Sezzadio (Atzé in piemontese) è un comune italiano di 1 164 abitanti della provincia di Alessandria, in Piemonte. È sito nella pianura alessandrina, alla destra del fiume Bormida, sul torrente Stanavazzo. Il comune si chiamava in origine Sezzè. Il nome attuale è stato adottato nel 1916.[4]
Sezzadio comune | |
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Veduta | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Alessandria |
Amministrazione | |
Sindaco | Giancarlo Triggiani (lista civica Viva Sezzadio) dal 9-6-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 44°47′09″N 8°34′25″E |
Altitudine | 127 m s.l.m. |
Superficie | 34,32 km² |
Abitanti | 1 164[1] (30-6-2023) |
Densità | 33,92 ab./km² |
Frazioni | Boschi |
Comuni confinanti | Carpeneto, Cassine, Castelnuovo Bormida, Castelspina, Gamalero, Montaldo Bormida, Predosa, Rivalta Bormida |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 15079 |
Prefisso | 0131 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 006161 |
Cod. catastale | I711 |
Targa | AL |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 589 GG[3] |
Nome abitanti | sezzadiesi |
Patrono | sant'Innocenzo |
Giorno festivo | 4 ottobre |
Cartografia | |
Mappa del Comune di Sezzadio all'interno della Provincia di Alessandria | |
Sito istituzionale | |
Storia
Mancano fonti e la scarsità di ritrovamenti archeologici non permette di datare la nascita del borgo. Si suppone che Sezzadio abbia avuto origine tra il II ed il I secolo a.C.
Dopo la costruzione della via Aemilia Scauri, avvenuta nel 109 a.C., che correva da Piacenza ad Albenga passando per Tortona, Acqui Terme, Vado Ligure per giungere fino a Ventimiglia, necessitava una stazione di posta che dette origine al primo nucleo di case, primitive e rudimentali.
Secondo una tradizione locale, qui sarebbe nato Aleramo del Monferrato, fondatore della dinastia Aleramica.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'11 marzo 1953.[5]
L'emblema comunale è una variazione dello stemma del capoluogo Alessandria.
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.[6]
Monumenti e luoghi d'interesse
Abbazia di Santa Giustina
L'abbazia di Santa Giustina fu fondata nel 722 per volontà del re dei Longobardi Liutprando in occasione del suo viaggio a Pavia per la traslazione del corpo di sant'Agostino. Ampliata nel 1033 dal marchese di Sezzadio, Oberto, raggiunse il massimo splendore tra il XII e XIII secolo, rimanendo in possesso dei benedettini fino al 1474.
Chiesa di Maria Immacolata
La chiesa parrocchiale, dedicata alla Beata Vergine Immacolata è opera dell'ingegnere bolognese Giuseppe Gualandi. Realizzata a partire dal 1900, la costruzione viene considerata una delle opere migliori del Gualandi in quanto più consona alle tradizioni italiane e meno influenzata da un'idea di grandezza che, in altre opere, porterà l'ingegnere a sviluppare architetture dalle proporzioni eccessive. La semplice linearità dell'interno nonché la giusta proporzione tra i vari elementi esterni (facciata, cupola) la connotano come una delle migliori "fabbriche" del neogotico minore in Italia.
Le altre chiese
- Oratorio dell'Assunta
- Chiesa dell'Annunziata
- Chiesa di San Giacomo
- Monastero di Santo Stefano o Santa Maria di Banno[7], documentato in una bolla di papa Innocenzo III, datata 16 giugno 1135, in cui Santo Stefano di Sezzè viene annoverato fra i possessi dell'abbazia di Santo Stefano di Genova. Nel 1235 il monastero è donato alle monache cistercensi di Santa Maria di Banno di Tagliolo, e nel 1244 alla presa di possesso Santo Stefano di Sezzè cambia nome in Santa Maria di Banno di Sezzè. Chiuso alla fine del XVIII secolo, oggi l'edificio è di proprietà comunale che ha provveduto al restauro ed al recupero.
Società
Evoluzione demografica
Negli ultimi cinquant'anni, a partire dal 1971, la popolazione residente è diminuita del 29 %.
Abitanti censiti[8]
Amministrazione
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1º giugno 1985 | 28 maggio 1990 | Giuseppe Domenico Ricci | Partito Socialista Democratico Italiano | Sindaco | [9] |
28 maggio 1990 | 24 aprile 1995 | Giuseppe Domenico Ricci | Partito Socialista Democratico Italiano | Sindaco | [9] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Giuseppe Domenico Ricci | centro-sinistra | Sindaco | [9] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Giuseppe Domenico Ricci | lista civica | Sindaco | [9] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Giovanni Battista Sardi | lista civica Unione democratica | Sindaco | [9] |
8 giugno 2009 | 22 marzo 2013 | Pier Luigi Arnera | lista civica Insieme per Sezzadio | Sindaco | [9] |
22 marzo 2013 | 26 maggio 2014 | Enrica Montagna | - | commissario prefettizio | [9][10] |
26 maggio 2014 | 27 maggio 2019 | Pier Giorgio Buffa | lista civica Unione democratica | Sindaco | [9] |
27 maggio 2019 | 9 giugno 2024 | Enzo Daniele | lista civica Sezzadio nel cuore | Sindaco | [9] |
9 giugno 2024 | in carica | Giancarlo Triggiani | lista civica Viva Sezzadio | Sindaco | [9] |
Altre informazioni amministrative
Nel 1929 fu aggregato a Sezzadio il territorio del soppresso comune di Castelspina, che sarà ricostituito solo nel 1954.[4] Dal 1859 il comune fu capoluogo mandamentale, appartenente al circondario di Alessandria, fino al 1927, data dell'abolizione degli enti circondariali e mandamentali.
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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