Remove ads
matematico italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Adalberto Orsatti (Chieti, 15 marzo 1937 – Padova, 22 gennaio 2006[1][2][3]) è stato un matematico italiano.
Figlio di un militare di carriera studiò alla "Nunziatella" per trasferirsi poi e laurearsi all'Università di Padova nel 1960 e fu allievo del prof. Ugo Morin. Lavora per un anno all'Olivetti per iniziare, sempre a Padova, nel 1963, la carriera universitaria come assistente[4][5].
È stato professore di algebra nell'Università di Perugia, nell'Università di Ferrara e, dal 1975, nell'Università di Padova.
È considerato il fondatore della ricerca in Italia sui gruppi abeliani.
Nei primi anni settanta, studiò gli anelli di funzioni continue, in collaborazione con il collega prof. Giuseppe De Marco[6] pubblicando tre articoli (10°, 12° e 13° nell'elenco sottocitato)[7].
Dal 1972 si dedicò poi alla teoria degli anelli non commutativi e dei loro moduli, ottenendo risultati che sono riconosciuti come contributo fondamentale alla teoria dei moduli.
Organizzò anche molti Convegni internazionali (iNDaM e CiRM[8])[4][5] ma nel 1995 fu costretto, per una grave malattia, a lasciare l'insegnamento e la ricerca scientifica.
Per il 60º compleanno gli fu dedicata una Conferenza sull'Algebra (Padova, giugno 1997) e il testo (con gli Atti relativi) Gruppi abeliani, moduli e topologia[7] con la foto di gruppo (p. viii) e l'elenco dei libri e degli articoli pubblicati da Adalberto Orsatti (pp. 31–33). I contributi di Orsatti alla Matematica, in particolare all'Agebra, sono illustrati nella Prefazione (p. iii), dal prof. Luigi Salce[9] per la Teoria dei Gruppi Abeliani (p. 3), dalla prof.ssa Claudia Menini[10] per la Teoria dei Moduli (p. 9) e dal prof. Dikran Dikranjan[11] per l'Algebra Topologica (p. 19).
Il rito accademico funebre fu tenuto mercoledì 25 gennaio 2006 alle ore 11 presso il cortile antico del palazzo del Bo dell'Università di Padova[2] e riposa nel cimitero di Schio[12].
Ricerca delle opere di Adalberto Orsatti e in quali biblioteche sono disponibili[13].
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.