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enti di diritto pubblico e privato, operanti nel campo dell'istruzione superiore Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'università (dal latino universitas, -atis: comunità, corporazione, associazione) è un modello d'istruzione originatosi nel tardo Medioevo. L'istituto ha le sue scaturigini nelle chiese e nei conventi europei, dove, attorno all'XI secolo, iniziarono a tenersi lezioni, con lettura e commento di testi filosofici e giuridici, e presso di essi, o in genere attorno a grandi personalità ecclesiastiche, varie categorie di docenti e studenti cominciarono a organizzarsi in corporazioni chiamate universitates.
Fin dall'antichità sono esistite istituzioni di questo tipo, che possono farsi risalire all'Accademia platonica, i vari simposi culturali presenti nell'antica Grecia (i più celebri dei quali sono l'etería di Alceo e il tíaso di Saffo) e il Liceo di Aristotele. In epoca romana le scuole di insegnamento superiore, precorritrici delle attuali università, erano quelle di diritto (attive a Berito, l'odierna Beirut, fin dal II secolo), organizzate secondo cicli di studio prestabiliti (in genere della durata di quattro anni). In India (dal II secolo a.C al XII secolo d.C.) nella città di Nālandā, c'era la più importante università buddista di tutto l'oriente.[1] distrutta a seguito dell’invasione dei Guridi.
Nell'Alto Medioevo ebbe grande prestigio la Scuola Medica Salernitana, le cui origini risalgono al IX secolo, considerato il prototipo delle moderne università. Vi si impartivano corsi di diritto, retorica, filosofia, biologia, anatomia e medicina. Nel corso del Medioevo, ed in particolar modo nel XII secolo, la Chiesa raggiunse una grande egemonia intellettuale, spirituale e culturale del mondo occidentale, grazie al lavoro di riscoperta della cultura classica del mondo antico, greco-romano. Determinante fu in questo senso l'opera dei monasteri e dei monaci amanuensi ma soprattutto il contatto tra l'Europa ed il mondo arabo. Diversi appartenenti al clero cominciarono a tenere lectiones magistrales in cui si discuteva prevalentemente di filosofia aristotelica, la parte più sistematizzata del sapere dell'antichità. Questo fenomeno si diffuse rapidamente in Europa, acquistando ben presto il carattere di vere e proprie riunioni assembleari, tanto frequentate che richiesero ben presto un'organizzazione più razionale. Esse vennero perciò regolamentate e protette da bolle imperiali e papali. Lo status giuridico di Clericus vagans e i suoi statuti interni assicuravano ampia libertà di insegnamento e di movimento a docenti e studenti dell'Europa medioevale, insieme a privilegi giuridici che costituivano e conferivano garanzie di immunità e indipendenza dai poteri locali.
A Bologna, dall'istituzionalizzazione di uno di questi primi nuclei, nasce l'Università di Bologna, conosciuta oggi come Alma mater studiorum.[3]. Non è nota una data certa di fondazione e il 1088 è stato scelto convenzionalmente nell'Ottocento da un comitato di storici guidato da Giosuè Carducci per festeggiarne l'ottocentesimo anniversario. Una data certa è il 1158, quando Federico Barbarossa promulga la constitutio "Authentica Habita", a séguito della quale l'università diventa un luogo in cui la ricerca si sviluppa in modo indipendente da ogni altro potere. La presenza di numerosi studenti stranieri a Bologna (tuttora i fuori sede costituiscono la maggioranza della popolazione studentesca) conduce alla creazione di associazioni, chiamate appunto "universitates", costituite dagli studenti a tutela dei propri diritti. Sorgono così prima due universitates, quella dei citramontani (o italiani) e quella degli ultramontani. Con l'aumento degli studenti si produce una suddivisione prima in "Nationes" (romani, napoletani, toscani e lombardi), poi in "subnationes". Queste ultime ammontavano a ben 17 nel XII secolo per gli italiani a 14 per gli ultramontani.
Secondo alcuni storici[quali?], inoltre, l'Università di Pavia sarebbe comunque più antica di quella di Bologna, poiché sorta da una cattedra di diritto presente circa duecento anni prima.[senza fonte]
Molti anni dopo, nel 1222, sorse l'Università di Padova. Il nuovo ateneo nacque da maestri e studiosi fuggiti dall'Università di Bologna durante una delle rivolte che hanno segnato il problematuco rapporto tra città e il corpo accademico-studentesco nei primi anni del XIII secolo.
La prima università di emanazione statale, non scaturita quindi da preesistenti scuole di diritto e retorica o sorta da nuclei aggregatisi privatamente per effetto dell'accordo informale tra discepoli e maestri, né tantomeno per fini privati, è stata la prima delle cinque università di Napoli, voluta nel 1224 da Federico II di Svevia.
Nella città di Arezzo prima del 1215, fu fondata "l'Università di Arezzo" (Studium Aretino). In seguito arrivò in città per insegnarvi Roffredo Epifanio, celebre giurista proveniente dall'Università di Bologna. Arezzo divenne all'epoca una scuola di grande richiamo per molti figli di nobili ghibellini non solo toscani. Il 16 febbraio 1255, lo studium ottenne il suo statuto promulgato da un collegium composto da otto professori, con l'avallo del podestà di Arezzo.
Il successo dell'Università di Bologna induce clero e governanti a moltiplicare le scuole e ad assumerne il controllo. Tutte le grandi università del XII secolo nascono per aggregazione, ufficializzata da atti governativi ed ecclesiali, di collegi e cattedre. Così, nel corso del Duecento e del Trecento, negli stati europei vengono attivati numerosi istituti di istruzione superiore, anche se molti di breve vita. Ad esempio nel 1180, con due decreti di Papa Alessandro III, nasce il primo nucleo dell'Università di Parigi; ai decreti seguono un privilegio di Filippo Augusto del 1200, un concordato del 1206 e l'assegnazione degli statuti ufficiali del legato del Papa nel 1215. Lo statuto di autonomia della Sorbona fu ulteriormente definito dalla bolla pontificia Parens scientiarum, emanata in Laterano da papa Gregorio IX, nel 1231, a seguito dello sciopero studentesco del 1229.
Nel 1167, re Enrico II d'Inghilterra richiama da Parigi un gruppo di studenti per fondare l'Università di Oxford, la cui fondazione ufficiale risale al 1284.
Nel 1218 viene fondata in Spagna l'Università di Salamanca, che nel corso del XVI secolo fu, con 6700 studenti, la più grande d'Europa. Da quest'università passò gran parte della cultura scientifica araba, prima di diffondersi nell'Europa centrale.
Anche l'ateneo fridericiano era nato in contrapposizione a quello bolognese, a séguito di contrasti dei poteri universali, Sacro romano Impero e papato, così come l'Università di Siena, il cui primo documento risale al 1240, che fu finanziata dall'imperatore Federico II per la costituzione di una facoltà di diritto, per danneggiare quello bolognese.[4] Nel 1290 viene fondata l'Università di Coimbra, la più antica del Portogallo e sempre nello stesso anno, in Italia, nasce quella di Macerata.
Nel XIV secolo una preparazione teorica era ormai indispensabile per ricoprire gli incarichi di podestà nei comuni e per lo svolgimento delle professioni forensi e notarile. Il 20 aprile 1303 papa Bonifacio VIII emana la bolla di istituzione a Roma di uno studium da cui avrà origine l'odierna Università La Sapienza. Pochi anni dopo, papa Clemente V, con la Bolla "Super Specula" dell'8 settembre 1308, istituisce lo Studium Generale, oggi Università degli Studi di Perugia; lo Studium perugino raccoglieva la tradizione di una tra le prime libere università sorte in Italia, che educava nelle arti della medicina e della legge, ovvero di un'istituzione della città che esisteva sin dagli inizi del Duecento, finanziata principalmente dal Comune di Perugia. In seguito sorge l'ateneo di Firenze (1321) e più tardi anche quello di Pisa (1343).
Uno dei criteri che trasforma un'istituzione accademica in università è il passaggio da "studio particolare", cioè che conferisce titoli a nome dell'autorità locale, in "studio generale", con validità dei titoli conferiti estesa a tutto il mondo cristiano o comunque all'intera nazione in cui è situata l'università. Ad esempio, da un frammento degli statuti di Camerino, redatto presumibilmente nel 1355, pare che fossero attivi corsi di diritto canonico e civile, medicina e lettere, mentre la teologia veniva insegnata nei rispettivi conventi dai lettori agostiniani e domenicani. Lo status di università viene raggiunto nel 1377 con l'attribuzione di "studio generale" da parte di papa Gregorio XI. Nella seconda metà del XIV secolo, dall'Italia e dalla Spagna la cultura universitaria si diffonde verso l'Europa centrale e orientale. Nel 1348 viene fondata l'Università di Praga, nel 1364 l'Università Jagellonica a Cracovia, nel 1365 l'Università di Vienna e nel 1367 l'Università di Pécs, in Ungheria. Nel 1386 nasce la prima università nel territorio dell'attuale Germania, l'Università di Heidelberg. Nel 1434 fu istituita l'Università di Catania, nel 1506 nasce l'Università di Urbino, nel 1548 nasce l'Università di Messina.
Dopo la scoperta del nuovo mondo alla fine del XV secolo, la prima università a essere fondata fu l'Universidad Autónoma de Santo Domingo, istituita il 28 ottobre 1538, il cui motto è appunto "Decano del Nuovo Mondo". La prima istituzione nelle colonie britanniche è quella dell'università di Harvard fondata a Cambridge, nel Massachusetts, nel 1636. L'università della Pennsylvania viene fondata nel 1749 mentre la prima università dell'Oceania è quella di Sydney nel 1850.
A partire dagli anni 2000, con le nuove tecnologie, si è inoltre registrata la costituzione delle prime università telematiche.
Il sistema universitario canadese si articola in "college", finalizzati all'inserimento nel mondo del lavoro, ed "university" che si occupano dell'istruzione superiore.
In particolare, il ciclo di studi è articolato in tre livelli corrispondenti a tre successivi titolo di studio:
Le università pontificie sono persone giuridiche pubbliche, canonicamente erette e sono disciplinate dal libro III del Codice di Diritto Canonico "De Ecclesia munere docendi". Il canone 816 prescrive che le Università e Facoltà ecclesiastiche possano essere costituite soltanto se erette dalla Sede Apostolica o da questa approvate; ad essa compete pure la loro superiore direzione. In particolare, secondo il diritto canonico: Nessuna Università o Facoltà, che non sia stata eretta o approvata dalla Sede Apostolica[5], può validamente conferire gradi accademici con effetti canonici.
Il sistema universitario francese è tra i migliori in Europa, e nel mondo.[6] Il sistema universitario francese si basa su due tipologie di istituti propri dell’insegnamento superiore: le università, che abbracciano tutte le discipline, e le scuole (Grandes Écoles et écoles spécialisées), che possono essere istituti privati o pubblici ai quali si accede previo superamento di un concorso.[6][7]
Il sistema universitario tedesco prevede:
A questi si affiancano i corsi di studio del Duale Hochschulen che comprendono un percorso universitario accanto a esperienze di lavoro in una impresa.
Il sistema universitario giapponese è articolato secondo due tipologie di enti:
Le università in Italia sono enti che si occupano dell'istruzione di livello superiore nonché di promuovere la ricerca, il progresso delle scienze.
Possono essere enti pubblici o di diritto privato: nel primo caso fanno parte della pubblica amministrazione italiana.
Le università nel Regno Unito sono strutture autonome e le differenze tra un’istituzione e l’altra possono riguardare, ad esempio, i requisiti di accesso e le infrastrutture a disposizione. Tutte operano sotto il controllo della "Quality Assurance Agency for Higher Education" (QAA).
In Romania sono presenti circa 29 università, molte delle quali offrono corsi universitari in lingua inglese in tutte le principali discipline.
Il sistema universitario è suddiviso in:
Le università negli Stati Uniti d'America possono essere enti pubblici (università statali), che privati (istituzioni universitarie che si basano su finanziamenti offerti da privati); il sistema è costituito da un'articolata rete di università e college.
Ci sono degli istituti specializzati nel rilascio di determinati titoli; come ad esempio le università di arti liberali che rilasciano un bachelor of arts.
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