Loading AI tools
judoka italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Alessandra Giungi (Roma, 5 maggio 1966) è un'ex judoka italiana.
Nata a Roma nel 1966, ha iniziato a praticare judo a 8 anni.[1] Durante la carriera agonistica ha sempre combattuto nella classe di peso dei 52 kg.
Già a 21 anni ha ottenuto i primi successi internazionali, vincendo nel 1987 la medaglia di bronzo sia agli Europei di Parigi sia ai Mondiali di Essen.
Nel 1988 è diventata campionessa europea a Pamplona e ha partecipato alle gare delle Olimpiadi di Seul 1988, dove il judo femminile era solo sport dimostrativo, vincendo la medaglia di bronzo.
L'anno successivo ha vinto un argento Mondiale a Belgrado 1989, perdendo in finale contro la britannica Sharon Rendle.
Nel 1991 è stata bronzo europeo a Praga, ma soprattutto si è laureata campionessa mondiale a Barcellona, prendendosi la rivincita in finale su Sharon Rendle.
A 26 anni ha preso parte di nuovo ai Giochi olimpici, quelli di Barcellona 1992, che stavolta assegnavano medaglie, uscendo ai quarti di finale contro la giapponese Noriko Mizoguchi, poi argento, e perdendo poi la finale per una delle due medaglie di bronzo con la cinese Li Zhongyun. Nello stesso anno ha vinto il 3º bronzo europeo, a Parigi, ottenendo lo stesso risultato nel 1993 ad Atene.
Nel 1994 ha vinto l'argento agli Europei di Danzica, battuta in finale dalla polacca Ewa Larysa Krause. L'anno successivo è ritornata campionessa europea, a Birmingham, battendo nell'ultimo atto la belga Heidi Goossens.
A 30 anni ha vinto l'ultima medaglia internazionale, un argento agli Europei de L'Aia, dove è stata battuta di nuovo dalla rivale Sharon Rendle, e ha partecipato ancora ai Giochi, quelli di Atlanta 1996, uscendo ai sedicesimi del tabellone principale contro la sudcoreana Hyun Sook-hee, poi argento, e ai quarti di finale del ripescaggio con l'argentina Carolina Mariani.
Dopo il ritiro è diventata allenatrice, facendo da tecnico anche a Rosalba Forciniti, bronzo a Londra 2012.[2]
È zia di Emanuele Bruno anch'egli judoka .
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.