Vila-real
comune spagnolo della provincia di Castellón Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Vila-real (denominazione ufficiale, in valenciano; Villarreal in spagnolo) è un comune della Spagna orientale di 50.334 abitanti situato nella provincia di Castellón, nella comunità autonoma Valenciana. Sorge nella comarca della Plana Baixa, 7 km a sud di Castellón de la Plana, capoluogo di provincia, e a 42 metri sul livello del mare.
Villarreal Vila-real comune | |
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(ES) Villarreal/Vila-real | |
Basílica de San Pascual Bailón | |
Localizzazione | |
Stato | Spagna |
Comunità autonoma | Valencia |
Provincia | Castellón |
Territorio | |
Coordinate | 39°56′16″N 0°06′05″W |
Altitudine | 42 m s.l.m. |
Superficie | 55 km² |
Abitanti | 50 334 (2017) |
Densità | 915,16 ab./km² |
Comuni confinanti | Almazora, Alquerías del Niño Perdido, Betxí, Burriana, Nules, Onda |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 12540 |
Prefisso | (+34) 964 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice INE | 12135 |
Targa | CS |
Nome abitanti | villarrealense |
Comarca | Plana Baixa |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Dedita per la prima metà del XX secolo all'agricoltura, la città ha sviluppato una fiorente industria legata alla produzione delle caratteristiche piastrelle ceramiche dette azulejos.
Il suo nome tradizionale è Villarreal, in castigliano, e Vila-real in valenciano: entrambe le forme sono documentate in molti testi dell'Archivio Storico Comunale e in altri archivi. Dal XIX secolo fino al 1938, la sua denominazione ufficiale era Villarreal; dopo la guerra civile spagnola, lo stato spagnolo utilizzò la dizione falsamente erudita di Villarreal de los Infantes, per distinguere la località da altre omonime come Villarreal de Urrechua, Villarreal de Álava o Villarreal de Huerva. Nel 1983, si sostituì questa forma ritornando alla denominazione bilingue Villarreal / Vila-real, che durò fino a febbraio del 2006, quando il Comune adottò come unica forma ufficiale quella valenciana (Vila-real).
Nei suoi dintorni si possono trovare varie testimonianze della cultura eneolitica (Villa Filomena), iberica, e testimonianze della dominazione romana. La lunga occupazione araba della Plana Burriana lasciò un ricco patrimonio di toponimi che ancora oggi rimangono in vita, oltre a piccoli borghi o villaggi sparsi in tutto il territorio.
Vila-real è stata fondata il 20 febbraio 1274 dal re Giacomo I d'Aragona (da cui il nome), per rafforzare la Reconquista cristiana nella zona, ed è collocata strategicamente lungo l'antica Via Augusta a 65 km da Valencia, vicino a Burriana, fino a questo momento nelle mani dei musulmani. Fu una vera e propria città reale sin dalla sua fondazione, con la rappresentanza in Parlamento alle Cortes y Diputación del Reino ed ebbe il privilegio di utilizzare come propria bandiera proprio il Pendón de la Conquista. Fece parte del braccio reale nel Parlamento di Valencia e partecipò molto attivamente alle attività dello stesso.
Alla sua fondazione, la città aveva una pianta a forma ippodamea: un rettangolo murato, attraversato da due strade principali (cardo e decumano) e nella loro intersezione centrale si trova ancora oggi la Plaza Mayor, la piazza principale della città.
Il centro demico originale era già circondato da mura, ampliate nel corso del XIV secolo a causa di aumento della popolazione, inglobando i cosiddetti sobborghi di Castellón e di Valencia, chiamati successivamente di San Pascual e di Carmen, poiché ospitavano il convento carmelitano e il santuario-monastero dove si trovano le spoglie del santo patrono.
Gli squilibri demografici ed economici che caratterizzano il XV secolo hanno causato, agli inizi del XVI secolo, continui conflitti con i vicini Mudéjar e la rébellion des Germanías, un conflitto armato sviluppatosi tra il 1519 il 1523.
Nel XVI secolo muore il frate alcantarino Rosario Pascual Baylon, la cui tomba in città sarà al centro di una forte influenza religiosa, dopo la costruzione di una memoria funebre per volere di Carlo II di Spagna.
Nel corso del XVI secolo, la terra coltivata ha cominciato ad essere ampliata e migliorata grazie alla perforazione di pozzi per ottenere acqua e convertire terra arida in campi irrigati, rendendo possibile l'avvio di un'agricoltura commerciale nel XVII secolo.
Nel 1706, durante la guerra di successione spagnola, per la resistenza opposta da alcuni abitanti del paese, i sostenitori dell'arciduca Carlo d'Austria, le truppe borboniche del conte di Torres de San Mateo Alcorrin, cercando di arrivare a Valencia, occupata dalle truppe Basset, assaltarono le mura della città e vi fu una battaglia con più di 500 morti da entrambe le parti, mentre alcuni edifici andarono a fuoco.
L'ascesa della nuova dinastia ha favorito la vita economica della città, con il conseguente aumento della popolazione (che crebbe nel Settecento di circa 4 volte). La seconda metà del XVIII secolo ha visto la nascita delle prime industrie di trasformazione tessile, mentre la popolazione fu coinvolta in vari conflitti e rivolte che hanno scosso la Spagna, in particolare durante le Guerre carliste.
Nella seconda metà del XIX secolo, personaggi come José Polo de Bernabé introdussero la coltivazione commerciale di arance, che darà un grande impulso economico alla città.
Nel XX secolo, dopo la guerra civile spagnola, i profitti in questo settore furono reinvestiti nell'installazione di fabbriche di piastrelle di ceramica, al fine di diversificare il tessuto produttivo. Questo tipo di industria ha continuato a crescere fino ad oggi, costituendo la principale fonte di reddito per l'economia locale.
Dalla sua fondazione fino alla prima metà del XX secolo, il comune basò tutto il proprio potenziale economico sull'agricoltura mista di terreni non irrigati e orto intensivo. L'arancio trasformò, direttamente e indirettamente, le basi economiche della città. A vantaggio degli aranceti, tra il 1880 e il 1960 si convertirono 3500 ettari di terreni non irrigati in terreni irrigabili e si sviluppò un'apprezzabile industria di trasformazione degli agrumi.
Tuttavia, in ragione di una politica di sviluppo dell'edilizia e del turismo, che caratterizzarono gli anni '60 del secolo XX, si decise di implementare un'industria tradizionale della regione, quella della ceramica per rivestimenti. Quindi, da quel momento ai giorni nostri, le aziende che producono piastrelle e le loro industrie complementari sono il principale motore economico della città. I pavimenti e i rivestimenti hanno modellato un ciclo produttivo chiuso e integrato nell'economia cittadina, trasformando Villa-real nel centro di produzione di piastrelle più importante della Spagna e in uno dei maggiori in Europa. Oggi la vita economica della città prende avvio dal motore della ceramica, che guida il resto dei settori produttivi e istituzionali.
Il santuario della Madonna delle Grazie (El Termet). Il luogo di culto è situato in un ambiente naturale sulle sponde del fiume Mijares a due km dalla città. Tutta l'area naturale che circonda l'ansa del fiume Mijares, intorno al promontorio della Ermita, è stata sin dal medioevo di proprietà del Comune e utilizzata come proprietà comunale con vari usi. Oggi, la località è un luogo di svago, coperto da alberi frondosi, che attrae un grande afflusso di visitatori in tutte le stagioni dell'anno. Nel bosco superiore vi è la sede del Centro di Educazione Ambientale El Termet, voluto dal Municipio e dalla Generalitat Valenciana, per le cui aule passano migliaia di studenti che sviluppano attività di ricerca e tutela dell'ambiente naturale. Lungo il fiume, si trova la passeggiata Botànic Calduch,che, grazie a diversi piani di miglioramento, ha riacquistato il suo uso tradizionale naturale.
La città è sede della squadra di calcio Villarreal Club de Fútbol, compagine di livello internazionale.
Controllo di autorità | LCCN (EN) n86037793 · GND (DE) 4285501-9 · J9U (EN, HE) 987007557883805171 |
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