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La 161ª Squadriglia era un reparto del Regio Esercito.
161ª Squadriglia | |
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Descrizione generale | |
Attiva | 15 novembre 1918 - marzo 1919 |
Nazione | Italia |
Servizio | Servizio Aeronautico Regio Esercito Regia Aeronautica |
campo volo | Campo di aviazione di Verona-Tombetta Orbetello Lero Rodi |
Velivoli | SIA 9b Ansaldo S.V.A. 4 Fiat C.R.20 Macchi M.7ter IMAM Ro.43 IMAM Ro.44 Fiat C.R.42 |
Battaglie/guerre | Prima guerra mondiale Seconda guerra mondiale |
Voci su forze aeree presenti su Wikipedia |
Nel marzo 1918 nasce la Prima Sezione SIA 9b a Riva di Chieri prima di andare all'Aeroporto di Padova con 2 piloti per 2 aerei ed il 12 maggio all'Aeroporto di Brescia-Ghedi ma dopo la radiazione dei SIA viene sospesa la formazione della 161ª Squadriglia che va in linea solo il 15 novembre al Campo di aviazione di Verona-Tombetta al comando del Capitano Giacomo Barucchi che dispone di altri 7 piloti per i SIA 9b e gli Ansaldo S.V.A. 4. Viene sciolta nel marzo 1919.[1]
Dopo il 1928 la 161ª Squadriglia caccia marittima della Regia Aeronautica è attiva con i Fiat C.R.20 idrovolanti e Macchi M.7ter all'Idroscalo di Orbetello.
Al 10 giugno 1940 la 161ª Squadriglia Autonoma Caccia Marittima era a Portolago di Lero con 2 IMAM Ro.43 e 7 IMAM Ro.44 nell'Aeronautica dell'Egeo - AEGE. Nel giugno del 1941, la squadriglia diventa da caccia terrestre passando ai Fiat C.R.42, spostandosi sull’isola di Rodi.
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