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famiglia di coralli Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Sphenopidae Hertwig, 1882 è una famiglia di esacoralli dell'ordine Zoantharia.[1]
Sphenopidae | |
---|---|
Sphenopus marsupialis | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Cnidaria |
Classe | Anthozoa |
Sottoclasse | Hexacorallia |
Ordine | Zoantharia |
Sottordine | Brachycnemina |
Famiglia | Sphenopidae Hertwig, 1882 |
Generi | |
La famiglia comprende specie caratterizzate dalla presenza di incrostazioni sabbiose nello spessore dell'ectoderma e della mesoglea, assenti sul disco orale.[2] Le specie del genere Sphenopus sono solitarie e vivono semisommerse nel substrato sabbioso, a cui tuttavia non sono ancorate. Le specie del genere Palythoa invece sono coloniali e sono adese al substrato roccioso.[3]
Le specie del genere Sphenopus sono tutte azooxantellate, cioè prive di zooxantelle endosimbionti, mentre le specie del genere Palythoa, ad eccezione di due, sono tutte zooxantellate.[2][3]
Alcune specie del genere Palythoa producono la palitossina, una delle biotossine marine più tossiche finora note: se ingerita è in grado di provocare nell'uomo una potente vasocostrizione, con conseguente ischemia miocardica che può portare ad arresto cardiaco.[4][5]
Il genere Sphenopus è ristretto all'Indo-Pacifico mentre Palythoa è presente anche nella fascia tropicale dell'Atlantico.[6]
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