Via delle Vecchie
antica via medievale e rinascimentale di Ferrara Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
antica via medievale e rinascimentale di Ferrara Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Via delle Vecchie, o semplicemente via Vecchie, unisce via Savonarola con via Saraceno, a Ferrara.
Via delle Vecchie | |
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Ferrara, casa di Giovanni Boldini all'angolo tra via delle Vecchie e via Savonarola. | |
Altri nomi | Strada del Tura |
Nomi precedenti | Strada delle Vecchie |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Città | Ferrara |
Mappa | |
Il suo nome si pensa possa derivare dalle ultime vecchie dame della casata degli estensi che vi abitarono. La via è del resto vicina a palazzo Pareschi, un tempo palazzo Estense con un parco detto Belvedere. La nobiltà ferrarese soggiornò a lungo nel palazzo e l'area appartiene al nucleo urbano cittadino antecedente l'Addizione Erculea di Biagio Rossetti voluta da Ercole I d'Este[1].
Nella Ferrara che si stava ampliando l'area che oggi comprende la via fu compresa nella protezione delle mura cittadine a partire dal 1314, quando, reggente Pino della Tosa, la zona (il quartiere di Borgo di Sotto, ora Borgo Vado) venne inglobata grazie all'estensione delle difese costituite da una fossa e una recinzione che si spingevano a nord-est.[2]
Anche Lippa Ariosti abitò in via delle Vecchie, al numero 4 (un'altra sua residenza a Ferrara fu molto probabilmente in via del Carbone. La nobile bolognese seguì a Ferrara il marchese Obizzo III d'Este, ne divenne l'amante ed ebbe da lui 10 figli. Il marchese in punto di morte la sposò per legittimarne la discendenza.[3]
Tutti i principali palazzi della strada furono restaurati dopo la prima guerra mondiale ma questo non avvenne sempre in modo corretto. Sull'angolo con via Savonarola vi è la casa natale di Giovanni Boldini, e, quando l'artista era ancora in vita, vi è stata murata, sulla facciata principale, una lapide che ne ricorda la nascita.[4]
All'angolo con via Zemola si trova un palazzo (eretto nel XV secolo) che appartenne ad Alberto Bonacossi, fattore ducale di Niccolò III d'Este creato conte palatino da papa Niccolò V nel 1447.
Il suo percorso si estende da via Saraceno a via Savonarola, di fronte alla chiesa di San Francesco.[5]
Questa antica denominazione è legata al celebre pittore Cosmè Tura che vi ebbe una sua abitazione in città e dove, probabilmente, vi morì.[3]
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