Zhao Rugua
scrittore cinese / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Zhao Rugua[1] (趙汝适T, Zhao RuguaP, trascritto a volte come Chao Ju-Kua, Chau Ju-Kua or Chou Ju-kua) (1170 – 1231) è stato uno scrittore cinese. Fu ispettore della città cinese di Quanzhou durante gli ultimi anni della dinastia Song.
«Il paese di Ssi-kia-li-ye è vicino ai confini della terra di Lu-mei (terra di Roma). Le vesti, i costumi e la lingua sono come quelli di Lu-mei. In questo paese c'è una montagna con una caverna molto profonda. Nelle quattro stagioni ne esce un fumo. Visto da lontano, di mattina sembra fumo, di sera fiamma; osservato da vicino è come un fuoco fortemente rumoreggiante»
Scrisse un libro chiamato Zhufan Zhi (諸蕃志, o Chu-fan-chi, letteralmente "Descrizione dei Popoli Barbari" [2] o "Informazioni sui Popoli Stranieri", "Giornale dei Forestieri" [3]) attorno 1225 d.C. Il primo volume è un elenco di terre straniere, con la descrizione di ogni luogo e dei costumi delle rispettive popolazioni, nonché dei beni che vi si commerciano. Egli descrive anche celebri monumenti oggi scomparsi come il Faro di Alessandria, e parla anche della Terra di Lu-mei (probabilmente "Terra di Roma", ossia l'Italia); molte delle notizie che tramanda corrispondono poi a quelle riportate da Marco Polo ne Il Milione, ad esempio l'isola del Madagascar con il suo gigantesco uccello Roc (presente anche nelle Mille e una notte), le Andamane popolate da feroci cannibali, tutte inserite insieme alla Sicilia in una sezione dal titolo "Isole leggendarie". Il secondo volume è un catalogo di beni commerciabili.
Molte informazioni raccolte nello Zhufan Zhi furono tratte da un'opera più antica, risalente al 1178: Ling-wai-tai-ta del geografo cinese Chou Ch’u-fei.