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Tempio di Giunone Regina (Aventino)
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Il tempio di Giunone Regina sull'Aventino (in latino: templum o aedes Iuno Regina) era un tempio dell'antica Roma, dedicato sul colle Aventino alla dea Giunone.
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Marco Furio Camillo fece voto di erigere un tempio a Giunone "Regina di Veio" prima della conquista di Veio nel 396 a.C.[1] Dopo la conquista sciolse il voto, costruendo un tempio alla dea sull'Aventino, dove era custodita la statua in legno della dea portata via da Camillo stesso dalla città sconfitta[2] (la consacrazione avvenne il 1º settembre del 392 a.C.[3]); in seguito il tempio è nominato ripetutamente in relazione a doni o sacrifici conseguenti a prodigia. Il tempio fu restaurato da Augusto, ma non è menzionato ulteriormente dalle fonti.
Il tempio si trovava nella parte superiore del clivus Publicius; due iscrizioni di pertinenza alla processione lustrale del 207 a.C. sono state ritrovate nei pressi della basilica di Santa Sabina (CIL VI, 364 e CIL VI, 365). All'interno della basilica di Santa Sabina nel V secolo furono ricollocate 24 colonne corinzie del tempio di Giunone Regina.