Adriaen Matham
incisore, pittore, disegnatore e mercante d'arte olandese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Adriaen Jacobsen Matham, o Maetham o Metham (Haarlem, 1599 circa – L'Aia, 23 novembre 1660), è stato un incisore, pittore, disegnatore e mercante d'arte olandese del secolo d'oro.

Biografia
Riepilogo
Prospettiva

Non è certa la data di nascita di quest'artista di religione cattolica, mancando i registri di questa chiesa relativi al periodo in oggetto[1].
Figlio di Jacob Matham e fratello degli incisori Jan e Theodor[2], apprese l'arte dal padre[2]. Iniziò la carriera artistica nella sua città natale nel 1620[2]. Nel 1622 operò a Parigi[2]. Ritornato a Haarlem, dal 1624 al 1627 fu portabandiera della guardia civica, il 6 novembre 1632 sposò Cornelia Claes van Duijvenhoven e il 31 ottobre 1638 si unì in seconde nozze con Annetie Pieters[1]. Il 1º novembre[1] 1640 si trasferì in Marocco[2] e, viaggiando per nave al seguito dell'ambasciatore Anthonis de Liederkerck, tenne un resoconto dell'ambasciata effettuata da questi presso il re del Marocco e realizzò, da suo disegno, una stampa rappresentante un importante ricevimento tenutosi presso l'ambasciata olandese[1]. Di nuovo a Haarlem nel 1641 e rimasto vedovo di Annetie Pieters, il 15 novembre 1642 sposò in terze nozze Leentie Tiel ad Amsterdam[2]. Ebbe rapporti con la reggenza di Haarlem in qualità di mercante d'arte: risultano infatti pagamenti per l'acquisto di libri rari e cronache[1]. Nel 1644 si recò all'Aia, dove dal 1648 al 1655 risultò iscritto alla gilda come mercante d'arte[2]. Morì in questa città nel 1660[2].
Si dedicò principalmente alla realizzazioni di ritratti, soggetti di genere, religiosi e paesaggi[2]. Produsse stampe devozionali[2] ed illustrò libri, come il De Hollandsche-Lijs met de Brabandsche Belij di Gillis Quintijn (1629)[3].
Opere
- De Hollandsche-Liis met de Brabantsche-Bely: poeetischer wyse voorgestelt en gedicht, di Gilles-Jacobs Quintyn, Jacob Cats, Adriaen Matham, 1629[4]
- Ritratto di Isaac Massa, incisione da Frans Hals, 1635, Rijksmuseum, Amsterdam
- 32 afbeeldinge der Graven van HOLLANDT, raccolta di incisioni, 1663[5]
- Illustrazione di una poesia, incisione, 10,48 x 13,49 cm, Los Angeles County Museum of Art, Los Angeles[6]
- Donna tentatrice, diavolo ed alchimista, incisione[7]
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
Wikiwand - on
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.