Statuto di Westminster del 1275
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Lo Statuto di Westminster del 1265 (13 Edward I, St. 1; conosciuto anche come Statuto di Westminster I, era uno statuto del Regno d'Inghilterra emabata dal Edoardo I ed è esso stesso un codice che raccoglie le leggi inglesi allora esistenti in 51 Capitoli.
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Il Capitolo 5, conosciuto come il Freedom of Election Act 1275, è ancora in vigore nel Regno Unito. William Stubbs dice di esso:[1]
«This act is almost a code by itself; it contains fifty-one clauses, and covers the whole ground of legislation. Its language now recalls that of Canute or King Alfred, now anticipates that of our own day; on the one hand common right is to be done to all, as well poor as rich, without respect of persons; on the other, elections are to be free, and no man is by force, malice or menace, to disturb them. The spirit of the Great Charter is not less discernible: excessive amercements, abuses of wardship, irregular demands for feudal aids, are forbidden in the same words or by amending enactments. The inquest system of Henry II of England, the law of wreck, and the institution of coroners, measures of Richard I of England and his ministers, come under review as well as the Provisions of Oxford and the Statute of Marlborough.…»
«Questo atto è quasi un codice di per sé, contiene cinquantuno clausole, e copre tutto l'ambito della legislazione. Il suo linguaggio ora ricorda quello di Canuto il grande o Re Alfredo ora anticipa quello dei nostri giorni; da un lato il diritto comune che deve essere rispettato da tutti, così poveri come ricchi, senza avere riguardo delle persone; dall'altro, le elezioni devono essere libero, e nessun uomo con la forza, malizia o minaccia, può disturbarle. Lo spirito della Magna Carta non è meno visibile: pene eccessive, abusi di tutela, richieste irregolari per gli aiuti feudali, sono proibite dalle stesse parole o da decreti che li modificano. Il sistema inquisitorio di Enrico II, la legge sulla demolizione, e la istituzione di medici legali, misure di Riccardo I e i suoi ministri, vengono prese in esame come pure le Disposizioni di Oxford e lo Statuto di Marlborough.…»
Anche se è materia di disputa su quando è stato introdotto tra peine forte et dure (Law French - antico francese giuridico per "punizione dura e forte"), il capitolo 3 afferma che quei criminali che rimangono zitti devono essere messi in prison forte et dure (Law French).[2]