Xilofago
organismo che si nutre prevalentemente di legno / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
In biologia è definito xilofago un organismo che si nutre prevalentemente di legno.[1]
Il termine deriva dal greco ξυλοφάγος (xulophagos), derivato da ξύλον (xýlon) "legno" e φαγεῖν (phagèin) "mangiare".
Tali organismi, allo stadio larvale o da adulti, si nutrono dei fusti, dei rami e delle radici degli alberi vivi o morti.
Un organismo che si nutre esclusivamente di legno morto è detto saproxilofago.
Gli organismi xilofagi possono essere provvisti di particolari enzimi digestivi (cellulasi) ovvero ospitano nel proprio apparato digerente protozoi simbionti che li aiutano a digerire le sostanze lignee; alcune specie inoltre infestano legni già disgregati dall'azione di funghi.[2]
Si distinguono:[2]
- xilofagi corticicoli: si nutrono del floema di piante vive
- xilofagi corticicoli-lignicoli: le larve si nutrono di floema e al momento dell'impupamento scavano gallerie a diversa profondità nello xilema
- xilofagi lignicoli: si sviluppano nello xilema di piante vive o morte o di legname in opera.
La xilofagia è prerogativa soprattutto degli artropodi: sono tipici organismi xilofagi le termiti (Isoptera), numerose specie di coleotteri (Bostrichidae, Buprestidae, Cerambycidae, Curculionidae, Ptinidae), alcuni imenotteri e lepidotteri, alcuni crostacei isopodi.
Oltreché negli artropodi la xilofagia è nota anche nei molluschi della famiglia Teredinidae.[3]