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tipo di strada avente caratteristiche tecniche inferiori rispetto alle autostrade ma migliori rispetto alla viabilità ordinaria Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Una superstrada è una strada a scorrimento veloce, spesso con carreggiate separate per senso di marcia, riservata alla circolazione dei veicoli a motore e priva di incroci a raso e di attraversamenti urbani. Le caratteristiche tecniche delle superstrade variano di paese in paese e sono di norma inferiori a quelli delle autostrade.
La Convenzione internazionale di Vienna sulla segnaletica stradale del 1968[1], ratificata da quasi tutti gli Stati del mondo, pur non avendo definito le superstrade esplicitamente, ha previsto il segnale stradale riservato alle autovetture (tale segnale è costituito dalla figura stilizzata di un'autovettura vista di fronte; il colore dello sfondo previsto dalla Convenzione può essere sia blu sia verde) il quale indica quelle strade, riservate alla circolazione automobilistica, dove le norme di circolazione sono le stesse di quelle di un'autostrada. Queste strade, per la Convenzione, non collegano le proprietà confinanti salvo deroghe esplicitate da pannelli integrativi.
Le superstrade, in base ai livelli di traffico, ai costi di costruzione, al territorio, sono realizzate in diversi modi. Tuttavia essendo strade riservate alla circolazione dei mezzi a motore le intersezioni sono a livelli sfalsati (fanno eccezione alcuni casi delle 2+1). La corsia di emergenza non è sempre presente.
Le superstrade più comuni sono realizzate nella tipologia 1+1 e 2+2. Nel primo caso è prevista una sola carreggiata e una sola corsia per senso di marcia mentre la tipologia 2+2 prevede due corsie per senso di marcia separate o solo da un guard-rail o da una sezione più o meno ampia (1/3 metri).
Oltre alle superstrade a carreggiata unica o a doppia carreggiata esistono altri tipi di superstrade. Quest'altra tipologia di superstrada prevede una carreggiata unica a doppio senso di marcia con 3 corsie, che può presentarsi in tre distinte soluzioni:
Quest'ultima tipologia (2+1) è invece usata in Svezia (2+1-väg) e in Irlanda (Type 3 Dual Carriageways) ma con la separazione fisica dei sensi di marcia con barriere metalliche.
La corsia di sorpasso si sviluppa, alternativamente per i sensi di marcia, per circa 2 km. La larghezza della sezione stradale delle 2+1 irlandesi è pari a 14 metri circa.
Le intersezioni sono in numero limitato e avvengono con svincoli su più livelli o, in rari casi, con rotatorie. Le 2+1 consentono di ottenere elevati livelli di sicurezza e elevati volumi di traffico (14.000 veicoli/giorno) ma con un notevole risparmio in particolare sulla riconversione e l'adeguamento di strade esistenti.
Rappresenta infatti una valida alternativa sia alla realizzazione di costose autostrade e superstrade 2+2 in presenza di volumi di traffico non elevati, che di pericolose strade a scorrimento veloce senza separazione fisica dei sensi di marcia (gli incidenti in Svezia sulle 2+1 sono inferiori del 55% circa rispetto a strade senza separazione fisica). La Svezia (la quale ha per prima sviluppato questa tipologia di superstrada dal 1990) ha, al 2005, circa 1500 km di superstrade 2+1[2].
In alcuni paesi, la segnaletica posta lungo le superstrade ha il medesimo colore di quella autostradale (come in Svizzera e in Finlandia), in altri ha il colore della segnaletica delle strade a viabilità ordinaria (come in Italia o in Francia). Come per le autostrade, anche sugli accessi alle superstrade europee sono predisposti segnali di inizio (e di fine, all'uscita) che riassumono e sottintendono i divieti e le norme di comportamento previsti su tali strade dalle leggi nazionali in materia di circolazione. In tutti gli stati europei (l'Italia e la Spagna prevedono un'ulteriore tipologia di superstrada come spiegato nei paragrafi successivi) tale segnale è costituito dalla figura stilizzata di un'autovettura vista di fronte, con alcuni dettagli che variano in base al paese come pure il colore di sfondo.
Questo segnale sottintende che la circolazione è riservata esclusivamente ai veicoli a motore. In base alle normative nazionali può sottintendere anche che devono essere rispettate le norme di circolazione autostradale (divieto di inversione a U, ecc.).
Le normative in vigore nella maggior parte dei paesi europei prevedono una classificazione precisa per le strade che presentano caratteristiche di tipo autostradale pur non essendo classificate autostrade. Le caratteristiche tecniche obbligatorie che una strada deve avere per poter rientrare in una determinata classe, variano da paese a paese, come pure la presenza di barriere per la riscossione del pedaggio o l'obbligo di acquisto di un bollino per potervi transitare.
Queste strade sono, in tutti i paesi europei, di categoria inferiore solo alle autostrade.
Negli USA le strade a carreggiata doppia senza incroci a raso sono definite (dal Manual on Uniform Traffic Control Devices) freeway mentre le strade a due carreggiate ma con un controllo parziale degli accessi sono definite expressway.[3]
La seguente tabella riporta la situazione in 16 stati europei.
SUPERSTRADE IN EUROPA | |||||
Paese | Segnale di inizio | Limite di velocità km/h | Pedaggio | Denominazione ufficiale secondo le normative nazionali | Doppia carreggiata obbligatoria per le normative |
---|---|---|---|---|---|
Austria | oppure | 100/130 | SI (vignetta) | Il codice della strada austriaco non include le superstrade (Schnellstraßen) che vengono quindi identificate come Autostraßen o Autobahnen. La doppia carreggiata non è obbligatoria per le prime ma entrambe hanno le intersezioni a livelli sfalsati. Sono identificate dalla sigla S e vengono distinte dalle normali autostrade identificate con la sigla A. | NO/SI |
Danimarca | 90 | NO | Motortrafikvej | NO | |
Finlandia | 100 | NO | Moottoriliikennetie | NO | |
Francia | 110 | NO | Il segnale di strada riservata ai veicoli a motore non identifica un tipo di strada dal punto di vista delle caratteristiche tecniche. Pertanto può essere installato sia in strade a una carreggiata, sia in strade a due carreggiate, sia in strade senza intersezioni a raso, sia in strade con intersezioni a raso. Il segnale sottintende anche che la velocità massima ammessa, salvo diversa segnalazione, è pari a 110 km/h[4] Vengono definite dal Codice della Strada route express quelle strade accessibili in determinati punti e che possono (ma non sono obbligatorie) avere restrizioni al transito.[5] | NO | |
Germania | 100/∞[6] | NO | Il segnale di strada riservata ai veicoli a motore (Kraftfahrstraße) non identifica un tipo di strada dal punto di vista delle caratteristiche tecniche. Pertanto può essere installato sia in strade a una carreggiata, sia a strade a due carreggiate, sia in strade senza intersezioni a raso, sia in strade con intersezioni a raso. Le parole Schnellstraße e Schnellverkehrsstraße sono sinonimi e sono termini colloquiali per indicare una generica strada a scorrimento veloce. Le strade extraurbane a carreggiata doppia con almeno due corsie per senso di marcia sono chiamate colloquialmente autostrade gialle, in tedesco Gelbe Autobahn (per il colore usato nella segnaletica), o strade simili alle autostrade, in tedesco autobahnähnliche Straße. Le autostrade gialle possono anche non avere alcuna restrizione al transito. | NO | |
Italia | 110 | NO | Strada extraurbana principale (cat. B) valgono le stesse restrizioni al transito delle autostrade | SI | |
90 | NO | Il segnale di strada riservata ai veicoli a motore non identifica un tipo di strada dal punto di vista delle caratteristiche tecniche. Pertanto può essere installato sia in strade a una carreggiata, sia a strade a due carreggiate, sia in strade senza intersezioni a raso, sia in strade con intersezioni a raso. Il segnale prescrive di rispettare le stesse norme di circolazione valide per le autostrade. Le strade a due carreggiate diverse dalle autostrade e dalle strade extraurbane principali così come le strade a una carreggiata ma senza intersezioni a raso possono avere restrizioni al transito ma non sono obbligatorie. | NO | ||
Norvegia | 90 | NO | Motortrafikkvei | NO | |
Paesi Bassi | 100 | NO | Autoweg | NO | |
Polonia | 100/120[7] | NO | Droga Ekspresowa | NO | |
Regno Unito | 60 mph (97 km/h) / 70 mph (113 km/h)[8] | NO | Special road[9][10] | NO | |
Repubblica Ceca | 130 | SI (vignetta) | Silnice pro motorová vozidla (già Rychlostní silnice) | SI | |
Slovacchia | 130 | SI (vignetta) | Rýchlostná cesta/Cesta pre motorové vozidlá | SI | |
Slovenia | 110 | SI (vignetta) | Hitra cesta | SI | |
Spagna | 120 | NO | Autovía | SI | |
90 | NO | Vía para automóviles[11] (già Vía Rapida) | NO | ||
Svezia | 90 | NO | Motortrafikled | NO | |
Svizzera | 100 | Generalmente sì (vignetta) | Semiautostrada, (FR) semi-autoroute, (DE) Autostrasse | NO |
In Italia una strada a due carreggiate ed almeno due corsie per senso di marcia non già classificata come autostrada è spesso chiamata superstrada[12] ma questo nome non è inserito in alcuna normativa ufficiale emanata dallo stato italiano.
Il Codice della Strada classifica le strade a due carreggiate in tre diverse categorie:
Tra la viabilità pensata prevalentemente per i mezzi a motore, in Italia sono presenti inoltre strade a una sola carreggiata, dotate di una corsia per senso di marcia, ma perlopiù senza intersezioni a raso. Questo genere di strade sono spesso chiamate strada a scorrimento veloce (SSV), un nome che si ritrova spesso nei documenti tecnici-amministrativi,[15] ma che non è presente nel codice della strada né in altre leggi ufficiali emanate dallo stato italiano.
Queste strade sono state realizzate prevalentemente nelle aree interne del centro-sud d'Italia, spesso dalla Cassa per il Mezzogiorno, per migliorare l'accessibilità di zone dove la costruzione di una superstrada a doppia carreggiata sarebbe stata troppo onerosa e/o sovrabbondante rispetto ai volumi di traffico;[15] un livello intermedio tra la viabilità ordinaria e quella autostradale, che consentisse di contenere i costi, ma di garantire sufficienti prestazioni e che non precludesse un futuro raddoppio.[15]
Fino agli anni settanta queste strade non possedevano una specifica classificazione tecnica e giuridica, ed erano inquadrate nella viabilità ordinaria sebbene realizzate per velocità elevate;[15] nel 1980 la norma CNR 78/80 le classificò, dal punto di vista tecnico, come tipo IV e tipo V.[16] Dal 2001 queste strade sono classificate come extraurbane secondarie (tipo C), che si dividono ulteriormente in C1 (a traffico sostenuto) e C2 (a traffico limitato).[17] La larghezza prevista per la sezione stradale è di 10,50 metri per le C1 (corsie di 3,75 m e banchine di 1,50 m) e di 9,50 metri per le C2 (corsie di 3,50 m e banchine di 1,25 m), senza spartitraffico centrale.[17] La velocità di progetto deve essere compresa tra 60 e 100 km/h,[17] ma comunque il limite di velocità imposto agli utenti non è mai superiore ai 90 km/h.[17] La sosta è consentita solo nelle piazzole[17] ma, a differenza del tipo B, in queste strade possono esistere accessi laterali dalle proprietà private che fiancheggiano la strada[17] e le intersezioni con le strade di importanza pari o minore (tipi C, E, F) possono essere realizzate anche da incroci a raso e rotatorie[18] (sebbene generalmente si cerchi di non ricorrervi, o di ricorrervi solo in pochi casi).
Le SSV possono avere o non avere restrizioni al transito: in alcuni casi viene permesso l'accesso anche ai pedoni, alle biciclette, ai veicoli a trazione animale, ecc.,[17] mentre in altri casi no (generalmente in quest'ultimo caso viene usato il segnale di strada riservata ai veicoli a motore, che sottintende il divieto di transito per i veicoli non motorizzati e per i pedoni, ma non sottintende limiti minimi di potenza dei veicoli).
Va inoltre menzionato che, in passato, la normativa italiana prevedeva anche strade a una sola carreggiata dotate di tre corsie: una per direzione dedicata alla marcia, più una centrale dedicata al sorpasso[19][20] (ad uso promiscuo oppure alternato tra le due direzioni); gli incroci potevano essere sia a raso che a livelli sfalsati. Questa tipologia stradale fu utilizzata tra gli anni cinquanta e sessanta per costruire varie arterie di livello intermedio tra la viabilità ordinaria e le dorsali nazionali, tra cui diverse varianti di strade statali (Aurelia, Flaminia, Salaria, ecc.) e persino un'autostrada (l'A6 Torino-Savona). Con il tempo, tuttavia, la corsia centrale si rivelò piuttosto pericolosa (ad essa vennero addebitati numerosi scontri frontali tra veicoli viaggianti in direzioni opposte), così nel decennio successivo questa tipologia fu progressivamente abbandonata, finché all'inizio degli anni ottanta la corsia centrale fu rimossa anche dalle strade realizzate in precedenza.
Le strade extraurbane principali e le strade extraurbane secondarie non seguono una nomenclatura specifica. Infatti possono essere denominate come strade statali, strade regionali o strade provinciali.
Pertanto alcune strade statali, regionali o provinciali possono avere tratti classificati tecnicamente come strade extraurbane principali (strada di tipo B) altri come strade extraurbane secondarie (strada di tipo C) altri ancora come strade urbane (strade di tipo D ed E).
Le strade urbane di scorrimento sono strade comunali, cioè gestite dal comune che le nomina assegnandogli un nome proprio, di persona, di luoghi geografici, ecc. (ad esempio via Adige).
Se la strada urbana di scorrimento di un centro abitato con popolazione inferiore ai 10.000 abitanti è parte di un itinerario di una strada statale, regionale o provinciale è di competenza rispettivamente dello Stato (tramite l'ANAS), della regione o della provincia.
La sigla SGC non viene usata per identificare le strade (come avviene per le sigle A, SS, SR, SP) ma viene usata nei documenti di indirizzo dello Stato ad esempio per i finanziamenti. La sigla RA viene invece usata per identificare 17 strade ed è l'unico caso in cui una strada non è identificata dalla sigla amministrativa (SS, SR, SP) o tecnica nel caso delle autostrade (A).
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