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San Sostene di Calcedonia (Calcedonia, III secolo – Calcedonia, IV secolo) fu un cristiano, martire presso Calcedonia in Bitinia e venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalle Chiese ortodosse.
San Sostene di Calcedonia | |
---|---|
Martire | |
Nascita | III secolo |
Morte | IV secolo |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 10 settembre |
Patrono di | San Sostene, Mili San Pietro (compatrono) |
Nato a Calcedonia, fu soldato nell'esercito dell'augusto Massimiano, sotto cui riportò numerose vittorie. Vide le persecuzione dei cristiani ad opera degli imperatori Decio e Diocleziano ma la sua conversione avvenne quando gli venne ordinato di uccidere Eufemia di Calcedonia. Rifiutatosi di obbedire fu arrestato e il console di Bitinia, Prisco, provò inutilmente a convincerlo ad abiurare dapprima con promesse di ricchezza ed in seguito torturandolo. Condannato ad essere sbranato dalle belve fu da esse risparmiato e in ultimo fu condannato al rogo insieme ad un altro martire Vittore di Calcedonia.
Alcune sue reliquie sono conservate, insieme alle reliquie di santa Eufemia e di san Vittore, nella basilica di Sant'Eufemia in Piacenza[1].
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