Sindrome delle fascicolazioni benigne
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La sindrome delle fascicolazioni benigne (SFB o BFS, dall'inglese Benign fasciculation syndrome) e la variante della sindrome da crampi e fascicolazioni (SCF o CFS, Cramps-fasciculations syndrome), sono sindromi croniche a eziologia sconosciuta (idiopatiche), caratterizzate principalmente da fascicolazioni, cioè lievi contrazioni spontanee, rapide e a intervalli regolari di una o più unità motorie, senza esito motorio, visibili e avvertite dal soggetto come guizzi improvvisi di una parte di un qualunque muscolo, a volte associate a crampi, spasmi, in generale ipereccitabilità neuromuscolare periferica con mioclonie, cioè movimenti spontanei dei muscoli, talvolta con lieve dolore, rigidità e astenia e spasticità. Se non subentrano altre problematiche indipendenti, la BFS non peggiora col tempo (anche questo può aiutare a porre diagnosi), tranne in alcuni casi dove può divenire la simile sindrome da crampi e fascicolazioni, anch'essa benigna ma con sintomi più esarcebati.[1] La SCF può anche rappresentare una forma lieve di fibromialgia e sindrome della fatica cronica.
Sindrome delle fascicolazioni benigne e sindrome da crampi e fascicolazioni | |
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Schema di una placca motrice o giunzione neuromuscolare (1 fibra motrice e sue ramificazioni terminali; 2 bottone sinaptico; 3 sarcolemma; 4 miofibrille): si pensa che sia un'area coinvolta nella SFB | |
Specialità | neurologia e psichiatria |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |