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arbitro di calcio italiano (1962-2017) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Stefano Farina (Ovada, 19 settembre 1962 – Genova, 23 maggio 2017) è stato un arbitro di calcio e dirigente arbitrale italiano. Appartenente alla sezione AIA di Novi Ligure, ha iniziato ad arbitrare nel dicembre del 1979.[1] In tempi più recenti è stato responsabile della Commissione Arbitri Nazionale di Serie B.[1]
Stefano Farina | |||||||
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Farina nella seconda metà degli anni 90 | |||||||
Informazioni personali | |||||||
Arbitro di | Calcio | ||||||
Sezione | Novi Ligure | ||||||
Professione | Imprenditore | ||||||
Altezza | 188 cm | ||||||
Peso | 72 kg | ||||||
Attività nazionale | |||||||
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Attività internazionale | |||||||
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Esordio | Portogallo-Cipro 6-0 6 giugno 2001 |
Debuttò in Serie A il 22 gennaio 1995 nella partita Foggia-Reggiana e da allora collezionò 236 presenze nella massima divisione e 117 in Serie B.[1] Nel 2001 venne inserito nella lista degli arbitri internazionali, dopo che nel 1999 perse il ballottaggio con Cosimo Bolognino, mentre nel 2000 gli venne preferito Massimo De Santis; dal 2005 diventò arbitro élite della UEFA.[2]
In carriera diresse due finali di Supercoppa italiana:[3] Lazio-Inter nel 2000 e Juventus-Parma nel 2002.
Nel 2004 diresse due gare della fase finale della Coppa delle nazioni oceaniane: Tahiti-Figi, finita con un pareggio senza gol e Nuova Zelanda-Vanuatu, sancita dalla vittoria per 4 a 2 di Vanuatu.
Passato indenne dal terremoto di Calciopoli del 2006 (fu uno dei pochi arbitri a non essere coinvolto nelle intercettazioni), ebbe l'onore di dirigere la finale di Supercoppa UEFA 2006 a Monte Carlo tra Barcellona e Siviglia.[2][4]
Dal 2006 al 2008 fu il rappresentante degli arbitri in attività.[3] Succedette in questa carica a Massimo De Santis, coinvolto nello scandalo intercettazioni nell'estate del 2006.
In Europa diresse alcune importanti gare della Champions League, tra le quali Real Madrid-Arsenal 0-1 dell'edizione 2005-2006[5] e Barcellona-Chelsea 2-2 dell'edizione 2006-2007.[6]
Il 2 febbraio 2007 arbitrò la tragica partita di Serie A Catania-Palermo (1-2), che fu costretto a sospendere per 40 minuti per lancio di fumogeni e petardi da parte dei tifosi, ai quali fece seguito il lancio di lacrimogeni da parte della polizia, e al termine della quale morì tra gli scontri all'esterno dello Stadio Angelo Massimino il poliziotto Filippo Raciti.[7]
Il 4 luglio 2008 l'AIA annunciò di aver concesso una deroga a Farina, consentendogli di restare nell'organico CAN fino al 1º luglio 2009, nonostante avesse superato il limite di 45 anni.[4]
Tra le varie partite arbitrate in Italia, diresse due Juventus-Inter (derby d'Italia), un derby di Milano,[8] un derby della capitale, un derby della Mole, un derby della Lanterna,[9] la sfida-scudetto Lazio-Juventus della stagione 1999-2000 e due finali play-off della Serie B (Perugia-Torino nel 2005 e Torino-Mantova nel 2006).
L'8 luglio 2009 fu chiamato a presiedere, dal presidente dell'AIA Marcello Nicchi, la Commissione Arbitri Nazionale di Serie D (CAN D).[10] Dopo appena un anno, l'8 luglio 2010, venne nominato responsabile della Commissione Arbitri Nazionale di Lega Pro (ex Serie C), carica confermatagli fino alla stagione 2013-2014 inclusa.[10]
Dalla stagione sportiva 2010-2011 fu inoltre osservatore degli arbitri UEFA.[3]
Il 4 luglio 2014 si apprese la sua nomina a designatore alla CAN B[11], carica confermata per la seconda stagione di fila nel 2015-2016 e per la terza 2016-2017.
È morto il 23 maggio 2017, all'età di 54 anni, dopo una lunga malattia[12][13].
Nel 2007 ha interpretato se stesso nel film Goal II - Vivere un sogno.
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