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stella gigante gialla nella costellazione dei Pesci Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
60 Piscium è una stella gigante gialla, di classe spettrale G8III, situata a circa 435 anni luce dalla Terra nella costellazione dei Pesci, di magnitudine apparente 5,98 e assoluta 0,25.
60 Piscium | |
---|---|
Classificazione | Gigante gialla[1] |
Classe spettrale | G8 III D[2] |
Distanza dal Sole | 435 anni luce (133,22 parsec)[2] |
Costellazione | Pesci |
Coordinate | |
(all'epoca J2000[2]) | |
Ascensione retta | 00h 47m 23,63068s[2] |
Declinazione | +06° 44′ 27,4466″[2] |
Dati fisici | |
Indice di colore (B-V) | B-V: +0.94 V-I: +0.82[1] |
Metallicità | 97,7% del Sole |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | 5,98[1] |
Magnitudine ass. | 0,25[1] |
Parallasse | 7,08 ± 0,75 mas[2] |
Moto proprio | AR: 1,53 mas/anno Dec: -9,95 mas/anno[2] |
Velocità radiale | 14,3 km/s[2] |
Nomenclature alternative | |
60 Piscium si muove nella nostra Galassia a una velocità di 19,6 km/s rispetto al sole. e la sua velocità radiale positiva indica che la stella si sta allontanando dal nostro sistema solare.
La proiezione sul piano galattico della sua orbita porta l'astro a una distanza dal centro galattico compresa fra 24200 e 29900 anni luce.
Il punto più vicino al Sole fu raggiunto circa 5100 mila anni fa, quando brillava di magnitudine 5,16 e distava circa 311 anni luce dal nostro sistema solare.[1]
Di classe spettrale G8III D, è simile a 11 Librae, un po' meno a 109 Tauri di classe G8II C, come Classificazione stellare, ma ancorpiù a 10 Ceti, una stella appartenente alla costellazione della Balena e distante 486 anni luce dal nostro Sistema solare, attorno alla quale potrebbero orbitare dei pianeti extrasolari eventualmente di tipo gioviano.
L'abbondanza di ferro di 60 Piscium è peraltro molto simile a quella solare, circa -0.01 (97,7% del Sole)[1], il che depone ancora più a favore come una possibile candidata ad avere un sistema planetario.
Per la sua posizione prossima all'eclittica, è talvolta soggetta ad occultazioni da parte della Luna e, più raramente, dei pianeti, generalmente quelli interni.
Le ultime occultazioni lunari si sono verificate rispettivamente il 27 luglio 2013[3] e il 18 ottobre 2013[4].
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