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parte dei Servizi segreti italiani, in attività dal 1977 al 2007 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica (S.I.S.De.) è stato un servizio segreto italiano. Secondo la legge istitutiva doveva "agire per la difesa dello Stato democratico e delle istituzioni poste dalla Costituzione a suo fondamento contro chiunque vi attenti e contro ogni forma di eversione".
Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica (S.I.S.De.) | |
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Logo del S.I.S.De. | |
Descrizione generale | |
Attiva | 22 novembre 1977 - 12 ottobre 2007 |
Nazione | Italia |
Servizio | Interforze |
Tipo | Intelligence |
Ruolo | Operazioni speciali |
Guarnigione/QG | Via Giovanni Lanza, 194 - Roma |
Motto | Per Aspera ad Veritatem ("Attraverso le asperità alla verità") |
Battaglie/guerre | Tutte le operazioni del periodo di attività in servizio |
Anniversari | 24 ottobre |
Sito internet | www.sistemainformazionesicurezza.gov.it |
Parte di | |
Presidenza del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana Comitato esecutivo per i servizi di informazione e sicurezza (C.E.S.I.S.) | |
Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
Il suo motto era "Per Aspera ad Veritatem", titolo anche della sua rivista specializzata. È stato in attività dal 1977 fino alla riforma dell'intelligence italiana del 2007, quando fu sostituito dall'Agenzia informazioni e sicurezza interna, AISI.
Istituito con la prima riforma dei servizi d'intelligence, insieme al Servizio per le informazioni e la sicurezza militare (S.I.S.MI.), e con la contemporanea soppressione del Servizio informazioni difesa e dell'Ispettorato generale per l'azione contro il terrorismo. Entrò in funzione nel gennaio 1978 con la nomina a direttore del generale di brigata dei CC Giulio Grassini e le prime assegnazioni di personale del soppresso Ufficio Affari Riservati e di alcuni ufficiali dei carabinieri, e prima sede all'interno del Viminale, per poi trasferirsi a maggio in via Lanza. Il primo incarico fu quello di collaborare alle indagini sul sequestro Moro del marzo 1978. In quei mesi sull'organico fissato in millecinquecento persone, aveva raggiunto una forza di circa cinquecento unità. Nel 1979 furono istituiti i primi Centri operativi nei capoluoghi di regione.[1] In 1980 fu arrestato il vice-dirigente del Sisde, Silvano Russomanno.[2]
Il servizio dipendeva direttamente dal Ministero dell'interno, il cui ministro ne curava l'ordinamento, le attività e ne nominava il direttore. Il Comitato esecutivo per i servizi di informazione e sicurezza (C.E.S.I.S.), era il punto di raccordo fra i due servizi Sisde e Sismi.
Il SISDE rimase vittima di alcuni scandali politici negli anni '80, il primo dei quali fu quello della loggia massonica segreta P2, nelle cui liste compaiono i nomi dei vertici del servizio. Fu soppresso con la Riforma dell'intelligence italiana del 2007.
All'interno del S.I.S.De., nella primavera 2002 fu creato[3] il Raggruppamento Operativo Centrale (R.O.C.) in seguito ridimensionato ad Ufficio, situato a Roma in Piazza Zama 8 ([4]), che rispondeva esclusivamente al Direttore del S.I.S.De. ed era formato da personale da lui stesso selezionato e strutturato in:
I suoi compiti erano finalizzati a difendere la sicurezza nazionale e delle sue istituzioni da qualsiasi minaccia, operando principalmente in Italia, curando l'attività di spionaggio.
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