Scià Isma'il II
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Scià Ismāʿīl II (nato Ismail Mirza, in persiano شاه اسماعیل دوم; Qom, 31 maggio 1537 – Qazvin, 24 novembre 1577) è stato un sovrano persiano della dinastia safavide, che rimase al potere come scià dal 1576 al 1577.
Scià Ismāʿīl II | |
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Terzo Scià dello Stato persiano safavide | |
In carica | 22 agosto 1576 – 25 maggio 1577 |
Incoronazione | 22 agosto 1576 |
Predecessore | Scià Ṭahmāsp I |
Successore | Moḥammad Khodābanda |
Nome completo | in persiano ابوالمظفر شاه اسماعیل میرزا بن شاه طهماسب صفوی الحسینی الموسوی, Abū l-Muẓaffar Shāh Ismāʿīl Mīrzā b. Shāh Ṭahmāsp Ṣafavī al-Ḥoseynī al-Mōsavī |
Nascita | Qom, 31 maggio 1537 |
Morte | Qazvin, 24 novembre 1577 (40 anni) |
Dinastia | Safavide |
Padre | Scià Ṭahmāsp I |
Madre | Sultanum Begum Mawsillu |
Religione | Islam |
Secondogenito di Tahmasp I e della principale consorte di quest'ultimo, Sultanum Begum, per ordine di suo padre Ismail trascorse vent'anni imprigionato nel castello di Qahqaheh. La ragione va rintracciata nella diffidenza che Tahmasp riponeva nel figlio, ritenendolo responsabile per i ricorrenti conflitti con gli influenti vassalli del regno e per la sua crescente popolarità tra le tribù dei Kizilbash.
Tahmasp morì nel 1576 senza aver desegnato un erede. Ismail, con l'appoggio della sorella Pari Khan Khanum, prevalsa sui suoi avversari e usurpò la corona. Per liberarsi dei potenziali pretendenti, Ismail epurò tutti i membri maschi della famiglia reale, ad eccezione del fratello Mohammad Khodabanda e dei suoi tre figli. Temendo l'influenza dei Kizilbash e di sua sorella sull'amministrazione e sull'esercito, Ismail li sostituì con persone di sua fiducia e mise in disparte Pari Khan Khanum dal potere. Ismail sminuì gli studiosi sciiti e cercò una guida spirituale presso gli ulama sunniti. Si trattò di un gesto forse compiuto per ripicca nei confronti del padre, il quale era un devoto sciita.
Verso gli ultimi mesi del suo regno, Ismail evitò Pari Khan e la fece arrestare, dimenticando gli sforzi da lei fatti per farlo diventare re. Il 24 novembre 1577 Ismail morì inaspettatamente per ragioni sconosciute, ma secondo la storiografia prevalente venne avvelenato da Pari Khan Khanum o dai capi dei Kizilbash. Gli succedette il fratello, il cieco Mohammad Khodabanda. Gli studiosi dell'epoca considerano Ismail un sovrano irrazionale, perverso e inetto, che portò la dinastia safavide sull'orlo del collasso. Tuttavia, alcuni cronisti coevi lo ritraggono invece alla stregua di un sovrano giusto. Gli storici moderni ritengono le sue politiche disastrose e la sua personalità insolitamente spietata, anche per la tendenza dell'epoca.