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Zona di protezione tedesca in Slovacchia
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La zona di protezione tedesca in Slovacchia,[1] o zona di protezione (in tedesco Schutzzone) era un'area stabilita nella parte occidentale della Prima Repubblica Slovacca dopo la dissoluzione e la divisione della Cecoslovacchia da parte della Germania nazista nel 1939. Lo status speciale della zona era già stato creato nel trattato iniziale tedesco-slovacco del 23 marzo 1939, che definiva il rapporto di protezione tra la Germania e lo Stato slovacco.[2] La zona venne codificata dal trattato tedesco-slovacco del 28 agosto 1939, firmato a Bratislava (in tedesco Pressburg).[2]
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Il trattato conferiva alla Wehrmacht tedesca l'unica autorità economica e politica nell'area designata sotto forma di occupazione militare, che era delimitata dalle creste dei Piccoli Carpazi, dei Carpazi Bianchi e dei Monti Javorníky.[3][4][5] La zona aveva lo scopo di garantire alla Germania il diritto d'invadere la Polonia dal territorio slovacco.[6]
I tedeschi però mantennero il controllo della Schutzzone per tutta la durata della guerra, perché vi vennero collocate diverse fabbriche d'armi e importanti depositi d'armi ex cecoslovacchi.