967 in occasione di una mostra personale alla Galleria Vismara di Milano.[6][7]
L'affermazione internazionale[8] avviene nel 1973 quando, invitata da Bruno Munari e Umbro Apollonio, partecipa alla Biennale di San Paolo (a quel tempo una delle più rilevanti al mondo), dove presenta un'opera intitolata Area percettiva[9], per la quale le viene aggiudicato il Primo Premio per la Scultura. Nel 1993 espone le proprie opere al Fort Asperen, ad Asperen, nei Paesi Bassi.[10]
Nel 1995, chiamata da Gillo Dorfles, partecipa alla XLVI Biennale Internazionale d’Arte; ad Amalia Del Ponte viene dedicata un'intera sala personale al Padiglione Italia. Qui espone i Litofoni, pietre sonore che mettono in evidenza le invisibili corrispondenze tra le forme geometriche, le scale musicali e quelle dei colori.[11]
Nel 2010 realizza un progetto per l'Isola della Certosa nella Laguna di Venezia; si tratta di una serie di video installazioni allestite all'interno delle quattro Case Matte (ex polveriere austriache costruite a pochi metri dall'acqua). L'opera, intitolata Regno dei possibili, invisibili[8], è una riflessione su come arte e scienza rendano visibili realtà altrimenti invisibili.[12][13][14][15]
Negli ultimi anni è iniziato un processo di storicizzazione istituzionale della ricerca artistica di Amalia Del Ponte culminato con la doppia mostra milanese del 2017 al Museo del Novecento e al Museo Messina[16] e con il premio alla carriera conferitole nel 2023 dalla Florence Biennale.[17]
Accanto all'attività artistica più propriamente detta, a partire dalla fine degli anni Sessanta Amalia Del Ponte intraprende quella che si rivelerà una proficua attività da designer che tra il 1965 e il 1967 l'ha portata ha disegnare gli interni del negozio Gulp! in via Santo Spirito a Milano[18] e soprattutto a collaborare con Elio Fiorucci per la nascita del primo negozio di Fiorucci, aperto a Milano all'interno della Galleria Passarella.[19] Per il negozio Fiorucci Amalia Del Ponte pensa ad uno spazio completamente bianco ed opaco, così da poterne fare una vetrina totale, mentre delle fessure nel pavimento, abbinate a degli specchi inclinati permettono di intravedere dall'esterno anche lo spazio del piano inferiore.[20]
1965 - Galleria Adelphi, Padova - J. W. Goethe. Sulla teoria della natura
1967 - Galleria Vismara, Milano - Tropi (testo di Vittorio Fagone)
1968 - Galleria Annunciata, Milano (testo di Gillo Dorfles)
1972 - Libreria Einaudi, Milano - Una scultura nella strada (testo di Guido Ballo)
1974 - Galleria Toselli, Milano - Accrescimento di un cristallo
1978 - C Space, New York, N.Y. - S/cultura & Arte/fatti
1979 - Stefan Eins, New York, N.Y. - Through the gold
1980 - C Space, New York, N.Y. - Musica da camera per sei strumenti (testo di Francesco Leonetti)
1986 - Galleria Milano, Milano - Encantar
1988 - Superstudio, Milano - Magnamater (litofoni suonati da Walter Maioli, testo di Eleonora Fiorani)
1992 - Studio 51/A, Roma - La forma del suono (itofoni suonati da Gianluca Ruggeri, testo di Giovanna dalla Chiesa)
1993 - Galleria Valeria Belvedere, Milano (litofoni suonati da Maurizio Benomar, testo di Roberto Daolio)
1994 - Casa del Mantegna, Mantova - Amalia a casa Mantegna (testi di Anne Marie Sauzeau Boetti, Eleonora Fiorani, Francesco Leonetti, Lea Vergine, litofoni suonati da Danilo Grassi)
1996 - Galleria Valeria Belvedere, Milano - Buttare via l'ego
2009 - Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano - Amalia Del Ponte. Presentazione dei video (testo di Tommaso Trini)
2010 - Certosa, Venezia - Amalia Del Ponte. Progetto per un'isola (testo di Eleonora Fiorani)
2015 - Galleria Milano, Milano - La porta senza porta[21]
1967 - Civica Galleria d'Arte Moderna, Milano - Salone Internazionale dei Giovani (testo di Guido Ballo)
1973 - Grand Palais, Parigi - XIV Grands et Jeunes d'Aujourd'hui (testo di A.M. Hammacher)
1973 - Palazzo dell'Arte, Milano - XV Triennale
1973 - San Paolo, Brasile - XII Biennale Internazionale d'Arte (testo di Umbro Apollonio) - 1º Premio Internazionale per la Scultura
1974 - Palazzo della Permanente, Milano - XXVIII Biennale Nazionale d'Arte (testo di Vittorio Fagone)
1977 - Fiera del Levante, Bari - Ipotesi ‘80. Expoarte (testo di Lea Vergine)
1978 - Galleria La Salita, Roma - Pas de deux (testi di Anne Marie Sauzeau Boetti, Gian Battista Salerno)
1979 - Roma - Quadriennale Nazionale d'Arte
1981 - Museo Civico agli Eremitani, Padova - XIII Biennale Internazionale del Bronzetto (testo di Lea Vergine)
1986 - Giardini di Castello, Venezia - XLII Biennale Internazionale d'Arte. Arte e Alchimia (testo di Arturo Schwarz)
1990 - Cantieri Ansaldo, Milano – Milano / Poesia (litofoni suonati da Gabin Dabiré)
1990 - Realcity Schiodome, Tokyo - Notes on the INvention and Construction of New Instruments and Sound Sculptures in Italy (testo di Davide Mosconi)
1995 - Giardini di Castello, Venezia - XLVI Biennale Internazionale d'Arte - Sala personale (testo di Gillo Dorfles, litofoni suonati da Guido Facchin)
1995 - Fondazione Mudima, Milano - Il campo di esperienza. Tracciati (testo di Francesco Leonetti, litofoni suonati da Fayçal Zaouali)
2003 - Polo Umanistico, Erice - Arte in Italia negli anni '70. Arte e ambiente 1974/1977 (testo di Luciano Caramel)
2005 - Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano – La Scultura Italiana del XX secolo (a cura di Flaminio Gualdoni, litofoni suonati da David Barittoni e Joe Casagrande)
2014 - Palazzo della Permanente, Milano - Nati nei '30. Milano e la generazione di Piero Manzoni (a cura di Elena Pontiggia e Cristina Casero)
2016 - MAC, Lissone - La parola agli artisti. Arte e impegno a Milano negli anni Settanta (a cura di Cristina Casero ed Elena Di Raddo)
2018 - Ca' Pesaro, Venezia - Epoca Fiorucci (a cura di Gabriella Belli e Aldo Colonnetti)
2022 - Building, Milano - Il Numinoso (a cura di Giorgio Verzotti)[24]
2023 - Mudec, Milano - RAINBOW. Colori e meraviglie fremiti, arti e scienze (a cura di Katya Inozemtseva e Sara Rizzo)
1978 - Amalia Del Ponte, Atlante, s.n., New York
1993 - Amalia Del Ponte, La forma del suono, Semar, Roma. ISBN 88-7778-021-5
2009 - Amalia Del Ponte, Il profumo di Simone Weil, libro d'artista.
2012 - Amalia Del Ponte, Risonanze orbitali, et al. Edizioni, Milano. ISBN 88-6463-089-9
2016 - Amalia Del Ponte, Frammenti di testamenti e altre storie noir, libro d'artista in 50 esemplari.
2021 - Amalia Del Ponte, The Limerick up to date book 2021, libro d'artista
2023 - Amalia Del Ponte, Né capo né coda, Officina Libraria. ISBN 9788833672618
corriere.it "esperimenti con la musica", su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 4 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
1968 - Amalia Del Ponte, Ipotesi per un grande “Tropi”, catalogo della mostra al Salone Annunciata, Milano.
1988 - Lea Vergine, L'arte in gioco, Garzanti, Milano.
1990 - Amalia Del Ponte, Milano / Poesia, catalogo della mostra allo Studio Marconi, Milano.
2003, Ronimund von Bissing, Songs of the Heart, Semar. ISBN 88-7778-083-5
2003, Ronimund von Bissing, Songs of the Journey, Semar. ISBN 88-7778-084-3
2005, Sofia Gnoli, Fatto in Italia: la cultura del made in Italy (1960-2000), Meltemi Editore. ISBN 88-8353-428-X.
2006, Paola Colaiacomo, Fatto in Italia: la cultura del made in Italy (1960-2000), Meltemi Editore. ISBN 88-8353-495-6.
2010 - Francesco Tedeschi e Paolo Bolpagni, Visioni musicali. Rapporti tra musica e arti visive nel Novecento, Atti del convegno presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore (12 maggio 2016), Milano.
2010 - Anne Marie Sauzeau Boetti, Quattro regni a fior d'acqua
2010 - Gillo Dorfles, Inviato alla Biennale: Venezia, 1949-2009', Libri Scheiwiller. ISBN 88-7644-632-X
2017 - Eleonora Fiorani, Maria Fratelli, Anna Maria Montaldo e Iolanda Ratti, Amalia Del Ponte. Onde lunghe e brevissime, Editrice Quinlan. ISBN 9788899390129
2022 - Vincenzo Maria Corseri, Amalia Del Ponte. Antologia critica dal 1962 al 2021, Silvana Editoriale. ISBN 9788836648917
Pubblicazioni su periodici
1967 - Maria Pezzi, Fa scultura in trasparenza, “Il Giorno”, Milano, 9 febbraio.
1996 - Annarosa Baratta, Amalia Del Ponte: ritmo e misura, “Lapis”, Milano, nº 30, giugno.
2006 - Paolo Repetto, Il visibile e l'invisibile, in “Amadeus”, XVIII, dicembre (205), Milano, pp.46–47.
2006 - Cristina Casero, Amalia Del Ponte. La forma dei suoni, in “Titolo”, n.50, primavera/estate
2012 - Paolo Bolpagni, Forme sonore. Per Harry Bertoia e Pinuccio Sciola, Amalia Del Ponte e Roberto Ciaccio la scultura è anche uno strumento musicale, in «Amadeus», XXIV, marzo (268), Milano, pp.40–42.