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specie di animali della famiglia Bovidae Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il bufalo africano o bufalo del Capo (Syncerus caffer (Sparrman, 1779)) è una grande specie di bovino dell'Africa subsahariana.[2] La sottospecie Syncerus caffer caffer, comunemente nota come bufalo cafro, è la sottospecie tipica nonché la più grande, e si trova nell'Africa meridionale ed orientale.
Bufalo africano | |
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Bufalo cafro (S. c. caffer) nel parco nazionale del Chobe, Botswana | |
Stato di conservazione | |
Prossimo alla minaccia (nt)[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Artiodactyla |
Famiglia | Bovidae |
Sottofamiglia | Bovinae |
Genere | Syncerus Hodgson, 1847 |
Specie | S. caffer |
Nomenclatura binomiale | |
Syncerus caffer (Sparrman, 1779) | |
Sottospecie | |
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Areale | |
Distribuzione geografica delle sottospecie comunemente accettate del bufalo africano |
La sottospecie S. c. nanus, nota come bufalo di foresta africano, è la sottospecie più piccola, e contrariamente alla sua controparte delle savane predilige le aree di foresta dell'Africa centrale ed occidentale. La sottospecie S. c. brachyceros è presente nell'Africa occidentale, mentre S. c. aequinoctialis si trova nelle savane dell'Africa orientale. Le massicce corna del bufalo africano adulto sono il suo tratto caratteristico: le basi delle corna sono fuse, formando uno scudo osseo continuo sulla sommità della testa denominato "capo". Sono ampiamente considerati tra gli animali più pericolosi del continente africano e, secondo alcune stime, incornano, calpestano e uccidono oltre 200 persone ogni anno.
Il bufalo africano non è un antenato dei bovini domestici ed è solo lontanamente imparentato con altri bovini più grandi. Il temperamento imprevedibile di questa bestia ha reso impossibile il suo addomesticamento, a differenza della sua controparte asiatica, il bufalo d'acqua (Bubalus bubalis). I bufali africani hanno pochi predatori a parte i leoni e grandi coccodrilli. In quanto membro di Big Five, il bufalo africano è un trofeo ricercato nella caccia sportiva.
Il bufalo africano è una specie molto robusta. La sua altezza al garrese può variare da 1,0 a 1,7 metri e la lunghezza dalla testa alla coda può variare da 1,7 a 3,4 metri. Rispetto ad altri bovidi di grandi dimensioni, ha un corpo lungo ma tozzo (la lunghezza del corpo può superare quella del bufalo d'acqua selvatico, che è più pesante e alto) con zampe corte e tozze, risultando in un'altezza relativamente bassa. La lunghezza della coda può variare da 70 a 110 centimetri. I bufali cafri delle savane possono pesare da 500 a 1.000 kg, con i maschi normalmente più grandi delle femmine, che raggiungono una fascia di peso superiore.[3] In confronto, i bufali di foresta africani, raggiungono un peso da 250 a 450 kg, e sono solo la metà della taglia della loro controparte delle savane.[4][5] Il capo viene tenuto relativamente basso; e generalmente la testa non viene alzata sopra l'altezza delle spalle. Gli zoccoli degli arti anteriori del bufalo sono più larghi dei posteriori, per via della necessita di sostenere il peso della parte anteriore del corpo, che è più pesante e più muscolosa della parte posteriore.
I bufali cafri assumono un mantello nero o marrone scuro con l'età. Gli esemplari più vecchi hanno spesso cerchi biancastri intorno agli occhi e sul viso. Le femmine tendono ad avere mantelli più rossastri. I bufali di foresta sono più piccoli del 30-40%, di colore bruno-rossastro, e con peli molto più lunghi intorno alle orecchie. Anche la forma delle corna è diversa in quanto queste si curvano all'indietro e leggermente verso l'alto. I vitelli di entrambe le sottospecie hanno un mantello rossastro.
Una caratteristica delle corna del bufalo africano maschio adulto (popolazioni meridionali e orientali) è che le basi di entrambe le corna sono fuse insieme, formando uno scudo denominato "capo". Dalla base, le corna divergono verso il basso, per poi incurvarsi dolcemente verso l'alto e, in alcuni casi, verso l'esterno, o all'indietro. Negli esemplari più grandi, la distanza tra le estremità delle corna può arrivare fino ad un metro (il record è di 1,64 metri). Le corna si formano completamente quando l'animale raggiunge i 5-6 anni d'età, ma i "capi" non diventeranno "duri" fino al raggiungimento degli 8-9 anni di vita. Nelle femmine, le corna sono, in media, del 10-20% più piccole e non presentano un capo. Le corna del bufalo di foresta sono più piccole di quelle dei bufali cafri dell'Africa meridionale e orientale, misurando, solitamente, meno di 40 centimetri (16 pollici) e le loro basi non si fondono mai.
Come quasi tutti gli artiodattili è strettamente erbivoro. Vive in grossi branchi che possono arrivare a contare anche 400 individui. Questi branchi sono composti generalmente da femmine, piccoli e giovani, mentre i maschi adulti sono per buona parte dell'anno solitari e sedentari e si ricongiungono al branco solo durante la stagione dell'accoppiamento. Questi branchi sono diretti da una o più guide che possono essere sia maschi che femmine, che non sono necessariamente gli individui dominanti.
La stagione delle piogge mette in funzione l'orologio biologico di questi animali: al termine delle piogge, infatti, le femmine entrano in calore e dopo dieci mesi di gestazione daranno contemporaneamente alla luce numerosi piccoli.
Il bufalo cafro è considerato uno degli animali più pericolosi d'Africa, per via del suo carattere aggressivo e la sua immensa forza. Grazie alle poderose corna un bufalo nero può difendersi anche da un leone. Molto spesso questi felini sono messi in fuga da maschi solitari o in certi casi, se tentano di attaccare i piccoli protetti all'interno del branco, da centinaia di individui adulti che li caricano.
Il bufalo africano ama fare bagni nell'acqua e nel fango. Questi bagni gli sono molto utili per liberarsi dai parassiti e per la termoregolazione. I bufali comunque hanno anche un altro modo per tenere a bada i parassiti: lasciano poggiare sul loro corpo diversi uccelli, come le bufaghe e gli aironi guardabuoi, che li ripuliscono dagli animaletti indesiderati.
Il bufalo africano conta cinque sottospecie:
Il bufalo africano è distribuito in gran parte dell'Africa subsahariana, dai paesi affacciati sul Golfo di Guinea al Mozambico e al Sudafrica. Le varie sottospecie coprono anche gli stati del Sudan, Congo, Ruanda ed Uganda. L'habitat del bufalo cafro, come quello di altri bovidi africani, è la savana, mentre le sottospecie S. c. nanus e S. c. mathewsi prediligono le foreste pluviali, dalla fitta vegetazione.
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