Temi LGBT nella mitologia induista
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I temi LGBT nella mitologia induista si riferiscono a tutte quelle narrazioni e miti riguardanti divinità ed eroi dell'Induismo le cui caratteristiche o comportamenti possono più facilmente essere interpretati come riguardanti la comunità gay, lesbica, bisessuale o transgender, od azioni divine che si traducono in variazioni o mutamenti dell'identità di genere di non conformità di genere; in definitiva un orientamento sessuale non eterosessuale.
Le fonti letterarie della tradizione indù non parlano dell'omosessualità direttamente[1], ma i cambiamenti di sesso, compresi gli incontri sentimentali a carattere omoerotico riguardanti personaggi intersessuali o in ogni caso appartenenti ad un terzo genere separato e distinto rispetto al dualismo maschile-femminile, si incontrano abbastanza spesso sia nei racconti religiosi tradizionali come i Veda, il Mahābhārata, il Rāmāyaṇa e i Purāṇa, sia nel folclore regionale.
La mitologia nata e sviluppatasi nel subcontinente indiano contiene un numero considerevole di esempi di divinità che cambiano identità sessuale, o che si manifestano in differenti generi in tempi diversi, od infine che combinano i due sessi per formare nuove tipologie di esseri affetti da Ermafroditismo e Androginia. Gli dèi possono inoltre cambiare sesso o manifestarsi attraverso un Avatāra del sesso opposto al fine di agevolare il rapporto sessuale[2][3][4][5].
Gli esseri non-divini possono infine venire sottoposti e subire cambiamenti sessuali tramite certe azioni rivolte loro da varie divinità, come risultato ad esempio di una maledizione o alternativamente di una benedizione, ma anche come risultato naturale del fenomeno della reincarnazione. Certi racconti descrivono "incidenti" in cui gli incontri, che includono storie di affetto romantico (amicizia romantica e amore romantico) o erotico, vengono a servire ad uno scopo finale sacro che è eminentemente non sessuale; in alcuni di questi casi le interazioni sono di tipo chiaramente omosessuale. A volte gli dèi condannano tali accadimenti, molte altre invece le approvano con la loro decisiva benedizione[6][7].
Oltre agli episodi mitologici più apertamente sessuali e a quelli di varianza di genere, che sono solitamente accettate dall'induismo tradizionale, gli studiosi moderni ed attivisti queer hanno cominciato a mettere sempre più in evidenza gli eventuali temi LGBT anche in testi meno noti al grande pubblico, deducendoli da storie le quali tradizionalmente sono considerate non avere alcun tipo di sottotesto omoerotico. Tali analisi portate all'estremo sono giunte a causare disaccordi anche forti sul vero significato da attribuire alle antiche storie[8][9].