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Scuola cartografica maiorchina
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"Scuola cartografica maiorchina", anche scuola cartografica catalana (ca. escola cartogràfica mallorquina e Escola cartogràfica catalana), è il termine coniato dagli storici[1] per riferirsi al consesso di cartografi, cosmografi e costruttori di strumenti di navigazione prevalentemente ebrei e alcuni associati cristiani attivi a Maiorca nei secoli XIII, XIV e XV fino all'espulsione degli ebrei. Questo consesso di tecnici e artisti comprende anche autori attivi in Catalogna, principale sbocco sul mare (Mediterraneo) del Regno d'Aragona cui Maiorca (e le Baleari) apparteneva in quegli anni.[2][3]
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Il celebre Atlante catalano, attribuito al cartografo ebreo-maiorchino Abraham Cresques, è considerato l'epitome della scuola cartografica maiorchina.[4]
La scuola cartografico maiorchina-catalana è spesso contrapposta alla contemporanea scuola cartografica genovese-veneziana[5], impropriamente definita "scuola cartografica italiana".