Vittorio Polacco
accademico, giurista e politico italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Moisè Raffael Vittorio Polacco (Padova, 10 maggio 1859 – Roma, 7 giugno 1926) è stato un giurista e politico italiano.
| Vittorio Polacco | |
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| Senatore del Regno d'Italia | |
| Durata mandato | 3 marzo 1910 – 7 giugno 1926 |
| Legislatura | XXIII |
| Gruppo parlamentare | Non iscritto |
| Sito istituzionale | |
| Dati generali | |
| Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
| Professione | Docente universitario |
Laureatosi nel 1885 a Padova (dove conobbe l'amico Bartolomeo Dusi[1]), divenne ordinario di diritto civile a Modena dal 1886 al 1918 e nella sua città dal 1888 al 1918. Fu in seguito titolare di diritto civile a Roma e dal 1905 al 1910 rettore dell'ateneo di Padova.[2]
Fece parte dei consigli superiori della pubblica istruzione e di assistenza e beneficenza pubblica e delle commissioni per la riforma della legislazione di diritto privato, per lo studio delle riforme in materia di cittadinanza, per la riforma della legge sul diritto d'autore e per la riforma del codice civile.
Membro dell'Istituto veneto di scienze, lettere ed arti di Venezia e dell'Accademia dei Lincei, fu nominato senatore a vita nel 1910. Fu professore del celebre avvocato Francesco Carnelutti che si laureò a Padova.[3]
Mario Recanati,[4] pioniere del cinema italiano, era suo nipote[5].
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