Loading AI tools
abbazia in Alta Garonna, Francia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'abbazia di Boulbonne, o abbazia di Bolbonne[1] è un'antica abbazia cistercense situata alla confluenza dell'Hers-Vif e dell'Ariège, in una località chiamata Tramesaygues, dal latino intra ambas aquas ("tra due acque")[2] nel comune di Cintegabelle, nel dipartimento dell'Alta Garonna e nella regione dell'Occitania. È classificata monumento storico dal 1981[3].
L'Abbazia di Boulbonne fu fondata per la prima volta nel 1129[4], probabilmente dai monaci di Tramesaygues, a sud di Mazères, dipartimento dell'Ariège, sulle rive del Raunier, a circa 14 km dalla sua attuale ubicazione[5][6].
Nel 1150 l'abbazia fu affiliata all'Ordine cistercense e all'abbazia di Bonnefont[7]. Era sotto la protezione dei Conti di Foix, che vi furono sepolti[8][9].
Il 1° giugno 1272, re Filippo l'Ardito e Giacomo I d'Aragona, con i principi delle loro famiglie e i loro seguiti, si incontrarono a Boulbonne per discutere i dettagli della capitolazione del conte di Foix Ruggero Bernardo III che era assediato da Filippo[10].
L'abbazia fu bruciata e poi demolita nel settembre 1567 durante le guerre di religione, dai 1 500 gendarmi della banda ugonotta del capitano Jean-Claude de Lévis d'Audon, della casa di Léran[11][4]. I monaci si ritirarono allora a Tolosa, nel collegio di Boulbonne[12].
Fu 65 anni dopo, nel 1632[4][13] (o nel 1652[14]), che iniziò la ricostruzione dell'abbazia nel suo sito attuale, nella località chiamata Tramesaygues a Cintegabelle, luogo esatto in cui sei secoli prima, intorno al 972, i monaci dell'abbazia di Cuxa avevano stabilito un priorato[15][16], per poi fondare la prima abbazia di Boulbonne a Mazères. Nel 1717 la ricostruzione fu così commentata da Edmond Martène e Ursin Durand della congregazione di San Mauro: «Questa casa fu ricostruita con tale magnificenza da poter essere considerata una delle più belle abbazie dell'ordine di Citeaux.»[17]
La chiesa fu consacrata nel 1742 da Jean-Baptiste de Champflour, vescovo di Mirepoix[18]. All'inizio del 1753, i resti funebri dei conti di Foix furono ritrovati per caso tra le rovine di Mazères. La traslazione delle ceneri a Cintegabelle e la relativa cerimonia avvennero il 15 maggio 1753[19][20].
Durante la Rivoluzione francese l'abbazia contava, nel 1790, solo 9 monaci e 4 conversi[9], che furono presenti durante l'inventario iniziato il 14 marzo 1790 e terminato il 15 maggio, effettuato per preparare la messa all'incanto dei beni dell'abbazia, divenuta «proprietà nazionale»; l'asta avvenne il 12 giugno 1791 nella sede distrettuale di Muret[21][22].
Nel 1842 Norbert Moulas acquistò dal sig. Azam la porzione formante l'angolo sud-est[4]. Da allora gli edifici dell'antica abbazia sono rimasti di proprietà della famiglia Moulas e sono aperti ai visitatori durante le Giornate europee del patrimonio[14].
La maggior parte degli edifici è scomparsa[23], ma rimangono alcune facciate, il portale d'ingresso in mattoni, la sala capitolare, il refettorio, due corridoi del chiostro oltre alle colombaie e alle scuderie.
Della chiesa, distrutta durante la rivoluzione, rimane solo un muro[23].
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.