Vilayet albanese
provincia irrealizzata dell'Impero ottomano, proposta nel 1912 / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Il Vilayet albanese (in turco-ottomano ولايت ارناود, Vilâyet-i Arnavid) fu un progetto per la creazione di un vilayet dell'Impero ottomano nella penisola balcanica occidentale, che doveva includere i quattro vilayet ottomani con consistenti popolazioni di etnia albanese: il Vilayet del Kosovo, il Vilayet di Scutari, il Vilayet di Monastir e il Vilayet di Giannina. In alcune proposte includeva anche il Vilayet di Salonicco.[1][2][3] La creazione del Vilayet fu confermata nel settembre 1912 ma i negoziati furono interrotti un mese dopo, in ottobre, all'inizio della prima guerra balcanica. I piani per un vilayet albanese furono abbandonati con la spartizione dell'Albania.
Un grande vilayet albanese separato faceva parte dell'agenda di molte organizzazioni e società albanesi fin dal 1877, durante il periodo noto come il risveglio nazionale albanese. L'istituzione di un tale vilayet fu concordata tra i ribelli albanesi e i rappresentanti autorizzati del governo ottomano il 4 settembre 1912, a seguito della rivolta albanese del 1912. Subito dopo quell'accordo, tuttavia, scoppiò la prima guerra balcanica e la maggior parte del restante territorio europeo dell'Impero ottomano fu occupato dagli stati membri della Lega balcanica. Dopo la conquista di Skopje da parte dell'esercito del Regno di Serbia, Ismail Qemali invitò un gruppo di albanesi di tutti e quattro i vilayet ottomani che erano concordi per l'unione in un Vilayet albanese, a partecipare a un Congresso panalbanese a Valona. Lì dichiararono l'indipendenza il 28 novembre 1912 e istituirono il governo provvisorio dell'Albania.
Gli stessi territori furono rivendicati dalle nazioni della regione che avevano già elevato la loro progressione nazionale a uno stato indipendente: il Vilayet di Scutari fu rivendicato da serbi e montenegrini, il Vilayet del Kosovo da serbi, montenegrini e bulgari, il Vilayet di Monastir da serbi, greci e bulgari e il Vilayet di Giannina dai greci.[4] A poche settimane dall'inizio della prima guerra balcanica, la maggior parte dei territori destinati al Vilayet albanese era nelle mani degli stati membri della Lega balcanica, giuridicamente come condominio.[5] Le ultime frontiere tra i membri della Lega balcanica e il nuovo Principato d'Albania furono decise dai trattati di Londra e Bucarest, e ignorarono le frontiere del proposto Vilayet albanese, lasciando consistenti popolazioni albanesi al di fuori dal nuovo stato-nazione albanese.