Acanthopteroctetidae

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Acanthopteroctetidae

Gli Acanthopteroctetidae (Davis, 1978)[1] sono una piccola famiglia di lepidotteri, che conta sette specie diffuse in America del Nord, Eurasia e Africa;[2][3][4][5][6][7][8] sono considerati gli unici rappresentanti dell'infraordine Acanthoctesia Minet, 2002[9] e della superfamiglia Acanthopteroctetoidea Davis, 1978.[1][10][11] Altre tre specie, non ancora descritte al dicembre 2016, sono state rinvenute negli Stati Uniti d'America, in Sudafrica e nelle Ande del Perù.[12]

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Descrizione

Riepilogo
Prospettiva

Adulto

Capo

Si tratta di una famiglia alquanto primitiva di falene dalle ali strette, con un'apertura alare compresa tra i 5 e i 16 mm.[4][7]

Gli ocelli sono assenti, le mandibole sono vestigiali, i palpi mascellari presentano cinque segmenti e quelli labiali solo due; è assente l'organo di vom Rath.[4] Gli apici dei rami dorsali del tentorio sono fusi con la capsula cranica (caratteristica considerata apomorfica).[11]

La spirotromba è presente (come in quasi tutti i Glossata), ma è corta e priva di muscoli interni, così come nelle Eriocraniidae; tale caratteristica sta ad indicare una condizione di primitività e non un adattamento secondario, come nel caso delle Lasiocampidae o delle Erebidae Lymantriinae.[4][13]

Le antenne hanno una lunghezza pari ai quattro-quinti della costa; sono filiformi e rivestite di piccolissime scaglie. Lo scapo è leggermente ipertrofico.[13]

Torace

Nelle zampe, l'epifisi è assente, mentre gli speroni tibiali nel secondo paio di zampe sono singoli e non doppi, e alquanto lunghi (formula: 0-1-4).[4][11][13]

L'accoppiamento alare è di tipo jugato, ed è presente l'apparato di connessione tra ala anteriore e metatorace.[4][13]

Sulle ali, le scaglie sono vuote, caratteristica peculiare che differenzia questa famiglia anche all'interno dei Glossata più primitivi. L'ala anteriore è stretta e lanceolata, con 2A e 3A separate e distinte fino al margine; Cu e 1A sono coalescenti alla base; Cu1 e Cu2 corrono distanti l'una dall'altra; M è unita con R4+Rs; Sc non è ramificata, ed è presente la nervatura omerale. La cellula discale è stretta e allungata.[4][13]

L'ala posteriore è pure lanceolata e un po' più stretta di quella anteriore, priva di frenulum ma provvista di una serie di spinule costali; la venulazione è affine a quella dell'ala anteriore, tranne per l'anastomosi di 1A e 2A in prossimità della base, per l'assenza della nervatura trasversale tra Cu1 e M3+4, e per il fatto che R1 qui non è ramificata.[13]

Addome

Sul terzo pleuron addominale di Acanthopteroctetes unifascia si osserva un paio di ghiandole filamentose e peduncolate. Il IV e V sternite addominale non sono modificati come nelle Eriocraniidae. Il margine anteriore del II sternite addominale appare completamente disgiunto dal resto dello stesso sclerite, e associato al I sternite.[4][11]

L'apparato riproduttore maschile è caratterizzato dalla presenza di transtilla molto sviluppati, ossia processi laterali delle valve. L'edeago presenta una vesica membranosa, provvista di cornuti laterali.[11]

Il genitale femminile non mostra il tipico sclerite vaginale visibile nelle Eriocraniidae, mentre le pareti dell'ostium bursae, del ductus bursae e della bursa copulatrix sono inspessite e sclerificate. L'ovopositore è modificato in maniera tale da permettere l'inserimento delle uova all'interno dei tessuti fogliari della pianta ospite.[4][14][15]

Larva

Il corpo del bruco è di forma pseudocilindrica.[4][14]

Capo

Il capo è prognato e seminascosto dal protorace, con sei stemmata; questi ultimi appaiono disposti su una linea pseudo-rettangolare, con il sesto che è provvisto di una lente alquanto ridotta. Le fessure ecdisiali sono ravvicinate alla sutura frontale. Il frontoclipeo appare stretto e triangolare. Le filiere sono sviluppate e sporgenti.[14]

Torace

Le zampe toraciche sono presenti, e sul tergite e sulla membrana coxale di ogni segmento toracico si osservano un paio di inspessimenti a funzione ambulacrale. Gli stigmi sono arrotondati. Sono presenti due setole laterali, L1 ed L2, sul I segmento toracico, ed una sola sugli altri due; il gruppo D (dorsale) è a singola setola sul I segmento toracico e a doppia setola sugli altri due.[14]

Addome

L'addome è privo di aree pigmentate e di pinacula. Il gruppo D (dorsale) è a doppia setola nei segmenti I-VII, a singola nei segmenti VIII-IX. Il gruppo SD (subdorsale) è a doppia setola nei segmenti I-VIII, con SD2 molto ridotta e posta dorsalmente rispetto allo stigma. Il gruppo L (laterale) è a doppia setola nei segmenti I-VIII e a singola setola nel IX, con L1 posizionata posteriormente rispetto allo stigma. Il gruppo SV (subventrale) è a tripla setola nei segmenti I-VII. Le pseudozampe sono ridotte ad un solo paio anale, mentre gli uncini sono del tutto assenti. Sia sulla superficie dorsale, sia su quella ventrale dei segmenti addominali da I a VII, si possono notare un paio di dischi simili a ventose.[4][14]

Pupa

La pupa è dectica ed exarata, provvista di mandibole ipertrofiche, simili a quelle visibili nelle crisalidi degli Eriocraniidae e degli Agathiphagidae. La cuticola è sottile e solo le mandibole sono ben sclerotizzate. Una cresta frontale allungata si estende fino al labrum. Le appendici sono tutte libere ed i segmenti addominali da I a VII sono tutti capaci di movimenti funzionali, mentre quelli da VIII a X sono fusi assieme. L'impupamento avviene all'interno di un bozzolo sericeo, intessuto al suolo.[1][4][14][16]

Thumb
Ceanothus arboreus
Thumb
Ribes cereum

Biologia

Ciclo biologico

Gli adulti depongono le uova in tarda estate.[14]

Le larve dei membri di questa famiglia sono minatrici fogliari ed i dischi, simili a ventose, presenti sulle parti ventrale e dorsale, hanno la funzione di permettere il mantenimento della posizione rispetto alle due superfici della foglia.[4][14]

Le larve di Acanthopteroctetes unifascia iniziano ad alimentarsi in tarda estate e continuano per tutto l'autunno, per poi riprendere dopo la pausa invernale, all'inizio della primavera; la mina fogliare viene quindi abbandonata in tarda primavera o estate, poco prima dell'impupamento, che avviene in bozzoli sericei ai piedi della pianta ospite.[4][11][14]

Periodo di volo

Le specie sono univoltine, con adulti che volano nei mesi estivi.[14]

Alimentazione

Le larve di Acanthopteroctetes unifascia producono mine nelle foglie di Ceanothus spp. L. (Rhamnaceae).[4][14]

Sono state anche riportate mine di Acanthopteroctetes su foglie di Ribes L., 1753 (Grossulariaceae).[12]

Parassitoidismo

Acanthopteroctetes unifascia può cadere vittima di parassitoidismo da parte dell'imenottero braconide Centistidea ectoedemiae Rohwer, 1914.[17]

Distribuzione e habitat

Quattro delle sette specie sono diffuse negli Stati Uniti centro-occidentali (Montana, Oregon, California, Utah), mentre due specie sono presenti in Eurasia (Ucraina e Kirghizistan).[1][4] Una settima specie, infine, è presente in Sudafrica, nella Provincia del Capo Occidentale.[7]

L'habitat è rappresentato da foreste a latifoglie e comunque zone boschive.[1]

Tassonomia

Riepilogo
Prospettiva
Thumb
Localizzazione geografica della contea californiana di Ventura, Locus typicus di Acanthopteroctetes unifascia

Inizialmente le specie di questa famiglia erano comprese nelle Micropterigidae[13] e più tardi nelle Eriocraniidae;[5] in seguito Davis (1978) propose di inserirle nella nuova famiglia Acanthopteroctetidae, all'interno delle Dacnonypha Eriocranioidea.[1] Successivamente, Minet (2002) creò ad hoc l'infraordine Acanthoctesia e la superfamiglia Acanthopteroctetoidea, lasciando così, all'interno delle Eriocranioidea, le sole Eriocraniidae.[9] Nel 1988 Zagulajev e Sinev suggerirono invece di istituire, per la sola specie Catapterix crimaea, la nuova famiglia Catapterigidae, attualmente considerata un sinonimo delle Acanthopteroctetidae.[2][3]

Sinonimi

È stato riportato un solo sinonimo:[1][4][6]

  • Catapterigidae Zagulajev & Sinev, 1988 - Ent. Obozr. 67 (3): 593[3]

Generi e specie

Vengono riconosciuti due generi, per un totale di sette specie:[2][7][8]

Conservazione

Nessuna specie appartenente a questa famiglia è stata inserita nella Lista rossa IUCN[18]

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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