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politico e partigiano italiano (1914-1989) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Aldo Buzzelli (Macerata, 3 giugno 1914 – 22 settembre 1989) è stato un politico, partigiano, magistrato e avvocato italiano.
Aldo Buzzelli | |
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Deputato della Repubblica Italiana | |
Legislatura | I, II, III |
Gruppo parlamentare | Comunista |
Circoscrizione | Milano |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Comunista Italiano |
Titolo di studio | Laurea in Giurisprudenza |
Professione | Avvocato |
Aldo Buzzelli nasce a Macerata, dopo aver terminato gli studi si rende a Roma dove svolge il suo periodo di uditore giudiziario. Terminato il periodo di tirocinio nel 1942 viene inviato a Monza come magistrato.[1] Fonda con Antonio Gambacorti Passerini, Gianni Citterio e altri antifascisti il Fronte d'Azione Antifascista e il foglio d'informazione clandestina Pace e Libertà. Queste stesse persone fonderanno poi il CLN di Monza.[2]
Il 25 aprile 1945 si rende a villa Blanc, in via Giuseppe Verdi a Monza, per negoziare con il generale Willy Tensfeld (1893-1982) la resa tedesca.[1] Nella sua veste di magistrato monzese lavorerà come pubblico ministero nel quadro della Corte di assise straordinaria di Monza, che fu attiva dal settembre del 1945 al dicembre 1947.[3] Nell'immediato dopoguerra farà parte di un gruppo di avvocati, che si dedicherà alla difesa di partigiani che saranno citati in giudizio un po' in tutta Italia.[4]
Presidente del Comitato di Liberazione Nazionale di Monza, viene eletto deputato del Partito Comunista Italiano dalla I alla III Legislatura[5]
Nel 1988 ricevette dalla città di Monza il Giovannino d'oro.[6]
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