Disambiguazione – Se stai cercando l'evento sinistroso causato per fatto accidentale fortuito, doloso o colposo, vedi naufragio.
Gergalmente, nel caso tale azione non riesca a raggiungere lo scopo con la dichiarazione di "perdita totale" e la cancellazione dai registri del naviglio (militare o civile), si parla di «semiaffondamento», mentre per l'azione di sabotaggio intenzionale per evitare la cattura della nave da parte del nemico si parla di «autoaffondamento».
Sono quindi escluse da tale definizione tutte le fattispecie di sinistri marittimi che portino alla perdita della nave (ovvero di innavigabilità assoluta della stessa) causata per fatto accidentale fortuito, doloso o colposo, per le quali si utilizza invece il termine generico di "naufragio"[2] come definito dal codice della navigazione e leggi collegate.
Shuntien - 23 dicembre 1942, silurato e affondato dallo U 559 tedesco al largo di Tobruch, muoiono tra gli 800 e 1.000 prigionieri italiani.
Caribou - affondato da un U-Boot tedesco 14 ottobre 1942, 135 morti
RMS Nova Scotia - 28 novembre 1942, affondato dal sommergibile tedesco U 177, vi trovano la morte 858 persone di cui 651 prigionieri di guerra italiani.