Al cavallino bianco
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Al Cavallino Bianco (in tedesco Im weißen Rößl) è un'operetta in 3 atti di Ralph Benatzky, su libretto di Hans Müller-Einigen e Erik Charell e testi di Robert Gilbert.
Al cavallino bianco | |
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Titolo originale | Im weißen Rößl |
Lingua originale | Tedesco |
Musica | Ralph Benatzky |
Libretto | Hans Müller-Einigen Erik Charell Robert Gilbert |
Fonti letterarie | Im weißen Rößl di Oskar Blumenthal e Gustav Kadelburg |
Atti | tre |
Epoca di composizione | 1929 |
Prima rappr. | 8 novembre 1930 |
Teatro | Berlino, Großes Schauspielhaus |
L'operetta trae ispirazione dall'omonima commedia di Oskar Blumenthal e Gustav Kadelburg, scritta nel 1896 durante il soggiorno in una locanda di Sankt Wolfgang im Salzkammergut sul Wolfgangsee in Austria.
L'opera fu composta su incarico del produttore e regista Erik Charell e per motivi di tempo il lavoro di composizione fu pragmaticamente suddiviso. A Robert Stolz vennero assegnate tra l'altro i duetti romantici, a Robert Gilbert l'aria "Was kann der Sigismund dafür" in stile canzonettistico berlinese e "Zuschaun kann i net" a Bruno Granichstaedten. Lo stesso Benatzky cantò il "Cavallino bianco" sul Wolfgangsee, nella parte in cui l'imperatore Francesco Giuseppe appare come Deus ex machina.
La prima rappresentazione ebbe luogo l'8 novembre 1930 al Großes Schauspielhaus di Berlino con Otto Wallburg, Paul Hörbiger, Camilla Spira, Max Hansen (tenore), Siegfried Arno e Walter Jankuhn con la regia di Charell.
"Al Cavallino Bianco" fu proibita nella Germania nazionalsocialista a causa dei suoi coautori ebrei. Al London Coliseum di Londra dall'8 aprile 1931 ne furono fatte 650 rappresentazioni ed a New York divenne un duraturo successo a Broadway (245 recite al RKO Roxy dal 1º ottobre 1936 con Kitty Carlisle, Almira Sessions e Buster West).
In Austria ebbe la prima il 25 settembre 1931 al Schauspielhaus di Vienna ed in Ungheria il 20 ottobre a Budapest. In Italia la prima è stata il 3 novembre 1931 al Teatro Lirico di Milano con Totò Mignone e Carla Mignone ed al Teatro Reinach di Parma il 4 aprile 1932.
In Francia la prima è stata con successo come L'auberge du Cheval Blanc al Théâtre Mogador di Parigi il 1º ottobre 1932.
Al Theatre Royal di Sydney va in scena il 1º aprile 1934.
Il 15 ottobre 1940 avviene la prima al Teatro del Corso di Bologna.
Dal 23 dicembre 1943 L'auberge du Cheval Blanc va in scena al Grand Théâtre di Ginevra.
Al Théâtre du Châtelet dal 1948 al 1968 arriva a 1700 recite.
Per il Teatro Verdi (Trieste) viene rappresentata nel Castello di San Giusto nel 1950 diretta da Cesare Gallino con Romolo Costa, nel 1954 con Anna Campori e nel 1957, nel Teatro Stabile Politeama Rossetti nel 1970 con Tony Renis, Aldo Fabrizi, Sandro Massimini, Graziella Porta, Carlo Rizzo e Gianni Brezza per la regia di Vito Molinari e le coreografie di Gino Landi, nel 1973, nel 1974 con Elio Pandolfi e Sergio Tedesco, Massimini e la Porta e nel 1986 diretta da Oskar Danon.
Nel 1954 la RAI rappresenta il titolo con Nuto Navarrini, Edda Vincenzi, Anna Campori ed Elvio Calderoni per la regia di Mario Landi.
Una rappresentazione televisiva de "Al Cavallino Bianco" è stata messa in scena dalla RAI e trasmessa in due parti nel 1974. Del cast (definito "Parterre de Roi" per i nomi che vi comparivano), facevano parte personaggi del calibro di Gianrico Tedeschi, Paolo Poli, Angela Luce, Mita Medici, Maurizio Micheli, Gianni Nazzaro e Tony Renis. Le musiche vennero eseguite dalla Banda d'Affori diretta dal maestro Goliardo Bernardi. Orchestra e coro di Milano della RAI diretti dal Maestro Mino Bordignon. La regia fu affidata a Vito Molinari e le coreografie a Gino Landi. Il Libretto originale di Hans Muller è stato trasposto in Italiano da Mario Nordio.
Divertente e indimenticabile la parte del commendator Pesamenole retta magistralmente da un maiuscolo Gianrico Tedeschi che con il suo mestiere e la sua inventiva, nonché l'amore per l'inciso in dialetto milanese, crea situazioni esilaranti dipingendo chiaramente lo stereotipo dell'industriale "baûscia" (in milanese una persona con un'alta opinione di sé e che non manca di farlo pesare agli altri).
Una versione in DVD della rappresentazione è stata messa in commercio da Rai Trade in una raccolta "Fabbri Editori" relativa alle grandi operette.
Al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste va in scena nel 1987, nel 2002 con Lino Toffolo e Max Renè Cosotti e la regia di Landi e nel 2004 con Daniela Mazzucato ed Ariella Reggio.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 182685056 · GND (DE) 300018142 |
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