Qom
città dell'Iran Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Qom o Qum[1][2] (in persiano قم), ma anche Qomm,[3] è una città dell'Iran. È il centro amministrativo della provincia di Qom, e aveva, nel 2006, 957.496 abitanti.
Qom città | |
---|---|
قم | |
Il santuario Hażrat-e Maʿsūmeh | |
Localizzazione | |
Stato | Iran |
Provincia | Qom |
Shahrestān | Qom |
Circoscrizione | Centrale |
Amministrazione | |
Sindaco | Morteza Saghaeiannejad dal 3-6-2015 |
Territorio | |
Coordinate | 34°39′N 50°53′E |
Altitudine | 935 m s.l.m. |
Superficie | 123,07 km² |
Abitanti | 1 200 158 (cens. 2016) |
Densità | 9 751,59 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 37100 |
Prefisso | 0251 |
Fuso orario | UTC+3:30 |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
La città è attraversata dall'omonimo fiume. Qum è la seconda città santa dell'Iran dopo Mashhad e ospita il santuario di Hażrat-é Maʿsūmeh, dove possono entrare solo musulmani. La città fu il cuore della Rivoluzione iraniana e rimane tuttora uno dei luoghi più conservatori del paese.
Qom è stata la residenza di Ruhollah Khomeyni che per un periodo, dopo la rivoluzione del 1979, ha guidato l'Iran proprio da questa città. Inoltre è stata la città natale di Ḥasan-i Ṣabbāḥ, fondatore dell'ordine ismailita dei Nizariti. Qom attira studiosi e studenti sciiti da tutto il mondo, oltre a migliaia di pellegrini.
Alcuni ricercatori hanno considerato la parola "Kom" (nell'antico nome di Komidan (Komiran)) come "città" e credono che esista una connessione lessicale tra le parole "Komiran", "Shemiran (vicino a Teheran)", "Teheran ", "Chamran (nelle zone di Saveh)" e "Iran", e consideravano il vecchio nome di Qom "Komiran" (nel significato di "città dell'Iran")[4]
Il "fiume" principale che attraversa Qom era tanto in secca che è stato coperto di cemento e oggi serve come parcheggio, mercato e parco giochi. La maggior parte degli alberghi e dei ristoranti si trovano lungo le rive dell'ormai ex fiume, nei quartieri intorno al santuario.[5]
La città deve la sua importanza al fatto di ospitare il sepolcro di Fāṭemé (sorella dell'Emam Reżā), che morì e fu seppellita qui nel IX secolo. Il vasto complesso monumentale fu costruito durante il regno dello scià ʿAbbās I e degli altri scià safavidi, desiderosi di acquistare credito come buoni sciiti e di creare un contraltare ai santuari di Karbala e Najaf, a quel tempo occupati dagli Ottomani sunniti.
La cupola dorata del santuario fu aggiunta in seguito dallo scià Fatḥ ʿAlī. Come l'enorme cupola rivestita di maioliche e i suoi eleganti minareti, può essere ammirata dai non-musulmani soltanto dall'esterno.[6]
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