Uranami
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L'Uranami (浦波? lett. "Onda nella baia")[4], sino al 1º agosto 1928 denominato 44-Gō kuchikukan (第44駆逐艦? lett. "cacciatorpediniere Numero 44"), è stato un cacciatorpediniere della Marina imperiale giapponese, decima unità appartenente alla classe Fubuki. Fu varato nel novembre 1928 dal cantiere di Sasebo.
Uranami | |
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Uranami, settembre 1931. | |
Descrizione generale | |
Tipo | Cacciatorpediniere |
Classe | Fubuki |
Proprietà | Marina imperiale giapponese |
Ordine | 1927 |
Cantiere | Sasebo |
Impostazione | 28 aprile 1927 |
Varo | 29 novembre 1928 |
Completamento | 30 giugno 1929 |
Destino finale | Affondato il 26 ottobre 1944 da attacco aereo a nord-nord-est di Iloilo |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | ~ 1978 t A pieno carico: 2090 t |
Lunghezza | 118,41 m |
Larghezza | 10,36 m |
Pescaggio | 3,2 m |
Propulsione | 4 caldaie Kampon e 2 turbine a ingranaggi a vapore Kampon; 2 alberi motore con elica (50000 shp) |
Velocità | 35 nodi (66,5 km/h) |
Autonomia | 4700/5000 miglia a 15/14 nodi (8700/9200 chilometri a 28,5/26,6 km/h) |
Equipaggio | 197 |
Armamento | |
Armamento |
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Note | |
Dati riferiti all'entrata in servizio, tratti da: [1][2][3] | |
Fonti citate nel corpo del testo | |
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Appartenente alla 19ª Divisione, nei primi mesi di guerra in Estremo Oriente protesse vari convogli nelle acque della Malaysia, delle Indie orientali olandesi e dell'Oceano Indiano operando nella squadra del viceammiraglio Jisaburō Ozawa. Presente alla battaglia delle Midway (4-6 giugno), ma lontano dall'azione principale, rientrò in Giappone indenne e dalla fine di agosto prese parte alla campagna di Guadalcanal: più precisamente completò numerosi viaggi del Tokyo Express, eseguendo un paio di volte dei tiri sulla testa di ponte statunitense, quindi a metà novembre 1942 combatté nella seconda fase della battaglia navale di Guadalcanal e non ricevette alcun danno. Dopo un intenso servizio di guardia alla base aeronavale di Truk, a partire dal 1943 fu demandato esclusivamente alla scorta di trasporti, mercantili, petroliere e raramente grandi navi da guerra nei loro spostamenti attraverso le varie basi nipponiche dell'Oceano Pacifico occidentale: sopravvissuto alla battaglia del Mare di Bismarck (2-4 marzo), nei mesi centrali dell'anno rimase comunque in riparazione dopo aver abbordato ad alta velocità una secca non segnalata. Assegnato all'inizio del 1944 alla Flotta dell'Area sud-occidentale e poi alla 16ª Divisione incrociatori (Aoba, Kinu), concentrò le missioni di scorta tra Singapore e le Filippine. In ottobre fu trasferito in questo arcipelago e aggregato alle forze dell'operazione TA (rifornimento dal mare dell'isola di Leyte, sulla quale divisioni statunitensi erano sbarcate il 20): il 26 ottobre, a metà della traversata, rimase vittima di un folto gruppo di velivoli imbarcati nemici e affondò con circa metà dell'equipaggio ucciso.