Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani
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L'Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani (ODIHR) è la principale istituzione dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) che si occupa della "dimensione umana" della sicurezza. L'Ufficio, originariamente denominato Ufficio per le libere elezioni, è stato creato nel 1990 dalla Carta di Parigi e istituito nel 1991. Il nome dell'ufficio è stato cambiato nel 1992 per riflettere il mandato ampliato ricevuto al vertice di Helsinki del 1992.
Con sede a Varsavia (Polonia), l'ODIHR è attivo in tutti i 57 Stati partecipanti dell'OSCE. Assiste i governi nell'adempimento dei loro impegni in quanto Stati partecipanti all'OSCE nei settori delle elezioni, dei diritti umani, della democrazia, dello stato di diritto, della tolleranza, dell'uguaglianza di genere, dell'istruzione, dell'anti-terrorismo, delle migrazioni e della non discriminazione. L'Ufficio ospita anche il punto di contatto dell'organizzazione per le questioni legati ai rom e ai sinti. L'ufficio conta circa 150 dipendenti provenienti da 30 paesi.[1]
Il 4 dicembre 2020 l'italiano Matteo Mecacci è stato nominato nuovo Direttore dell'ODIHR.[2]
Nel 2024 l'ODIHR è stato inserito nella lista non ufficiale dei cinque possibili candidati per il Premio Nobel per la pace elaborata ogni anno dal Peace Research Institute OSLO (PRIO).[3]