Viale Ventuno Aprile
strada di Roma Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Viale Ventuno Aprile (o XXI Aprile) è una strada di Roma che collega via Nomentana e piazza Bologna[1]. Nell'ambito del quartiere costituisce il confine dell'area signorile nota come Triangolo Verde, di eccezionale pregio architettonico, urbanistico ed ambientale, per la presenza di edifici di qualità - palazzine e villini - inseriti in parchi pubblici e giardini privati. Il lato nord della strada segna l'inizio di abitazioni intensive, relative a un'epoca di maggiore urbanizzazione di Roma .
Viale Ventuno Aprile | |
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Il Palazzo Federici a Viale XXI Aprile a Roma | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Città | Roma |
Circoscrizione | Municipio Roma II |
Quartiere | Nomentano |
Codice postale | 00161 - 00162 |
Informazioni generali | |
Tipo | Strada carrabile |
Lunghezza | 853 m |
Pavimentazione | Asfalto |
Intitolazione | Ricorda la data della fondazione di Roma del 753 a.C. |
Collegamenti | |
Inizio | Via Nomentana |
Fine | Piazza Bologna |
Luoghi d'interesse | Villa Massimo |
Mappa | |
Il nome ricorda la leggendaria data di fondazione dell'Urbe, fissata da Marco Terenzio Varrone al 21 aprile 753 a.C. e fu proposto al consiglio comunale di Roma che lo approvò con delibera n. 201 del 21 luglio 1920.
La strada è fiancheggiata dagli imponenti complessi del Comando della Guardia di Finanza e dei Palazzi Federici. Sul lato sud è il muro di cinta di Villa Massimo.
Su incarico del governatorato di Roma, l'impresa Federici realizza i cosiddetti "palazzi Federici", costruiti su progetto dell'architetto Mario De Renzi tra il 1931 e il 1937[2]; all'interno del complesso edilizio si trovava il cinema-teatro XXI Aprile, attivo per soli spettacoli cinematografici e trasformato in supermercato nel 1968[3].
Il viale, inoltre, ospita il comando generale della Guardia di Finanza, la caserma Piave (1913) e il Monumento ai finanzieri caduti per la Patria durante la prima guerra mondiale, opera dello scultore Amleto Cataldi e inaugurato l'8 dicembre del 1930 alla presenza del re Vittorio Emanuele III di Savoia[4]
In uno dei palazzi Federici, per gli esterni e parzialmente per gli interni, è stato girato il film Una giornata particolare diretto da Ettore Scola (1977). Nello stesso complesso è stato girato anche il film Romanzo di un giovane povero con Alberto Sordi (1995).[5] All'angolo delle case Federici inizia il fortunato film "Smetto quando voglio" (2014) di Sidney Sibilia.
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