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Le targhe d'immatricolazione dell'Austria sono destinate ai veicoli immatricolati nel Paese centro-europeo.
Nelle targhe automobilistiche emesse in Austria, generalmente con fondo bianco e caratteri neri disposti su una o due righe, la banda blu con le dodici stelle, gialle e disposte in cerchio, simbolo dell'Unione europea e la sigla automobilistica internazionale A di colore bianco (presente a partire da novembre del 2002), precede la sigla del distretto o della città statutaria (composta da una o due lettere), lo stemma dello Stato federato (non presente nelle targhe con codici speciali) e una serie alfanumerica. Due sottili bande orizzontali rosse rappresentano i colori della bandiera austriaca. Le città più popolose hanno due sigle identificative: una per il distretto urbano e una per il distretto extraurbano.
Qualora una targa non sia più facilmente leggibile, il proprietario del veicolo è tenuto a richiederne una nuova all'ufficio di immatricolazione distrettuale.
Le dimensioni delle targhe sono le seguenti:
Dal 1º aprile 2017 le targhe degli autoveicoli e dei motoveicoli alimentati con un motore elettrico puro si contraddistinguono per le lettere e le cifre di colore verde su fondo bianco; i ciclomotori e le biciclette elettriche hanno anche il bordo verde.
È possibile richiedere targhe personalizzate, il cui costo ammonta a circa 230 €; diversamente da quelle ordinarie, la sigla del distretto e lo stemma del Land sono seguiti da un massimo di sette o sei caratteri (lettere e/o cifre, con eventuale spazio incluso) a seconda che la sigla distrettuale sia composta rispettivamente da una o due lettere; non vengono utilizzate lettere con segni diacritici né la "Q". Talvolta anche i mezzi pubblici usano piatti d'immatricolazione personalizzati: per esempio l'autobus con matricola interna 450 dell'azienda IVB del distretto urbano di Innsbruck avrà come targa I 450 IVB
.
Sono vietate le seguenti combinazioni che alludono al terrorismo, al nazismo o a movimenti razzisti: HH (iniziali di Heil Hitler), 88 (cifre che corrispondono alla doppia "H", ottava lettera dell'alfabeto latino), BH (acronimo di Blood & Honour, gruppo musicale neonazista), IS (lettere che stanno per Islamic State), FG (sigla che equivale a Führer Geburtstag, cioè "compleanno del Führer"), SS, 1919 (cifre che corrispondono alla diciannovesima lettera dell'alfabeto ripetuta due volte, ossia "SS"), WAW (iniziali di White Aryan War, gruppo online di estrema destra) e 420 (numero allusivo al mese e giorno di nascita di Hitler)[2].
Dal 1999 sui veicoli corazzati dell'esercito, che non siano stati immatricolati in precedenza, sono dipinte targhe che si contraddistinguono per la bandiera nazionale a sinistra al posto della banda blu UE, seguita da un numero di cinque cifre che parte da 00001, un trattino e una lettera o un numero identificativo della categoria (vd. infra); i caratteri sono bianchi su fondo nero.
Per i blindati da combattimento ATF Dingo, dal 2009 vengono emesse anche targhe con colori invertiti, cioè a caratteri neri su fondo bianco, e di alluminio come quelle ordinarie, qualora i mezzi suddetti vengano spesso guidati su strade pubbliche. Nelle targhe posteriori, su doppia linea, in alto sono posizionate la bandiera e le prime due cifre, mentre le restanti tre cifre, il trattino e la lettera "D" si trovano sulla linea inferiore[3].
Codice | Categoria del veicolo[4] |
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09 | Obice M109 semovente |
60 | Carro armato medio M60A3 |
78 | Veicolo corazzato da recupero M578 |
88 | Veicolo corazzato da recupero M88A1 |
D | Veicolo da combattimento della fanteria ATF DINGO (fino al 2010) |
DG | Veicolo ultraleggero da combattimento Polaris DAGOR |
E | Veicolo corazzato da trasporto truppe PANDUR EVOLUTION |
G | Veicolo corazzato da recupero Bergepanzer GREIF |
H | ATV HÄGGLUNDS BvS 10 |
J | Cacciacarri JAGUAR 1 |
K | Cacciacarri SK-105 KÜRASSIER |
L | Carro armato medio LEOPARD 2 |
P | Veicolo corazzato del genio PIONIERPANZER A1 |
Q | Quad o ATV |
R | Veicolo corazzato della fanteria PANDUR II |
S | Veicolo corazzato cingolato della fanteria SAURER |
U | Veicolo da combattimento della fanteria ASCOD ULAN |
Dal 1990 a novembre del 2002 venivano utilizzate targhe di formato identico a quello in uso oggi, senza però la banda blu dell'Unione europea. I proprietari dei veicoli immatricolati nel periodo sopra specificato hanno dovuto incollarla a sinistra della targa anteriore e posteriore.
Alta Austria | Bassa Austria | Burgenland | Carinzia | Salisburghese |
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Stiria | Tirolo | Vienna | Vorarlberg | Sigle speciali |
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Immagine | Uso o categoria del veicolo |
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Targhe azzurre con caratteri bianchi. Identificano targhe per test drive e sono utilizzate da titolari di concessionarie, autofficine, garage. Il fissaggio può essere provvisorio. | |
Targhe azzurre con caratteri bianchi e fascia rossa a destra (in basso a destra nelle targhe su doppia linea, in basso in quelle dei ciclomotori). Vengono usate per immatricolazioni provvisorie, nei casi in cui il proprietario del veicolo non abbia la residenza in Austria o una società abbia sede legale all'estero. A destra è posizionata una fascia rossa al cui interno sono scritte le ultime due cifre dell'anno di validità (per esempio 16 sta per 2016). La loro durata massima è di un anno. | |
Targhe di colore verde acqua o verde scuro con caratteri bianchi. Identificano targhe temporanee assegnate a veicoli importati in Austria o da esportare. A destra è indicata in un bollino rotondo la data di scadenza della validità (giorno, mese e anno). Possono essere fissate provvisoriamente. | |
Targhe rosse con caratteri bianchi. Sono utilizzate in portabiciclette da installare su un gancio di traino oppure in rimorchi immatricolati all'estero che devono essere trainati da trattori stradali immatricolati in Austria, a condizione che il conducente dimostri che deve effettuare il trasporto dall'estero verso il territorio austriaco. Dal 2021 queste targhe sono provviste di banda blu UE a sinistra. | |
Targhe rosse pentagonali di dimensioni ridotte (vd. sopra) con caratteri bianchi. Sono apposte su ciclomotori e quadricicli non alimentati da motori elettrici; la serie è composta dalla sigla della zona di immatricolazione, un trattino e un blocco alfanumerico, generalmente di quattro o cinque caratteri, distribuito su due righe. |
Da aprile 2018 i veicoli storici hanno un formato leggermente ridotto: quello su un'unica riga misura 460 × 120 mm, quello su doppia linea 250 × 200 mm; la sigla distrettuale è seguita da tre caratteri alfanumerici ai quali può aggiungersi un quarto carattere nei capoluoghi dei Länder.
W 1234 BB
Le targhe emesse da luglio 1947 al 1990, che continuano ad essere utilizzate senza restrizioni, erano nere con caratteri bianchi. Le targhe posteriori misuravano 460 × 140 mm o 380 × 140 mm nel formato su un'unica linea, e 240 × 250 mm in quello su due linee; le dimensioni delle targhe anteriori erano invece 380 × 110 mm se le cifre erano 5 o 6, 300 × 110 mm se le cifre non erano più di 4. Il formato 200 × 220 mm era riservato ai motocicli, mentre i ciclomotori avevano le stesse dimensioni del tipo attualmente in uso: 115 × 150 mm.
L'unica lettera (soltanto la sigla del Land Stiria ne aveva due, la seconda delle quali minuscola), indicante lo Stato federato dove il veicolo era stato immatricolato, era seguita da un numero composto da un massimo di sei cifre; prima delle ultime tre era posizionato un punto, non presente nelle targhe su doppia riga.
Nei Länder che avevano esaurito tutte le combinazioni numeriche possibili, dal 1º ottobre 1972 la serie diventò alfanumerica, cioè al posto della cifra corrispondente alle centinaia (cioè la prima dopo il punto) venne assegnata una delle seguenti lettere: A, C, E, J, M, R, U, X, Y, Z (es.:N 12.A34
). Dal 23 gennaio 1981 furono aggiunte le altre lettere dell'alfabeto tranne B, I, O, Q e W. Nelle targhe dei veicoli immatricolati nell'Alta Austria, per evitare che la lettera "O" venisse letta come la cifra "0", si inseriva un trattino prima delle cifre.
Le targhe dei rimorchi avevano il bordo rosso, quelle colorate erano rilasciate per usi particolari o determinate categorie di veicoli come nel sistema introdotto nel 1990, quelle dei motocicli di cilindrata non superiore a 50 cm³ ma più veloci dei ciclomotori si distinguevano per una barra riflettente di colore arancione fissata sulla parte inferiore della targa.
Le sigle automobilistiche e i Länder corrispondenti erano i seguenti:
Fin dal 1906 l'Impero austro-ungarico usava targhe bianche che si componevano di una combinazione in nero formata dalla lettera identificativa del Land seguita dal numero di serie, tenendo presente però la particolarità per cui le migliaia erano indicate con numeri romani. Le lettere non erano le iniziali dei nomi degli attuali Länder, ma erano state assegnate in ordine alfabetico seguendo un immaginario itinerario attraverso l'impero[10]. All'imperatore Carlo I erano riservate autovetture le cui targhe avevano il solo stemma della corona dell'Austria o dell'Ungheria su fondo bianco.
Le aree d'immatricolazione e le rispettive sigle erano le seguenti:
Tale sistema fu mantenuto fino al 1930 in Austria, fino al 1932 nelle parti cecoslovacche dell'impero e fino al 1922 in Galizia.
Per il nuovo Land del Burgenland, ceduto dall'Ungheria nel 1921, venne riciclata la lettera "M" rimasta libera.
Le targhe dei veicoli di proprietari stranieri, in visita o missione diplomatica nell'impero, si distinguevano per una lettera rossa al termine della serie alfanumerica: una G in Bosnia-Erzegovina, una U in Ungheria e una Z nelle restanti aree d'immatricolazione sopra elencate[11].
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Schema di una targa di Trieste |
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