Tour de France 2002
ottantanovesima edizione della corsa ciclistica / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il Tour de France 2002, ottantanovesima edizione della corsa, prese il via il 6 luglio dalla città di Lussemburgo e si concluse il 28 luglio con la classica passerella sugli Champs-Élysées, a Parigi.
Tour de France 2002 | |||||
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Edizione | 89ª | ||||
Data | 6 luglio - 28 luglio | ||||
Partenza | Lussemburgo | ||||
Arrivo | Parigi | ||||
Percorso | 3 282 km, prol. + 20 tappe | ||||
Tempo | 82h05'12" | ||||
Media | 39,88 km/h | ||||
Classifica finale | |||||
Primo | |||||
Secondo | |||||
Terzo | |||||
Classifiche minori | |||||
Punti | Robbie McEwen | ||||
Montagna | Laurent Jalabert | ||||
Giovani | Ivan Basso | ||||
Squadre | ONCE-Eroski | ||||
Combattività | Laurent Jalabert | ||||
Cronologia | |||||
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Si tratta della quarta di sette edizioni consecutive del Tour senza vincitore, a causa della squalifica, sancita successivamente nel tempo una volta emerso lo scandalo doping che lo coinvolse, dello statunitense Lance Armstrong.
Il 23 agosto 2005, una inchiesta del giornale sportivo L'Équipe, accompagnata dall'analisi di un campione di urina, ha dimostrato che Lance Armstrong risultò positivo all'eritropoietina (EPO) durante il Tour del 1999.[2]
Il 22 ottobre 2012 l'UCI riconobbe la sanzione imposta dall'USADA a Lance Armstrong, accusato di aver utilizzato sostanze dopanti durante la sua permanenza alla US Postal Service, e confermò di fatto la cancellazione delle sue sette vittorie al Tour de France.[3] Il 26 ottobre la stessa UCI ufficializzò la decisione di non attribuire ad altri corridori le vittorie ottenute dallo statunitense e di non modificare i piazzamenti degli altri ciclisti.[4]
Tale decisione, seppure tardiva, simboleggiò una sorta di ripudio da parte del Tour a quel difficile periodo.
Lance Armstrong aveva a lungo negato il sistematico utilizzo di pratiche dopanti nei suoi team; ma poi, messo con le spalle al muro anche dalle confessioni (spontanee presso la Usada, in interviste agli organi di stampa o in autobiografie) di alcuni dei suoi vecchi compagni di squadra, soltanto il 17 gennaio 2013, durante un'intervista con Oprah Winfrey, egli ammise per la prima volta di aver alterato illegalmente le proprie prestazioni sportive, sia durante il periodo in cui vinse i suoi sette Tour de France, sia durante il periodo precedente al cancro.[5]
Al secondo posto della graduatoria generale del Tour de France 2002 si piazzò il passista-scalatore spagnolo Joseba Beloki (al terzo consecutivo, nonché ultimo, podio della carriera nei Campi Elisi, dopo i due terzi posti delle due precedenti edizioni).
Al terzo posto della graduatoria generale si classificò lo scalatore lituano Raimondas Rumšas (al primo ed unico podio della carriera alla Grande Boucle, peraltro conseguito nella sua unica partecipazione alla corsa a tappe transalpina).
Un altro ciclista coinvolto nell'inchiesta della USADA fu il passista-cronoman statunitense Levi Leipheimer, il quale confessò di aver fatto uso di sostanze dopanti nel corso del Tour 2002. Al ciclista venne quindi revocato l'ottavo posto in classifica generale.[6]