Vidigulfo
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Vidigulfo (Vidigülf in dialetto pavese) è un comune italiano di 6 723 abitanti[1] della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nel Pavese nordorientale, nella pianura tra l'Olona e il Lambro Meridionale.
Vidigulfo comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Pavia |
Amministrazione | |
Sindaco | Pietro Aristide Sfondrini (FdI) dal 10-06-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 45°18′N 9°14′E |
Altitudine | 88 m s.l.m. |
Superficie | 16,14 km² |
Abitanti | 6 723[1] (31-7-2023) |
Densità | 416,54 ab./km² |
Frazioni | Cavagnera, Mandrino, Pontelungo, Vairano |
Comuni confinanti | Bornasco, Ceranova, Lacchiarella (MI), Landriano, Marzano, Siziano, Torrevecchia Pia |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 27018 |
Prefisso | 0382 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 018176 |
Cod. catastale | L854 |
Targa | PV |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 514 GG[3] |
Nome abitanti | vidigulfini |
Cartografia | |
Posizione del comune di Vidigulfo nella provincia di Pavia | |
Sito istituzionale | |
Noto fin dall'VIII secolo, appare come Vicus Lodulfi (poi Vigudulfum), probabilmente da un antico proprietario longobardo di nome Lodulfo. Fu sede di un'antica pieve della Diocesi di Pavia. Vidigulfo era in parte signoria di Bernardo, conte di Pavia, che ne fece dono alla chiesa della Santissima Trinità di Pavia; la restante parte pervenne ai Mantegazza che l'assoggettarono all'abbazia di Campomorto e ai Landriani (signori di Landriano), che furono investiti del feudo di Vidigulfo nel 1329 dall'imperatore Ludovico il Bavaro per i servigi resi e per la fedeltà verso l'imperatore.
In età comunale, Vidigulfo e il suo castello furono coinvolti nelle dispute tra le città di Pavia e Milano.[4]
I Landriani mantennero il feudo fino all'abolizione del feudalesimo. Nel 1396 Gian Galeazzo Visconti concesse alla Certosa di Pavia molti fondi agricoli a Vidigulfo[5].
Vidigulfo apparteneva al Vicariato di Binasco, territorio milanese, che nel 1786 fu aggregato alla provincia di Pavia (cui rimase anche quando, nel 1859, Binasco tornò a Milano). Nel 1842 al comune di Vidigulfo fu unito il soppresso comune di Pontelungo, e nel 1872 vennero aggregati anche i comuni di Cavagnera, Mandrino e Vairano Pavese.
Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 6 maggio 1940[6] e si ispira al blasone della famiglia Landriani.[7]
«D'argento, al mastio di fortezza d'azzurro, murato di nero, torricellato di tre, merlato alla ghibellina, aperto e finestrato del campo. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone, concesso con D.P.R. del 5 ottobre 1974[6], è un drappo di azzurro.
Il comune che fin'oltre gli anni '70 dello scorso secolo aveva avuto un forte decremento demografico, per buona parte dovuto a emigrazioni, nell'ultimo ventennio è andato ripopolandosi quasi raddoppiando i suoi abitanti, passando dai 3 200 del 1990 ai 5 800 attuali.
Comune di Vidigulfo precedente l'ampliamento del 1872
Abitanti censiti[9]
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