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reggimento dell'Esercito Italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'82º Reggimento Fanteria "Torino" è un'unità dell'Esercito Italiano di stanza a Barletta; il suo motto è "Credo e Vinco" ed è parte della Brigata meccanizzata "Pinerolo".
82º Reggimento Fanteria " Torino " | |
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Stemma araldico del reggimento | |
Descrizione generale | |
Attiva | 1884 - oggi |
Nazione | Regno d'Italia Italia |
Servizio | Regio esercito Esercito Italiano |
Tipo | Fanteria media |
Dimensione | Reggimento |
Guarnigione/QG | Barletta, BT |
Equipaggiamento | Land Rover AR 90, Iveco LMV, VBM Freccia |
Motto | "Credo e vinco " |
Colori | Azzurro - Giallo |
Battaglie/guerre | Campagna d'Eritrea Guerra italo-turca Prima guerra mondiale Seconda guerra mondiale: |
Anniversari | 16 gennaio 1943, Battaglia di Tscherkowo |
Decorazioni | |
Parte di | |
Brigata meccanizzata "Pinerolo" | |
Reparti dipendenti | |
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Comandanti | |
Comandante attuale | Col. Salvatore ABBATE |
Simboli | |
Simbolo | Scudo araldico |
Mostrine del 82º Reggimento fanteria "Torino" | |
Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
Il 1º novembre 1884 si forma la Brigata "Torino" per la quale è costituito l'81º e 82º Reggimento Fanteria. Il reggimento fornisce personale per la campagna d'Eritrea (1895 - 96) e partecipa al completo alla campagna di Libia dal 1911 al 1913 meritando una Medaglia d'Argento al Valor Militare.
Allo scoppio della prima guerra mondiale combatte sul fronte dolomitico, in particolare sul Col di Lana, Volkowniak, Capo Sile, Piave Vecchio, Piave nuovo, Stenico e Val Giudicarie. Viene decorato con l'Ordine Militare d'Italia e la seconda Medaglia d'Argento al Valor Militare.
In attuazione dell'ordinamento 1926 è sciolto il 31 ottobre dello stesso anno.
Ricostituito il 1º luglio 1938 come 82º Reggimento fanteria "Torino" entra nella prima grande unità binaria "tipo" che inquadra anche l'81º fanteria ed il 52º artiglieria e nel 1939 la stessa diventa Divisione fanteria "Torino".
Partita per la Russia nel 1941 seguirà l'epopea del Corpo di spedizione durante la campagna italiana di Russia, al ritorno dalla quale tutta la divisione sarà soppressa nel febbraio 1943. Nel giugno 1943 la Divisione "Veneto" cambia denominazione in Divisione "Torino" ed il 256º fanteria diventa 82º Reggimento fanteria, ma è ancora sciolto nel settembre 1943.
Il 1º settembre 1950 si ricostituisce a Forlì l'82º Reggimento fanteria "Torino" in seno alla Divisione di Fanteria "Trieste". Impiegato nel Raggruppamento "T" costituito in occasione della riconsegna di Trieste all'Italia nel 1954, allo scioglimento di quest'ultimo passa in forza alla Divisione fanteria "Folgore", acquisendo fregio e mostrine peculiari della divisione nonché l'adozione del basco, ai tempi copricapo speciale, accasermandosi prima a Trieste e quindi a Gorizia. Verrà sciolto il 19 ottobre 1975, tranne il II battaglione, denominato 82º Battaglione meccanizzato "Torino", di stanza a Cormons, al quale vengono affidati bandiera e tradizioni reggimentali. Assegnato alla Brigata meccanizzata "Gorizia" della Divisione meccanizzata "Folgore", ne segue l'evoluzione che porterà allo scioglimento delle due Grandi Unità.
Il 3 settembre 1992, il Battaglione è inquadrato nel ricostituito 82º Reggimento fanteria "Torino" e passa alle dipendenze della Brigata corazzata "Ariete", con sede a Cormons. Dal novembre 2002 il Reggimento si ridisloca in Barletta nella Caserma Ruggiero Stella alle dipendenze della Brigata corazzata "Pinerolo".
L'82º Reggimento fanteria "Torino" fa parte della Brigata meccanizzata "Pinerolo", che a sua volta dipende gerarchicamente dal Comando Forze operative Sud
Nella sua storia il 82º Reggimento fanteria "Torino" ha meritato le seguenti onorificenze alla bandiera:[2]
Decreto Ministeriale nº 1396 del 21 marzo 2023.
“Reggimento di fanteria, erede di una gloriosa e secolare tradizione di dedizione e sacrificio, impiegato in Bulgaria a difesa del fianco orientale euro-atlantico, si è prodigato con eccezionale impegno, pregevole spirito di corpo e consapevole coraggio nell’assolvimento della missione affidatagli. Concreta dimostrazione della solidarietà e coesione esistente tra i Paesi dell’Alleanza Atlantica per la sicurezza dei territori e delle proprie genti, agendo con profonda consapevolezza e straordinaria condivisione degli obbiettivi, ha saputo offrire superba prova di valorosa professionalità ed altissimo senso di responsabilità. Chiarissimo esempio di perizia ed abnegazione, ha contribuito ad accrescere il prestigio dell’Esercito e dell’Italia nel contesto internazionale”.
Scudo: Partito d'azzurro e d'argento al toro furioso partito d'oro e d'azzurro, sormontato in capo nel primo punto da tre stelle d'argento poste in fascia. Il tutto al capo d'oro con il quartier franco d'azzurro caricato del tridente bizantino d'Ucraina d'oro.
Corona turrita.
Ornamenti esteriori: lista bifida: d'oro, svolazzante, collocata sotto la punta dello scudo, incurvata con la concavità rivolta verso l'alto, riportante il motto: "CREDO E VINCO".
onorificenza: accollata alla punta dello scudo con l'insegna dell'Ordine Militare d'Italia pendente al centro del nastro con i colori della stessa.
nastri rappresentativi delle ricompense al Valore: una medaglia d'oro, tre medaglie d'argento, una medaglia di bronzo al valore dell'esercito sono annodate nella parte centrale non visibile della corona turrita, scendenti svolazzanti in sbarra ed in banda dal punto predetto, passando dietro la parte superiore dello scudo.
Informazioni ricavate dalla pagina dell'82º Reggimento fanteria "Torino" sul sito dello Stato Maggiore dell'Esercito.[6]
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