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archivista, paleografo e storico italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Adriano Cappelli (Modena, 8 giugno 1859 – Vigatto, 11 settembre 1942) è stato un archivista, paleografo e storico italiano.
Nato da Antonio, bibliotecario alla Biblioteca Estense di Modena, e da Luigia Malagoli, si laureò in Lettere presso l'Università degli Studi di Firenze indirizzandosi alla pratica archivistica.
Nel 1884 entrò come alunno di 1ª categoria[1] all'Archivio di Stato di Milano, allora diretto da Cesare Cantù, dove si interessò in particolare alla paleografia e alla diplomatica.
Nel 1903 fu promosso direttore dell'Archivio di Stato di Parma, dove si dedicò anche alla storia locale realizzando una guida manoscritta alle mappe parmensi e diventando membro del Consiglio di presidenza alla Deputazione di storia patria per l'Emilia e Romagna. Qui rimase fino al gennaio 1927, quando fu collocato a riposo.[2]
Dal suo matrimonio con Agnese Teresa Giusti (1860/1-1946) ebbe due figlie, Maria e Antonietta.
Morì a Vigatto (ora quartiere di Parma) nel 1942.
Adriano Cappelli è noto soprattutto come autore di due manuali Hoepli, destinati agli archivisti ma utilizzati da un più vasto pubblico di studiosi e tuttora ristampati:
Nel 2007 la Biblioteca di Stato e dell'Università di Colonia e la Herzog August Bibliothek, nell'ambito del progetto Verteilte digitale Inkunabelbibliothek[3], hanno reso gratuitamente disponibile in rete la copia digitale della versione tedesca pubblicata a Lipsia nel 1928 e di quella italiana, data alle stampe a Milano nel 1912.[4]
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