Storia della Marsica
storia della Marsica, regione storico-geografica dell'entroterra abruzzese / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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La storia della Marsica spazia dal Paleolitico inferiore fino ai nostri giorni[1].
Capoluogo dei Marsi fu in origine Marruvium, mentre tra i centri più rilevanti di epoca imperiale figurano i municipi di Antinum, Lucus Angitiae e, in territorio equo al confine con quello dei Marsi, Alba Fucens e Carsioli. Nel Medioevo i centri che si contesero il titolo di "caput marsorum" furono Albe, almeno fino alla fine del Cinquecento, Celano e Tagliacozzo. Fondata, secondo la tradizione, nel I secolo la sede della diocesi dei Marsi fu insediata dal 1057 nell'antica cattedrale di Santa Sabina, i cui resti si trovano nella contemporanea cittadina di San Benedetto dei Marsi.
Nel XVI secolo la sede vescovile venne spostata a Pescina, da sempre al centro della vita ecclesiastica del territorio. Le oscillazioni demografiche risolvono in favore di Avezzano a partire dal riordino amministrativo francese, con l'istituzione del distretto di Avezzano e verso la fine del 1800, grazie alla decisione dei Torlonia di stabilirvi la propria amministrazione dopo il prosciugamento del lago Fucino. Dopo il terremoto del 1915 vengono trasferiti ad Avezzano i principali uffici civili ed ecclesiastici[2].