![cover image](https://wikiwandv2-19431.kxcdn.com/_next/image?url=https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/ac/Selinunte-TempleG-bjs-2.jpg/640px-Selinunte-TempleG-bjs-2.jpg&w=640&q=50)
Tempio G di Selinunte
Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Il Tempio G a Selinunte, in Sicilia, è un tempio greco di ordine dorico, il più grande dell'occidente greco dopo il Tempio di Zeus Olimpio di Akragas, l'odierna Agrigento (dimensioni 45,97x109,12)[1].
![Thumb image](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/ac/Selinunte-TempleG-bjs-2.jpg/640px-Selinunte-TempleG-bjs-2.jpg)
![Thumb image](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/e5/Selinunte-TempleG-Plan-bjs.png/640px-Selinunte-TempleG-Plan-bjs.png)
Posto sulla collina orientale che accoglie i resti di alcuni dei templi dell'antica città greca, era probabilmente dedicato ad Apollo. La datazione è piuttosto incerta tra il VI ed il V secolo a.C. La costruzione fu probabilmente effettuata in periodi diversi andando incontro anche a modifiche estetiche passando dalla facciata ad est, più arcaica, a quella ovest, di ispirazione più classica. Non è mai stato ultimato e oggi è completamente in rovina se si eccettua una colonna ricostruita denominata, per la sua forma, "fuso della vecchia".
Il tempio presentava 8 colonne sul fronte e 17 sui fianchi. Il peristilio circondava un naos suddiviso in 3 navate. Viene ipotizzato, anche a causa delle dimensioni, che si trattasse di un tempio ipetrale, cioè non coperto.[2]