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ingegnere italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Aldo Favini (Varallo Pombia, 4 agosto 1916 – Milano, 4 settembre 2013) è stato un ingegnere italiano.
Nato a Varallo Pombia (NO) da Giuseppe Favini, imprenditore edile specializzato in cementi armati, e da Maria Meloni di Pombia.
Nel 1930 inizia la sua formazione presso la scuola per periti edili di Roma. Ha come insegnanti Mario Ridolfi e Vittorio Serao, che lo coinvolgono, ad un mese dal completamento degli studi, come collaboratore al progetto di concorso per il ponte sul Tevere al Foro Mussolini.
Nel 1937 si iscrive alla facoltà di Ingegneria Civile-Edile presso l’Università di Roma. Il 12 luglio del 1942 si laurea, presentando la tesi di laurea su un progetto di un ponte tipo “Risorgimento” sul Tevere.
Due giorni dopo la laurea viene chiamato alle armi prestando servizio come sottotenente di artiglieria. Nello stesso anno, mentre è in servizio supera l’esame di stato presso l’Università di Bologna.
Nel settembre del 1943 riesce a passare il confine e viene internato in Svizzera. Un mese dopo inizia il suo percorso di docenza a Mürren, tenendo le prime lezioni di scienza delle costruzioni per gli studenti universitari internati. Poco dopo incontra Gustavo Colonnetti che lo nomina assistente alla propria cattedra del Campo Universitario Italiano presso il Politecnico di Losanna, dove svolgerà attività didattica in Scienza delle Costruzioni insieme a Franco Levi. A Losanna incontra anche Ernesto Nathan Rogers, Vito Latis, Angelo Mangiarotti, Vico Magistretti, Alberto Rosselli e Silvano Zorzi.
Nel 1945 il Rettore prof. Stucchi lo trasferisce al politecnico di Zurigo e viene aggregato al campo polacco di Winterthur dove svolge ricerche sulle volte sottili. Nel mese di luglio rientra a Roma, e nell’ottobre dello stesso anno si trasferisce a Milano dove inizia una collaborazione con l’impresa di costruzioni Mario Tamburini, per cui ricoprirà il ruolo di Direttore Tecnico con mansioni di progettista e direttore dei lavori fino al 1956. Mentre lavora presso l’impresa di costruzioni, pubblica il suo primo articolo nel 1946 sulle volte sottili “Calcolo di una volta sottile a forma di conoide” e nel 1950 su consiglio di Gustavo Colonnetti, si reca in Francia con Silvano Zorzi per conoscere l’ingegnere francese Eugene Freyssinet, incontra invece l’ingegnere Bernarde Laffaille. Nel 1951 brevetta un sistema di ancoraggio per cavi in cemento armato precompresso, denominato “sistema favini”.
Terminata l’esperienza presso l’azienda di costruzioni, sempre a Milano nel 1956 inizia l’attività professionale in proprio. L’opera progettuale sarà incentrata sul campo delle strutture in cemento armato precompresso.
Muore nel 2013 a Milano all’età di 97 anni.
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