Svatopluk I
sovrano ceco / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Svatopluk I o Svätopluk I, noto anche come Svatopluk il Grande e italianizzato in Sventibaldo[1] (in latino medievale: Zuentepulc(us), Zuentibald, Sventopulch(us), Zvataplug; in slavo ecclesiastico antico Свѧтопълкъ, trasl. Svętopŭlkŭ; in polacco Świętopełk; in greco Σφενδοπλόκος?, Sfendoplókos),[2] (840 circa – 894) è stato un sovrano ceco vissuto in epoca alto-medievale. Durante il suo regno, fra l'871 e l'894, la Grande Moravia raggiunse la massima espansione[3][4].
Svatopluk I | |
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Immagine di Svatopluk tratta dalla cronaca di Dalimil | |
principe di Nitra | |
In carica | prima dell'867 – 870 |
duca di Moravia | |
In carica | da 870 a 871 – da 871 a prima dell'885 |
Predecessore | Ratislao (prima che Svatopluk venisse imprigionato)/Slavomiro (dopo che Svatopluk tornò al potere) |
Successore | Slavomiro (prima che Svatopluk venne imprigionato)/se stesso come re della Grande Moravia (dopo che Svatopluk tornò al potere) |
re della Grande Moravia | |
In carica | 871 – 894 |
Predecessore | se stesso come duca di Moravia |
Successore | Mojmír II (come re della Grande Moravia) Svatopluk II (come principe di Nitra) |
Nascita | 840 circa |
Morte | 894 |
Dinastia | Mojmiridi |
Padre | Svetimiro oppure Bogislao |
Madre | ? |
Consorte | ? |
Figli | Mojmir II Svatopluk II (forse) Predslao |
Svatopluk compare per la prima volta nelle fonti nell'860, quando viene menzionato a capo di una porzione della Moravia, la cui ubicazione è ancora oggetto di dibattito tra gli storici, sotto il controllo dello zio, Ratislao.[5][6] Nell'870, Svatopluk detronizzò Rastislao, che era un vassallo di Ludovico II il Germanico, e lo tradì alleandosi con i franchi orientali. Nel giro di un anno, tuttavia, i franchi imprigionarono anche Svatopluk.[7][8] Dopo che i moravi fomentarono un'insurrezione, Svatopluk fu rilasciato e incaricato di sedarla, ma anziché combatterli si unì a loro e aggredì i franchi.[9] Sebbene fosse stato obbligato a versare un tributo alla Francia orientale ai sensi di un trattato di pace concluso a Forchheim nell'874, negli anni successivi riuscì a espandere i suoi territori al di fuori della sfera di interesse dei franchi.[9][10] Le sue forze invasero finanche la lontana Marca di Pannonia, compresa nei confini della Francia orientale, nell'882.[10][11]
Svatopluk stabilì un buon rapporto con il papato e lui e il suo popolo passarono formalmente sotto la protezione della Santa Sede nell'880.[6][9] Papa Stefano V si rivolse a lui addirittura attribuendogli il titolo di "Re" in una lettera scritta nell'885.[12] Pare che Svatopluk dovette cercare di riappacificare i rapporti con il clero tedesco, che si opponeva alla celebrazione della liturgia in slavo ecclesiastico antico. Inoltre, espulse i discepoli di Metodio dalla Moravia nell'886, dopo la morte del loro maestro.[11][13][14]
Lo Stato di Svatopluk si componeva di un insieme di principati e comprendeva anche i territori conquistati.[15] L'apogeo della Grande Moravia durò però per pochi anni; non molto tempo dopo la sua morte, il regno di Svatopluk piombò infatti in una lotta di potere combattuta tra i suoi figli. L'intensificarsi delle incursioni ungare assestò il colpo definitivo e causò la dissoluzione della Grande Moravia.[16][17]
Svatopluk, i cui domini comprendevano parti del territorio della moderna Repubblica Ceca (Moravia e Boemia), della Slovacchia, della Polonia e dell'Ungheria, è stato occasionalmente indicato dalle fonti letterarie slovacche come un "sovrano slovacco" a partire dal XVIII secolo, coinciso con l'epoca del risveglio nazionale slovacco.[18]