Uncanny valley
ipotesi scientifica / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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L'uncanny valley, traducibile come valle perturbante o valle inquietante,[1] è un'ipotesi presentata dallo studioso di robotica nipponico Masahiro Mori, nel 1970, pubblicata nella rivista Energy.[2] La ricerca analizza sperimentalmente come la sensazione di familiarità e di piacevolezza sperimentata da un campione di persone e generata da robot e automi antropomorfi possa aumentare al crescere della loro somiglianza con la figura umana, fino ad un punto in cui l'estremo realismo rappresentativo produce però un brusco calo delle reazioni emotive positive, a causa della non concreta realisticità, destando sensazioni spiacevoli come repulsione e inquietudine paragonabili al perturbamento.
Esempi possono essere trovati nella robotica, nell'animazione digitale, nelle bambole realistiche, nonché nella crescente diffusione della realtà virtuale, della realtà aumentata e dell'animazione fotorealistica.