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sport cinofilo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'agility dog è uno sport cinofilo che consiste in un percorso ad ostacoli (da un minimo di 15 ad un massimo di 22), ispirato al percorso ippico, nel quale il cane deve affrontarli nell'ordine previsto, possibilmente senza ricevere penalità e nel minor tempo possibile.[1]
In questa gara il conduttore deve seguire il cane comunicando con esso, dandogli dei comandi e accompagnandolo in tutto il percorso.
L'agility dog, secondo il regolamento[2] della FCI-Fédération Cynologique Internationale (Federazione cinologica internazionale), è una disciplina aperta a tutti i cani, nella quale si affrontano diversi ostacoli con lo scopo di evidenziare il piacere e l'agilità dell'animale nel collaborare con il conduttore. Si tratta di una disciplina sportiva che favorisce la sua buona integrazione nella società.
Questa disciplina implica una buona armonia tra il cane e il suo conduttore che porta a un'intesa perfetta tra i due: è dunque necessario che i partecipanti posseggano gli elementi di base d'educazione e obbedienza.
La prima comparsa documentata di rilevanza dell'agility dog fu come intrattenimento allo show canino Crufts nel 1978. John Varley, un membro della commissione dello spettacolo dell'anno precedente, venne incaricato di organizzare un evento che unisse sia l'agilità e l'obbedienza del cane e che rialzasse l'audience della manifestazione, da anni ormai in calo. Varley chiese assistenza all'addestratore di cani Peter Meanwell, e insieme presentarono un vasto percorso a ostacoli, che ricordava quelli presenti nelle gare equestri, per mostrare al pubblico la velocità e l'agilità dei cani. Molti ostacoli usati dai moderni addetti ai lavori erano già presenti a quella dimostrazione, inclusi l''Over & Under' (la combinazione di una passerella con un tubo), il 'Tyre Hoop' (lo pneumatico), il 'Weaving Flags' (il moderno slalom) e il 'Canvass Tunnel' (l'attuale tunnel morbido).
Nel giornale specializzato Our Dogs venne riportato che nel 1974 Meanwell fu o testimone o partecipante in una gara ad una fiera agricola, anticipando così in larga misura la nascita ufficiale dell'agility dog. Secondo qualche descrizione orale, c'era una dimostrazione con scopo simile ancora precedente, usando articoli da parco giochi per bambini come l'altalena e il tunnel, anche se questo non è stato documentato. Un'altra versione attribuisce gli altri ostacoli all'esibizione della Royal Air Force K-9 Corps che al tempo, versione che pare più plausibile, diede vita al primo regolamento per l'agility nel Regno Unito.
Per l'edizione del 1978 del Crufts Show, la dimostrazione intrigò subito i padroni di cani a causa della sua velocità e per l'abilità degli animali nel seguire il movimento delle mani. Gli spettatori lo vollero vedere di nuovo, e addirittura vollero che il loro cani fossero in grado di partecipare e di effettuare il percorso. La dimostrazione fu così popolare che, a mano a mano, vennero organizzate competizioni, dapprima locali fino ad arrivare, talvolta, a competizioni di livello internazionale. Dal 1979, molti centri di addestramento cani inglesi offrivano il corso di addestramento per il nuovo sport, e quel dicembre la prima competizione Agility Stakes fu unita all'International Horse Show a Olympia a Londra.
Nel 1980, il Kennel Club divenne la prima organizzazione a riconoscere l'agility come uno sport ufficiale con la stesura di un regolamento, e il primo evento a essere effettuato sotto il nuovo regolamento fu appunto il Crufts Show di quell'anno. Il giudice dell'evento fu Peter Meanwell, con Peter Lewis come notaio. Peter Lewis e John Gilbert (uno dei pochi concorrenti, che parteciparono all'edizione del 1978, che continuò a partecipare alla competizione, ad addestrare e a fare il giudice) andarono a mostrare per tutta l'Europa e in tutto il Mondo il dilagante sport. Il 1983 vide la fondazione di club di agility, il primo club nazionale di agility nel Regno Unito chiamato Agility Voice e il primo magazine interamente dedicato allo sport cinofilo di tanto successo.
Durante i primi anni, i cani più piccoli non erano molto considerati nel Regno Unito, avendo tutti cani con taglia superiore ai 45 cm e quindi di taglia Large. Le cose cominciarono a cambiare durante i primi anni ottanta con l'inserimento della classe Mini. La prima gara di Agility per i cani di taglia Mini si tenne a Olympia nel dicembre del 1987. La classe per i cani di taglia media venne introdotta negli anni novanta, nonostante non abbiano avuto una loro gara nel Regno Unito fino al 2005 sempre a Olympia.
Nel 1992, il primo show lungo una settimana chiamato Dogs in Need, in sostegno dei cani in difficoltà, venne organizzato a Malvern in Inghilterra, con un totale di 885 cani e con 5.879 spettatori. Dogs in Need è tuttora uno dei tanti eventi di agility organizzati dal Kennel Club a prendere luogo ogni anno. L'Agility dog aveva quindi raggiunto nel Regno Unito il punto di maggior successo e di popolarità del Kennel Club, che presentava ogni giorno più di 10 percorsi diversi.
Nel corso degli anni novanta, l'agility dog nel Regno Unito fu monopolizzata dal Kennel Club, con i suoi innumerevoli show, gli unici ad essere continuamente pubblicizzati. Questa situazione cambiò finalmente nel 2003 con la comparsa sulla scena di show organizzati dall'East Midlands Dog Agility Club (EMDAC). Il Kennel Club inizialmente tentò di difendere il suo monopolio, prima di accettare che i club e le organizzazioni esterne potevano organizzare show di agility senza la paura di provvedimenti disciplinari dal Kennel Club contro gli organizzatori e i concorrenti.
Questa decisione portò ad un'esplosione del numero degli show non affiliate al Kennel Club. Molti di questi erano (e lo sono ancora) organizzati da club indipendenti come eventi unici, ma solo un piccolo numero di organizzazioni cominciarono ad emergere come Agility Addicts, UK Agility e It Barks, tutte fondate nel 2004. Oltre ad offrire agli organizzatori una gamma più vasta di scelte nel tipo di show a cui volevano assistere, essi si erano comportati da catalizzatore nell'incoraggiare il kennel club a revisionare le proprie regole e atteggiamento dell'agility verso lo sport.
In Italia l'agility è approdata nel 1988; i primi stage vennero organizzati nel 1989 a Torino dal GARU (Gruppo Amici Razze Utilità), tenuti dal giudice francese Jean Pierre Garcia e dall'inglese Peter Lewis.
Anche in Italia tale disciplina suscitò un interesse tale che il 1º gennaio del 1990 l'ENCI decise di pubblicare un primo abbozzo di regolamento, per poi adeguarsi - un anno dopo - a quello internazionale della FCI.
Le prime gare nazionali di questo sport in Italia si sono tenute nel 1990. Da esse sono stati selezionati i primi componenti della Nazionale italiana di agility dog.
Già nel 1991, grazie al successo dell'attività, hanno cominciato a diffondersi specie nel centro-nord i Club di Agility, mentre le gare si sono fatte sempre più frequenti e i concorrenti più numerosi.
L'Italia si è trovata subito in una condizione favorevole nell'addestramento dei cani all'agility, siccome i centri cinofili, oltre alla decennale esperienza nei campi dell'Obedience, possono apprendere le tecniche di addestramento dalla vicina Francia, già avanti nel processo di iniziazione.
I principali circuiti di agility dog in Italia, per numero di gare organizzate all'anno e numero di atleti e cani iscritti, sono quello promosso dall'ENCI, e quello dello CSEN[3]
All'interno delle competizioni di agility (ENCI) vi sono tre livelli:
Ogni cane parte dal brevetto Agility 1. Per approdare dal brevetto 1 al brevetto 2 è necessario ottenere tre risultati di Eccellente Netto nelle prove ufficiali Enci di agility. Per approdare dal brevetto 2 al brevetto 3 è necessario arrivare a tre podi ottenuti con il risultato di Eccellente Netto. L'agility 3, la classe più difficile, è quella che permette ai migliori di partecipare al campionato nazionale e di entrare nella selezione italiana. In brevetto 3 non conta solo il percorso netto ma bisogna anche possedere un'ottima velocità e precisione.
Per le prove, le qualifiche sono le seguenti | |
---|---|
0 penalità | Eccellente netto |
Da 0 a 5,99 penalità | Eccellente |
Da 6 a 15,99 penalità | Molto buono |
Da 16 a 25,99 penalità | Buono |
Da 26 penalità | Non classificato |
I cani vengono divisi in quattro categorie a seconda della loro altezza al garrese (parte terminale del collo) misurata con l'apposito Cinometro. Gli small o mini hanno un'altezza al garrese che deve essere inferiore ai 35 cm.(come razze più adatte di small troviamo il Barbone nano) I medium o medi devono essere compresi tra i 35 e i 43 cm. Gli intermedi devono essere compresi tra i 43cm ed i 48 cm. I large infine, superano i 48 cm.
Ogni categoria ha una propria altezza degli ostacoli, un proprio TPS e TMP ma il percorso rimane uguale per tutte le categorie.Possono partecipare tutti i cani sia di razza sia meticci.
Il criterio di base per la scelta del TPS (Tempo per il percorso standard) per il percorso è la velocità, in metri al secondo, scelta per lo svolgimento del percorso.
Questa scelta sarà fatta in funzione del livello della prova e della complessità del percorso. Il TPS (in secondi) si otterrà dunque dividendo la distanza esatta del percorso per la velocità di percorso che il giudice avrà stabilito.
Il TMP (Tempo Massimo per il Percorso) come convenzione generale viene stabilito dal giudice raddoppiando il TPS. In ogni caso non potrà essere inferiore a una volta e mezzo il TPS.
Non si autorizza alcun allenamento sul percorso della prova, ma solo la sua ricognizione da parte del conduttore (Max: 7 mn.)[senza fonte], senza il cane. Prima di ogni prova il giudice riunirà i partecipanti per comunicare la tipologia della prova, il TPS, il TPM e ricorderà le norme generali della prova e i criteri di valutazione.
Il conduttore si presenta sul percorso, mette il suo cane in posizione di ferma (in piedi, seduto o a terra) dietro la linea di partenza.
Il conduttore toglie il guinzaglio e il collare il cui uso, per ragioni di sicurezza, non è consentito durante la prova. Il conduttore non deve tenere niente in mano durante lo svolgimento della prova, ma può prendere posizione in un luogo di sua scelta sul percorso.
Dà il comando di partenza al cane, dopo il segnale del giudice. Il tempo partirà quando il cane attraverserà il primo ostacolo. I comandi e i segnali sono consentiti per tutta la durata del percorso.
Il conduttore deve assicurarsi di seguire scrupolosamente il percorso. A partire dal segnale di partenza, il conduttore guida il suo cane per fargli superare gli ostacoli nell'ordine previsto, senza mai toccare né il cane né gli ostacoli. Il conduttore non può attraversare gli ostacoli né passando sopra né passando sotto gli stessi.
La fine del percorso e del cronometraggio avrà luogo dopo il superamento da parte del cane dell'ultimo ostacolo. Il conduttore raggiunge il cane, lo mette al guinzaglio ed esce dal terreno.
Gli ostacoli omologati dalla FCI sono i seguenti: salto in alto, siepe, viadotto o muro, salto in lungo, pneumatico, passerella, bascula, palizzata, tavolo, slalom, tunnel rigido, tunnel morbido.
Gli ostacoli non devono presentare alcun pericolo per i cani e devono essere conformi a precise prescrizioni. Saranno indicate con L le dimensioni per categoria Large, M Medium, S Small.
Tipo di prova | Caratteristiche | Regole specifiche | Comandi | |
---|---|---|---|---|
Singolo | Altezza: L: 55-60 cm - M: 35-40 cm - S: 25-30 cm.
Larghezza : da 120 a 130 cm. Le barre devono avere tre segmenti di colori contrastanti. Gli ostacoli sono formati con una barra in legno o in materiale sintetico di sicurezza (il metallo non è consentito) Le barre devono avere un diametro da 3 a 5 cm. e colori contrastanti in almeno tre segmenti. Nessuna parte removibile (supporti delle barre) o permanente potrà sporgere dal montante o dai laterali. Ali: il montante deve essere alto almeno 1 metro. L'inizio dell'ala esterna deve essere almeno a 75 cm. di altezza. La larghezza dell'ala è da 40 a 60 cm. I due montanti del salto devono essere indipendenti e non uniti tra loro. Non sono permesse ali a forma triangolare o rettangolare, né lo sono ali piene I cani non devono poter passare né sotto né attraverso alcuna parte dell’ala. Nessuna parte removibile (supporti delle barre) o permanente potrà sporgere dal montante o dai montanti laterali. |
Il cane deve saltare l'ostacolo evitando di abbattere l'asticella. Nel caso lo stesso ostacolo venga inserito due volte nel percorso e il cane lo abbatte alla prima volta l'errore viene contato come singolo.
Vi è errore in caso di abbattimento dell'asticella nel caso del salto singolo mentre vi è errore nel caso in cui il cane abbatta entrambe o una delle due asticelle del salto doppio o largo. Nel viadotto o muro vi è errore se il cane abbatte una tegola posta in cima all'ostacolo. |
Hop, Salta, over. | |
Doppio o Largo | Due ostacoli singoli (come sopra) sono messi insieme in parallelo per formare un ostacolo doppio.
Le barre sono disposte in ordine ascendente con una differenza di altezza di 15-25 cm. 6 La barra dell’ostacolo posteriore deve essere da 10 a 20 cm più lunga della barra dell’ostacolo anteriore. Altezza dell’ostacolo più alto: L: 55- 60 cm - M: 35- 40 cm - S: 25- 30 cm. La profondità totale non deve superare: L: 50 cm - M: 40 cm - S: 30 cm. Nessuna parte removibile (supporti delle barre) o permanente potrà sporgere dal montante o dai montanti laterali. |
Stessa regole del salto singolo | Hop, Salta, over | |
Viadotto o Muro | Altezza e larghezza uguale ai salti.
Spessore del muro: 20 cm. Viene considerato un salto con un pannello pieno sotto l'asta, dello spessore già indicato. Il pannello può avere un'o due aperture a forma di tunnel nel quale il cane però non è in grado di entrare. Sulla parte superiore del pannello saranno disposti degli elementi amovibili a forma di tegola. |
Stessa regole del salto singolo | Hop, Salta, over | |
Tavolo
(dal 1º gennaio 2018 non è più un ostacolo riconosciuto dalla FCI) |
Superficie: Minima: 0,90 m x 0,90 m - Massima 1,20 m x 1,20 m. Altezza: L:60 cm - M e S: 35 cm. Il tavolo deve essere stabile e avere una superficie antiscivolo. Il tavolo potrà essere dotato di un contatore elettronico che comprenda:
|
Il cane deve salire sul tavolo da uno dei tre lati più vicini dal punto di arrivo (nel caso lo aggirasse e salisse al contrario 5 punti di penalità e un rifiuto) e rimanere fermo per 5 secondi sul tavolo in qualsiasi posizione. Se il cane lascia il tavolo prima del termine del tempo verrà penalizzato di 5 punti e dovrà restarci per altri 5 secondi. Pena l'eliminazione all'ostacolo successivo. Se il conduttore fa partire il cronometro elettronico viene eliminato. | Hop, Tavolo. integrato con un Resta o Ferma o Tavolo | |
Passerella | Altezza: 1,20 m minimo - 1,35 m massimo Lunghezza di ogni elemento (salita, piano, discesa): minimo 3,65 m, massimo 4,20 m. È composto da tre sezioni di uguale lunghezza. Una salita, una parte in piano e una discesa. Le rampe sono provviste di piccole bacchette inchiodate a intervalli regolari (ogni 25 cm) per facilitare l'accesso e impedire scivolate. Nessuna bacchetta dovrà essere posta a meno di 10 cm dal limite superiore della zona di contatto. Queste bacchette devono essere larghe 2 cm e spesse dai 5 ai 10 mm e non devono avere spigoli acuti. La parte inferiore delle rampe dovrà essere verniciata (sia di sopra che di fianco) per una lunghezza di 90 cm raffrontata al suolo, in modo da evidenziare la zona di contatto. |
Il cane deve salire e scendere toccando con almeno una delle quattro zampe la zona di contatto. Penalità: errore di 5 punti nella zona ascendente e rifiuto di 5 punti nella zona discendente. | Sali, Ponte, Sopra | |
Bascula | Larghezza dell'asse: 30 cm. Lunghezza dell'asse: minimo 3,65 m, massimo 4,20 m. |
Il cane deve salire e superare l'asse di oscillazione altrimenti riceve una penalità di 5 punti e un rifiuto. La bascula deve toccare terra prima che il cane lasci ed è penalizzato con un errore: 5 punti. | sali, Lena, lena sopra, Sopra, bascula, sisò | |
Palizzata | Si compone di due elementi che formano una A
Larghezza minima 0,90 m, che potrà arrivare a 1,15 nella parte inferiore. |
Il cane lo deve affrontare come la passerella. | Sali, sopra, Su Bene. | |
Slalom | Numero di Pali: 8, 10 o 12. L'altezza dei pali varia da 1 a 1,20 m e la distanza tra i paletti è di 60 cm. I pali sono rigidi e hanno un diametro di 3 cm. |
Il primo paletto deve essere affrontato alla sinistra del cane, il secondo alla destra e così via.
Tutte le entrate scorrette saranno penalizzate con un rifiuto (5 punti), se il cane salta un paletto sarà penalizzato con un errore, che rimarrà sempre uno e unico se il cane salta un altro paletto dopo che il conduttore gli ha fatto ripetere il paletto sbagliato. Se il cane compie più di 2 porte in senso contrario è eliminato. L'ostacolo deve essere completato correttamente. In caso contrario il cane sarà eliminato all'ostacolo successivo. |
Slalom, Slalom accompagnato, durante l'ostacolo da comandi ritmici di incitamento come "dai" oppure "vai" e "vieni" | Passa |
Tunnel rigido | Diametro interno 60 cm. Lunghezza: dai 3 ai 6 m. Deve essere flessibile in modo da poter comporre delle curve. |
Si tratta di un semplice tubo che deve essere obbligatoriamente preso in un senso nel caso il numero che segna l'ostacolo si trovi vicino a una solo delle due entrate mentre può essere preso in entrambi i sensi nel caso il numero si trovi a metà del tubo. | Tunnel, Tubo, Sotto, Dentro. | |
Tunnel morbido | Ingresso in arcata rigida:
L'uscita deve essere composta da un tunnel soffice, morbido, cioè senza sostegno:
|
L'impostazione è molto simile a quella del Tunnel rigido. | Tubo, Sotto, tunnel dentro | |
Pneumatico | Diametro apertura: dai 38 ai 60 cm. Distanza tra l'asse dello pneumatico e il suolo: L:80 cm, M-S: 55 cm. Si tratta di uno pneumatico fissato da corde e catene all'altezza desiderata. La parte bassa interna dello pneumatico dovrà essere riempita per ragioni di sicurezza. |
La gomma deve essere obbligatoriamente posta nella stessa direzione dell'ostacolo precedente e non deve essere necessaria una curva per affrontarla. Questo perché, essendo un ostacolo decisamente pesante, sarebbe eccessivamente pericoloso rischiare che il cane ci impatti sbagliando il tempo per curvare. | Hop, gomma, Ruota | |
Salto in lungo | Composto di elementi (da 2 a 5) separati in modo da ottenere un salto di lunghezza da:
Lunghezza di ogni elemento: 1,20 m. Gli elementi sono posizionati in ordine ascendente.
Altezza elemento più basso: 15 cm.
Altezza elemento più alto: 28 cm. |
Il cane non deve saltare di traverso, quindi non passando in mezzo a tutti e quattro i paletti. Pena: un rifiuto. Rovesciare un elemento a posare una zampa in mezzo agli elementi sarà penalizzato con un errore. I contatti casuali non saranno penalizzati. | Hop, Lungo, Hop Lungo, salta. |
Per il Salto singolo, il doppio o largo e il viadotto è consigliabile iniziare l'impostazione con i salti a barre, che danno la possibilità di dosare progressivamente e con gradualità l'altezza. Inoltre finché il cane lavora al guinzaglio nell'addestramento iniziale, è meglio utilizzare ostacoli senza eccessive proibizioni laterali. In questo modo il conduttore può stare vicino al cane e quindi è meno probabile che il cane passi di fianco al salto. Inoltre è consigliabile posizionare l'ostacolo contro una rete per evitare lo scarto dello stesso. Si può cominciare regolando l'altezza su 20 cm. Per gli inizi si può anche saltare assieme al cane legato al guinzaglio. Quando il cane è in volo si può procedere con il comando scelto. A questo punto se il cane ha eseguito l'ostacolo correttamente si può premiare il cane. Proseguendo nell'addestramento si può evitare di saltare con il cane e aumentare gradatamente l'altezza fino a raggiungere quella stabilita da regolamento per la taglia del cane. Si potrà quindi togliere il guinzaglio e portare il cane al salto con tranquillità. Si ricorda che il cane va addestrato a effettuare con il conduttore da entrambe le parti dell'ostacolo in modo che, in eventuali gare, non vi siano sorprese. Quando invece bisogna iniziare ad eseguire le cosiddette "gabbie" cioè ostacoli disposti a due falcate del cane, si parte da altezze a partire dai 20 cm e aumentare, si consiglia di mettere gli ostacoli in ordine crescente e pian piano mettere gli ostacoli d altezze uguali.
Gli ostacoli con le zone di contatto sono piuttosto semplici nella loro impostazione generale tranne il fare incentrare il tutto nelle zone. Nel caso della passerella si accompagna il cane legato al guinzaglio per tutto il percorso procedendo molto lentamente. Quindi si ripete l'ostacolo più volte fino a trovare una certa sicurezza nel cane. Si fa quindi passare di corsa più volte il cane sulla passerella senza problemi sulle zone di contatto e senza rallentare la sua corsa. Se si è soddisfatti del risultato si possono impostare le zone con vari metodi: il più usato consiste nel fermarsi di fronte al cane alla fine dell'ostacolo, farlo scendere lentamente fino a che non è con le zampe anteriori al di fuori dell'ostacolo e le posteriori sull'ostacolo e si premia il cane.
Stessa cosa per la palizzata con la variante che è necessario far prendere al cane un po' di velocità altrimenti si rischia che il cane non riesco ad arrivare in cima.
La bascula ha pressoché la stessa impostazione della passerella e della palizzata. Uniche differenze il fatto di dover, solo i primi tempi, accompagnare la discesa della bascula lentamente: infatti l'ostacolo può spaventare molto facilmente i cani provocando poi una completa fobia per lo stesso e il totale rifiuto ad affrontarlo. Perciò bisogna anche stare molto attenti ad evitare che il cane lo prenda troppo velocemente scambiandolo per la passerella e che non lo effettui liberamente senza la vigilanza del padrone.
I tunnel in generale sono molto graditi ai cani perché facili da affrontare e perché possono anche essere visti come ottimi rifugi.
Per il tunnel rigido è sufficiente stringere il tubo a larghezza minima e farlo passare all'interno di questo più volte. Quindi si allunga gradualmente l'ostacolo al massimo e si formano alcune curve fino a portare il cane alla perfetta conoscenza dell'ostacolo.
L'impostazione al tunnel morbido è molto simile a quella del tunnel rigido. Unica differenza la necessità di una persona che tenga il cane all'ingresso del tunnel mentre il conduttore si porta alla fine del telo soffice per alzarlo e farsi vedere dall'altra parte e facendo passare la luce per non lasciare il cane ad affrontare il buio.
Lo slalom è certamente l'ostacolo più spettacolare dell'intera serie di ostacoli ma insegnare al cane il movimento giusto, le entrate, le uscite, il ritmo richiede tempo e costanza. Esistono tre tipi di impostazione:
Si deve correre assieme al cane molto velocemente e accompagnarlo con il guinzaglio al salto. Si può quindi aumentare progressivamente la lunghezza dell'ostacolo sino ad arrivare alla massima consentita e togliere il guinzaglio.
L'obiettivo del percorso è di condurre il cane a superare l'insieme degli ostacoli, nell'ordine prescritto, senza errori, e tutto ciò entro il limite del TPS. Tuttavia il TPS non è che un indice di base e in nessun caso la rapidità deve essere considerata come criterio principale.
Il percorso dell'agility non è una gara di velocità, ma piuttosto di abilità.
In caso di ex aequo, si deciderà di favorire il conduttore che avrà meno errori sugli ostacoli. Solamente in caso di parità sugli errori agli ostacoli si terrà conto del miglior tempo. Nel caso due cani si trovassero in condizioni di parità sia sugli errori agli ostacoli che sul tempo, il giudice potrà chiedere un percorso di spareggio.
Vengono applicati due tipi di penalità:
a) Penalità per errori sul percorso: 5 punti per ogni penalità o rifiuto.
b) Penalità per il superamento del TPS: 1 punto ogni secondo.
Sono errori sul percorso:
In mancanza di ciò, ogni mancato contatto prevede un errore.
Sono rifiuti sul percorso:
In caso di rifiuto il conduttore deve riportare il cane sull'ostacolo rifiutato altrimenti verrà eliminato. La stessa cosa vale per lo slalom, nel quale gli errori devono essere corretti immediatamente. Se vengono accreditati tre rifiuti, si viene eliminati.
Vi è inoltre una serie di errori che comportano l'eliminazione. L'eliminazione comporta la squalifica e l'uscita immediata del conduttore e del suo cane. Essa dovrà essere annunciata dal giudice in maniera sonora. I casi di eliminazione comprendono:
Tutti i casi non previsti saranno risolti dal giudice, fermo restando che dall'inizio alla fine del concorso il giudice dovrà dare prova dello stesso comportamento o della stessa severità.
Per ragioni indipendenti dalla volontà del conduttore, (ostacolo caduto, tessuto del tunnel morbido ingarbugliato, ecc.), il giudice potrà fermare il conduttore e, beninteso, il cronometro. Dopo il ripristino dell'ostacolo il giudice farà ripartire il cronometro e il cane dal punto in cui si erano arrestati. Tutte le penalità fino a quel momento ricevute restano valide.
Pettorale | Penalità percorso | Tempo reale | Penalità tempo | Penalità totali | Classifica |
---|---|---|---|---|---|
7 | 5 | 58,71 | 0,00 | 5,00 | 3 |
12 | 0 | 65,00 | 5,00 | 5,00 | 1 |
18 | 5 | 57,25 | 0,00 | 5,00 | 2 |
4 | 0 | 68,32 | 8,32 | 8,32 | 4 |
15 | 10 | 59,17 | 0,00 | 10,00 | 6 |
2 | 5 | 65,00 | 5,00 | 10,00 | 5 |
Il conduttore è colui che accompagna il cane per tutta la durata del percorsi indicando, tramite l'uso della voce e delle braccia, la giusta combinazione per portare la gara correttamente a termine.
La parte di conduttore non è affatto facile: infatti, nella maggior parte dei casi, a un livello da gara, è il conduttore a portare all'errore il cane, magari sbagliando il braccio con cui indicare l'ostacolo, avendo il busto piegato in una posizione scorretta per la situazione o sbagliando addirittura comando vista la molteplicità degli ostacoli.
Inoltre deve essere quasi sempre in anticipo sul cane a meno che questo non sia particolarmente veloce da non permettere ciò. Inoltre ogni cane varia il suo stile di corsa e di affronto degli ostacoli: ad esempio in una curva alcuni cani sono in grado di curvare in un raggio molto stretto mentre altri hanno bisogno di più spazio. In tutti i casi bisogna che il conduttore trovi il giusto compromesso per far fare al cane il percorso giusto senza andare contro il suo stile.
Il risultato di una gara di agility è quindi frutto, in positivo o in negativo, dell'abilità del conduttore nella conduzione. L'agility va infatti inteso come uno sport di squadra.
Per diventare conduttori basta semplicemente un cane, un campo che fornisca gli attrezzi per l'allenamento e un'assicurazione all'animale, usata però molto raramente, dato che tutti gli ostacoli sono a prova di caduta. Il campo deve essere possibilmente vicino a casa, a non più di un'ora di macchina.
Un lungo viaggio può infatti stressare il conduttore e di conseguenza il cane, che grazie all'agility riesce a percepire molto meglio l'animo del padrone. L'addestramento di base non è assolutamente impegnativo per nessuno dei due. Bisogna solo conoscere perfettamente tutti gli ostacoli, saperli fare uno per volta e avere un primo approccio con i percorsi non superiori ai dieci ostacoli.
Per questo è sufficiente un allenamento alla settimana di circa due ore. Per tutti i livelli successivi, fino alla nazionale, sono necessarie due sedute alla settimana e, naturalmente, aumentare la difficoltà del percorso. Ovviamente, più si sale di livello, più le gare diventano frequenti e impegnative.
Superare i due allenamenti in sette giorni sarebbe quindi eccessivo, contando anche la fatica spesa dal cane durante la gara, il viaggio e la tensione del padrone prima della competizione. Per questa prima parte di lavoro ci vogliono almeno sette mesi. L'addestramento poi diventa costante fino al ritiro del cane dalle competizioni.
La base nella conduzione sta nei comandi che sono di tre tipi: vocali, gestuali e posturali.
Le indicazioni principali sui tempi e i modi per utilizzare al meglio i comandi vocali sono:
I cambi sono dei movimenti del conduttore, rispetto al cane, utili per passare dalla conduzione destra (con cane alla destra del conduttore) alla conduzione sinistra (cane alla sinistra del conduttore), o viceversa. Vi sono diversi tipi di cambi.
Questo tipo di cambio è il più complesso da affrontare, e spesso viene usato quando il conduttore si trova in ritardo rispetto al cane. È molto efficace solo con i cani particolarmente veloci. La tecnica consiste nell'effettuare un cambio di posizione rispetto al cane dopo averlo inviato sull'ostacolo e passando quindi dietro il cane stesso. La difficoltà sta nel fatto di evitare che il cane giri su se stesso alla ricerca del conduttore che ricordava nella posizione precedente. Nel caso sfumasse questo cambio il cane effettua qualche giro su stesso ("frullare" in termini tecnici) e riparte nella giusta direzione. Non comporta ne errori ne penalità ma una perdita di tempo (salvo se il cane si trova nell'area antistante l'ostacolo da superare e il giudice, secondo regolamento, sanziona con un rifiuto).
Questo tipo di cambio è molto importante ed è utilizzabile con cani di qualsiasi velocità. Consiste nel cambiare braccio per indicare un ostacolo successivo a quello appena effettuato. È molto utile perché permette di chiudere con più sicurezza la traiettoria al cane evitando che faccia molta più strada rispetto a quella consigliata.
Il cambio Pivot è quello più utilizzato in gara. Consiste nel ruotare su se stessi per cambiare posizione rispetto al cane. Questo per chiudere la strada magari ad un altro ostacolo che si trova molto vicino all'ostacolo da effettuare. La difficoltà sta nel fatto di girare sempre dalla parte del cane e di guardarlo in ogni secondo di questa manovra. Nel caso si perdesse di vista il cane si rischierebbe di perderne il controllo e di sbagliare sequenza.
L'aeroplanino è il cambio più bello da vedere, siccome rende più fluida l'azione, però, a differenza del cambio pivot, si perde di vista per qualche istante il cane, magari portandolo su un'altra traiettoria. Sostanzialmente il cambio consiste nel cambiare lato di conduzione nei confronti del cane dandogli le spalle (a differenza del cambio Pivot) prima o dopo che questi affronti un ostacolo. È molto comodo in caso di ostacoli nei quali il cane perde di vista il conduttore per qualche istante, come i tunnel o la palizzata, e per i cani meno motivati, dato che il conduttore si ritrova a correre davanti a loro trascinandoli emotivamente col movimento di fuga.
Un altro cambio molto bello da vedere per la sua eleganza ed efficacia; il conduttore, spalle all'ostacolo, manda il cane a saltare di "rovescio", per riprenderlo in rientro nel lato di conduzione opposto, senza che il conduttore ruoti il corpo. Anche in questo caso si perde per un attimo la vista del cane. È un cambio molto utile per comunicare al cane che dopo l'ostacolo indicato bisogna tornare indietro, evitando in questo modo un eccessivo allargamento della traiettoria di rientro dall'ostacolo.
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