Storia dei razzi
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I primi razzi potrebbero essere comparsi già nella Cina del X secolo, dinastia Song, benché una solida prova documentale non si trovi prima del XIII secolo.
La tecnologia probabilmente si diffuse attraverso l'Eurasia contestualmente alle Invasioni mongole di metà XIII secolo. L'uso di razzi come armi anteriore alla missilistica moderna è attestato in Cina, Corea, India, ed Europa. Uno dei primi lanciarazzi di cui vi sia traccia è il lanciatore di frecce di fuoco "nido di vespe" prodotto dalla Dinastia Ming nel 1380. Sempre in quell'anno i razzi furono impiegati in Europa, durante la Battaglia di Chioggia.
Il regno Joseon di Corea adoperava un tipo di lanciarazzi multiplo detto "Munjong Hwacha" dal 1451. I razzi rivestiti di acciaio, noti come Razzi Mysore, furono sviluppati dal Regno di Mysore dalla fine del XV secolo, e in seguito copiati dai britannici. I perfezionamenti di detti razzi portarono al Razzo Congreve utilizzato nelle Guerre napoleoniche.
L'uso di propellenti liquidi al posto della polvere da sparo migliorò considerevolmente l'efficacia dell'artiglieria missilistica nella prima guerra mondiale, rendendo possibile alcuni anni più tardi il volo spaziale umano.