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comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Saronno (AFI: /saˈrɔnno/[4], Sarònn in dialetto locale, AFI: [saˈrɔ̃ː]) è un comune italiano di 38 476 abitanti, fino al 1927 facente parte della provincia di Milano, ora nella provincia di Varese in Lombardia. Il suo territorio è incluso nell'entroterra milanese.
Saronno comune | |
---|---|
Corso Italia | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Varese |
Amministrazione | |
Sindaco | Augusto Airoldi (PD) dal 5-10-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 45°37′31.8″N 9°02′13.2″E |
Altitudine | 212 m s.l.m. |
Superficie | 11,06 km² |
Abitanti | 45 780[1] (31-12-2020) |
Densità | 4 139,24 ab./km² |
Frazioni | Cassina Ferrara, Cascina Colombara |
Comuni confinanti | Caronno Pertusella, Gerenzano, Origgio, Uboldo, Ceriano Laghetto (MB), Rovello Porro (CO), Solaro (MI) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 21047 |
Prefisso | 02 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 012119 |
Cod. catastale | I441 |
Targa | VA |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 418 GG[3] |
Nome abitanti | saronnesi |
Patrono | santi Pietro e Paolo |
Giorno festivo | 29 giugno |
Cartografia | |
Posizione del comune di Saronno nella provincia di Varese | |
Sito istituzionale | |
Fa parte del territorio del Saronnese, di cui è capoluogo.
La città è situata nel territorio dell'Altomilanese, all'intersezione tra le province di Milano, Como, Varese e Monza e Brianza, distando rispettivamente in linea d'aria 21, 20, 27 e 19 km, senza essere strettamente legata a nessuno dei capoluoghi in particolare. Una parte considerevole della popolazione gravita, per motivi di lavoro o di studio, su Milano ma anche su Como, grazie alla vicinanza verso la città lariana e al contempo verso il confine svizzero, dal quale dista appena 25 km. Inoltre la città gode anche di una vita propria, cui partecipano anche gli abitanti dei comuni limitrofi (Gerenzano, Turate, Uboldo, Rovello Porro, Origgio, Caronno Pertusella, Solaro, Rovellasca, Ceriano Laghetto, Cogliate), che frequentano le locali scuole o lavorano in città.
Presenta un territorio formato da due terrazzi pianeggianti o subpianeggianti su tutta la sua superficie, uno d'età intermedia, situato a est, e l'altro rappresenta l'alta pianura entrambi con inclinazione graduale verso nord, con un'altitudine che varia da 198 m s.l.m. a 230 m. In posizione centrale invece troviamo la valle del Lura, scavata di 5-10 metri fino al centro città, in seguito si fonderà con la pianura.
Saronno è attraversata dal torrente Lura, che nasce nel territorio del Comune di Bizzarone e sfocia nell'Olona alle porte di Milano. Il torrente dagli anni '70 è stato influenzato negativamente da un'alta antropizzazione e da inquinamento e tuttora presenta una qualità delle acque sotto la media, anche se migliorata rispetto ad altri anni. Il tratto di torrente compreso nel territorio cittadino è in gran parte interrato; le esondazioni sono contenute grazie alla presenza delle vasche di laminazione a Lomazzo, costruite negli ultimi anni; queste vasche presiedono anche la funzione nel prevenire le secche riversando acqua quando necessario.
Parte del territorio comunale è ricompreso nei confini del Parco del Lura, parco locale di interesse sovraccomunale che si estende lungo la valle del Lura, da Bulgarograsso fino a Lainate.
Situata nell'alta pianura padana, Saronno ha un clima di tipo continentale con inverni freddi e con molti giorni di gelo; più rari invece i giorni di ghiaccio. Le estati sono generalmente calde e moderatamente piovose (soprattutto a causa dei temporali). Le temperature massime, in tale periodo, possono raggiungere anche i 35 °C e l'umidità notturna può risultare elevata. Le perturbazioni giungono prevalentemente da Ovest (stampo atlantico) e da Sud (stampo mediterraneo); più rare quelle di origine artico-russa.
Saronno, come del resto gran parte della Pianura Padana, soffre di scarsa ventilazione, di conseguenza l'umidità è abbastanza elevata per buona parte dell'anno, comunque inferiore rispetto alle zone della bassa pianura padana (pavese, lodigiano, cremonese).
Secondo la classificazione climatica il centro abitato è situato in "zona E", 2451 GR/G.
Da Solomnum, nome romano di Saronno, passava la Via Mediolanum-Bilitio, che metteva in comunicazione Mediolanum (Milano) con Luganum (Lugano) passando da Varisium (Varese). La più antica testimonianza documentale dell'esistenza di Saronno è una carta notarile del 796, inerente ad un prestito a pegno contratto da tale Johannes de Vico Salomno filius quondam Aretheo qui fuit notarius, il quale ottiene da un certo Erminaldo la somma di novanta denari d'argento, dandogli in pegno tutti i suoi beni esistenti in Vico Solomno[5].
Prima di giungere alla definitiva denominazione di Saronno, nel corso dei secoli la città ha assunto varie denominazioni riscontrabili attraverso documentazioni storiografiche. In ordine di tempo, Saronno viene menzionata come Solomno (anno 903), Serogno (anno 1150), Sorogno (XII secolo), Serono (XIII secolo) e subito dopo Sarono.
Questi cambiamenti di nome derivano da un fenomeno che si riscontra con grande frequenza nei dialetti lombardi a occidente dell'Adda, fra cui si annovera il dialetto saronnese: il rotacismo, ossia il cambiamento della /l/, soprattutto se intervocalica, in /r/, indicato dal linguista Clemente Merlo[6] come uno degli effetti più caratteristici del profondo e antico sostrato ligure.
In epoca medievale, Saronno fece parte del Contado del Seprio e quindi del Ducato di Milano. Tra le notizie di questo tempo, si sa che Cecilia Gallerani (celebre in quanto soggetto del dipinto Dama con l'ermellino di Leonardo da Vinci) ottenne in dono dal duca Ludovico il Moro le rendite del territorio saronnese. Nel XVIII secolo si insediano a Saronno alcune famiglie aristocratiche quali i Visconti di Saronno, i Visconti Rubino e i Tanzi di Milano.
Il fascismo fece di Saronno un centro aggregativo del suo circondario, annettendo al suo territorio comunale i centri di Origgio, Uboldo e Gerenzano; tali accorpamenti furono poi revocati a seguito della caduta della Repubblica Sociale Italiana.
Lo stemma araldico di Saronno, concesso con Decreto del capo del Governo del 10 novembre 1932 e modificato con l'aggiunta degli opportuni coronamenti a seguito dell'attribuzione del titolo di città da parte del presidente della Repubblica nel 1960[7], presenta la seguente blasonatura:[8]
«Scudo sannitico d'argento, al mastio di rosso, mattonato di nero e finestrato del campo, torricellato a destra e a sinistra, le torri pure merlate alla guelfa e finestrate del campo, sormontate da un disco di nero, posto tra le due torri.»
Il gonfalone, concesso con Decreto del presidente della Repubblica in data 28 settembre 2007[9], si presenta sotto forma di:
«Drappo di bianco, riccamente ornato di ricami d'oro e caricato dello Stemma civico con l'iscrizione centrata in oro, recante la denominazione della Città. Le parti di metallo ed i cordoni saranno dorati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto bianco, con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma della Città e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’oro.»
Nel 2003 il comune si è dotato di una propria bandiera, approvata Decreto del presidente della Repubblica in data 28 settembre 2007.[9] Essa si presenta sotto forma di:
«Drappo di azzurro, alla losanga di bianco appuntata ai lembi, caricata del castello di rosso e dal disco di nero come descritti dal Decreto del Capo del Governo 10 novembre 1932. L'asta verticale sarà ornata della cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali.»
Prima dell'adozione di detto stemma, dal XVI secolo fino al 1932 al comune fu associato un emblema mutuato da quello della famiglia Casati Stampa di Soncino, vantante storici e solidi legami con Saronno. La blasonatura era la seguente:
«Troncato d'azzurro e d'argento, caricati di una S d'argento e d'azzurro in campo opposto. Sormontato da corona marchionale.»
I colori dell'arma (con l'argento declinato in bianco, colore non ammesso in araldica) sono stati poi ripresi nel Terzo millennio nella summenzionata bandiera comunale.
La chiesa e la cultura cattolica hanno un peso rilevante[senza fonte] nel definire le vicende sociopolitiche del saronnese, in quanto il centro storico cittadino si è sviluppato intorno agli edifici sacri dal centro verso ovest formando il cosiddetto "percorso delle tre chiese". Di queste, il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli e la Chiesa di S. Francesco rivestono un notevole interesse artistico.
Abitanti censiti[12]
Al 1º gennaio 2018 gli stranieri residenti a Saronno con regolare permesso di soggiorno erano 4 537, pari a circa il 11,5% della popolazione residente. Le nazionalità più rappresentate erano[13]:
La città di Saronno offre un sistema scolastico statale e non statale completo, dalle scuole dell'infanzia sino ad un corso universitario (Scienze Motorie dell'Università dell'Insubria). Per questo motivo Saronno è il polo scolastico di riferimento per i paesi dell'area del Saronnese. Nel territorio sono presenti il liceo classico Stefano Maria Legnani, il liceo scientifico G. B. Grassi, l'ITCS "Gino Zappa", l'ITIS "Giulio Riva" e l'IPSIA "Antonio Parma".
Il museo è composto da uno spazio espositivo aperto di 1400 m² e di uno spazio interno di 800 m². Sorge nelle aree adiacenti alla stazione ferroviaria ed occupa alcuni vecchi capannoni delle Ferrovienord, in cui venivano, ai tempi, revisionate le locomotive a vapore. Gli spazi all'aperto sono dedicati all'esposizione di veicoli ferroviari storici, tutti appartenenti al parco treni delle Ferrovie Nord Milano.
Spazio espositivo e didattico e centro di documentazione e ricerca nel campo delle arti visive e plastiche, il museo espone la collezione di ceramiche del XVIII secolo raccolta da Giuseppe Gianetti a partire dal 1933, inserite nel contesto dell'abitazione di famiglia. Il nucleo più cospicuo delle ceramiche è costituito da porcellane di Meissen, a cui si affiancano porcellane orientali cinesi e giapponesi, produzioni di manifatture europee ed italiane.
Nel 1976 nacque una delle prime emittenti della provincia: Radio Saronno Continental che si sviluppò nei primi anni ottanta, rilevando altre stazioni, quali Radio Studio 4 di Caronno Pertusella e Radio AC 11 di Seregno, dando il via nel dicembre 1982 al mininetwork interprovinciale Nuova Rete. L'emittente chiuse nel 1987. In seguito sorse Radio Orizzonti di matrice cattolica. Proveniente da Cermenate, si radicò a Saronno negli anni ottanta anche Happy Radio, un'emittente commerciale. Anche in questo caso, l'emittente chiuse e cedette la frequenza all'emittente nazionale RDS.
Ci sono diverse manifestazioni che caratterizzano la città; le più antiche, di origine religiosa, sono: la festa del Trasporto del S. Crocifisso, dal 1734, la quarta domenica di ottobre, con la solenne processione; la festa del Voto alla Beata Vergine Maria del Santuario della Madonna dei Miracoli, dal 1577, a fine marzo, con l'offerta della cera da parte del Sindaco, come adempimento dell'antico voto mariano; la sagra di Sant'Antonio abate, il 17 gennaio, con la benedizione degli animali e dei veicoli.
Vi è poi la festa di primavera dell'inizio di maggio; dal 2008, la festa ha assunto il nome di "Saronno una volta", in occasione dell'esibizione di costumi, veicoli e strumenti del primo Novecento. In estate, è organizzata anche la "notte bianca".
Altrettanto importante, la Civica Benemerenza della Ciocchina, che viene conferita ogni anno alla vigilia della festa del Trasporto ai cittadini benemeriti. Dopo la fine dell'anno scolastico, il secondo fine settimana di giugno, si organizza una manifestazione denominata "Musica e sport".
Del passato industriale, ormai quasi completamente estinto e in buona parte documentato dalla collezione del Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese, sono degni di nota gli stabilimenti della Isotta Fraschini (multinazionale dei motori per aerei, treni, barche e macchinari vari) e della Lazzaroni (biscotti). Delle ultime due attività i marchi sono ancora utilizzati, ma la produzione è stata spostata in altre sedi; va comunque citata la Parma Antonio e figli.
Un'azienda storica che rimane nel saronnese è la ILLVA Saronno, che produce il noto "Amaretto di Saronno" (ora commercializzato con la marca "DiSaronno"), e altri marchi italiani come "Artic vodka" e "Rabarbaro Zucca". Produce anche diversi vini siciliani come il "Marsala Florio" e i vini "Corvo" oltre ad altre attività anche al di fuori del settore vini e superalcolici. Altra storica (1927) azienda presente sul territorio è la FIMI ex Phonola di Saronno, un tempo parte del gruppo Philips, poi acquisita dal gruppo Barco, e si occupa della produzione e progettazione di monitor per l'utilizzo medicale che vengono esportati in tutto il mondo.
Il territorio comunale è attraversato, nella zona occidentale, dall'autostrada A9 (Lainate-Como Chiasso), direttamente collegata alla città tramite gli svincoli "Saronno" e "Origgio-Uboldo", e da diverse arterie a grande traffico, tra cui la SP 233 "Varesina" (da Milano a Varese) e la SS 527 "Bustese" verso Busto Arsizio e Monza.
La stazione di Saronno (FN) è un nodo fondamentale di interscambio della rete regionale (linee Saronno-Milano, Saronno-Laveno, Saronno-Novara, Saronno-Seregno, Saronno-Como), del Servizio ferroviario suburbano di Milano (Linea S1, Linea S3 e Linea S9) e del Malpensa Express, gestiti da Trenord. La stazione ha un flusso di passeggeri in transito stimato tra le 18000 e le 20000 unità, per un totale annuo di circa 7.200.000 passeggeri all'anno.[14] La città è inoltre dotata di una seconda stazione, la Saronno Sud, dedicata esclusivamente alle linee suburbane (S1, S3, S9).
La città di Saronno dispone di un'autostazione, a poca distanza dalla stazione ferroviaria, a servizio dei pullman di linea extraurbani e di una stazione dei taxi posta di fronte alla stazione. Il comune è inoltre servito da 5 linee di autobus urbani gestito da STIE.
La politica saronnese è stata segnata dalla forte influenza degli ambienti legati alla Chiesa. Storico feudo democristiano, dopo la sparizione dei partiti tradizionali, la città è stata amministrata da una Giunta DC-PCI-PSI-PRI-PLI dal 1992 al 1995 e di centro-sinistra (PPI-DS-CIS) dal 1995. Dal 1999; per due legislature la città è stata governata da una giunta di centro-destra, Forza Italia, Alleanza Nazionale, Partito Federalista di Gianfranco Miglio e Unione Saronnese di Centro (successivamente U.D.C.), senza l'apporto della Lega Nord rimasta all'opposizione. Il sindaco Pierluigi Gilli fu rieletto nel 2004 al primo turno.
Nel 2009 è stato eletto sindaco - dopo il turno di ballottaggio - Luciano Porro, rappresentante del PD in coalizione con il Partito Socialista Italiano e i Verdi. La sua giunta è però decaduta dopo undici giorni dall'elezione per le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali, che invece era espressione della coalizione di centro-destra (beneficiaria di sedici consiglieri su trenta). Questa circostanza ha reso necessario il commissariamento del Comune, retto temporaneamente dal viceprefetto vicario Giuliana Longhi. La ripetizione delle elezioni, effettuata nella primavera del 2010, ha visto nuovamente confermato sindaco Luciano Porro, la cui coalizione - a differenza di quanto accaduto nel 2009 - ha ottenuto la maggioranza dei consiglieri in Consiglio comunale. Frattanto nel centrodestra si era consumata una spaccatura nel PdL, da cui era fuoriuscita la lista Unione Italiana, capace di eleggere due consiglieri comunali, tra cui l'ex sindaco Pierluigi Gilli; parallelamente la Lega Nord non è riuscita a raggiungere l'obiettivo di entrare per la prima volta in maggioranza. Alle contestuali elezioni regionali, comunque, le forze di centrodestra si sono confermate largamente maggioritarie, ottenendo oltre il 60% dei voti in combinato.
Le elezioni del 2015 hanno visto la vittoria di una coalizione orientata in modo più deciso a destra, composta da Lega Nord, Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale e altre liste civiche o territoriali; tale cartello ha prevalso sulle liste di centrosinistra, vincendo il ballottaggio col 59% dei consensi ed esprimendo alla carica di primo cittadino il leghista Alessandro Fagioli. Egli non è però riuscito a riconfermarsi per un secondo mandato, venendo superato al ballottaggio della tornata elettorale 2020 da Augusto Airoldi, sostenuto da PD e da tre liste civiche (due in appoggio diretto e una in apparentamento dopo il primo turno, Obiettivo Saronno), nonché con l'appoggio esterno di parte della lista a sostegno del ricandidato Pierluigi Gilli.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1860 | 1860 | Antonio Bonalumi | Sindaco | ||
1861 | 1868 | Carlo Morandi | Sindaco | ||
1869 | 1870 | Ludovico Taverna | Sindaco | ||
1870 | 1878 | Domenico Beghè | Sindaco | ||
1879 | 1882 | Gerolamo Emilio Uboldi | Sindaco | ||
1882 | 1882 | Livio Bonalumi | Sindaco | ||
1883 | 1887 | Domenico Beghè | Sindaco | ||
1887 | 1894 | Pietro Gianetti | Sindaco | ||
1895 | 1895 | Alessandro De Giorgi | Sindaco | ||
1896 | 1896 | Pietro Gianetti | Sindaco | ||
1897 | 1898 | Filippo Reina | Sindaco | ||
28 gennaio 1898 | 15 maggio 1906 | Filippo Reina | Sindaco | ||
16 maggio 1906 | 10 luglio 1907 | Isaia Zerbi | Assessore Facente Funzione di Sindaco | ||
11 luglio 1907 | 20 gennaio 1907 | Ludovico Taverna | Sindaco | ||
21 gennaio 1907 | 26 luglio 1914 | Paolo Morandi | Sindaco | ||
27 luglio 1914 | 9 ottobre 1920 | Filippo Reina | Sindaco | ||
10 ottobre 1920 | 4 aprile 1924 | Davide Canti | Sindaco | ||
5 aprile 1924 | 10 aprile 1926 | Vittorio Ruffini | Commissario Prefettizio | ||
11 aprile 1926 | 22 ottobre 1929 | Pasquale Tettamanzi | Podestà | ||
23 ottobre 1929 | 23 gennaio 1931 | Luciano Enrico Zari | Commissario Prefettizio | ||
24 febbraio 1931 | 26 aprile 1934 | Piero Corbella | Podestà | ||
27 aprile 1934 | 9 dicembre 1934 | Edoardo Pallante | Commissario Prefettizio | ||
10 dicembre 1934 | 23 aprile 1939 | Luigi Farina | Podestà | ||
24 aprile 1939 | 15 settembre 1939 | Augusto Guglielmo | Commissario Prefettizio | ||
16 settembre 1939 | 24 ottobre 1943 | Giulio Riva | Commissario Prefettizio e Podestà | ||
25 ottobre 1943 | 1º dicembre 1943 | Augusto Guglielmo | nominato dal C.L.N.A.I. | ||
2 dicembre 1943 | 13 aprile 1944 | Arturo Mascietti | Commissario Prefettizio | ||
14 aprile 1944 | 13 luglio 1944 | Piero Zerbi | Commissario prefettizio | ||
14 luglio 1944 | 24 aprile 1945 | Piero Zerbi | Podestà | ||
25 aprile 1945 | 25 marzo 1946 | Agostino Vanelli | nominato dal C.L.N.A.I. | ||
26 marzo 1946 | 8 giugno 1956 | Piero Alliata | DC | Sindaco | |
9 giugno 1956 | 11 aprile 1957 | Enrico De Peverelli | DC | Sindaco | |
16 aprile 1957 | novembre 1964 | Francesco Ceriani | DC | Sindaco | |
novembre 1964 | dicembre 1966 | Filippo Alliata | DC | Sindaco | |
dicembre 1966 | settembre 1980 | Augusto Rezzonico | DC-PSI-PSDI-PRI | Sindaco | |
settembre 1980 | luglio 1985 | Enrico Mazzini | DC-PSI-PSDI-PRI | Sindaco | |
luglio 1985 | luglio 1992 | Gianluigi Stucchi | DC-PSI-PRI | Sindaco | |
12 luglio 1992 | 26 giugno 1999 | Angelo Tettamanzi | DC-PCI-PSI-PRI-PLI, poi Centro-sinistra (PPI, DS, CIS) | Sindaco | |
27 giugno 1999 | 22 giugno 2009 | Pierluigi Gilli | Centro-destra (FI, AN, UDC) | Sindaco | |
23 giugno 2009 | 6 luglio 2009[15] | Luciano Porro | Centro-sinistra (PD, PSI, Verdi, Idv, liste civiche) | Sindaco | |
6 luglio 2009 | 12 aprile 2010 | Giuliana Antonella Longhi | Commissario Prefettizio | Commissario Prefettizio | [15] |
12 aprile 2010 | 14 giugno 2015 | Luciano Porro | Centro-sinistra (PD, PSI, IDV, lista civica) | Sindaco | |
15 giugno 2015 | 5 ottobre 2020 | Alessandro Fagioli | Centro-destra (LN, FdI-AN, liste civiche) | Sindaco | |
5 ottobre 2020 | In carica | Augusto Airoldi | Centro-sinistra (PD, liste civiche) | Sindaco |
Fino al 1869 il quartiere di Cassina Ferrara era comune a sé stante. Dal 1860 al 1866 fu sindaco Giuseppe Galli e dal 1867 al 1869 Eugenio Banfi. Il 1º maggio 1869 il comune di Cassina Ferrara fu aggregato a quello di Saronno.
La principale squadra cittadina è il FBC Saronno, fondata nel 1910 e avente al suo attivo varie stagioni in terza serie nazionale. Più volte disciolta e ricostituita (da ultimo nel 2010, allorché cedette il proprio titolo sportivo valido per partecipare alla Serie D alla Gallaratese), a seguito della rifondazione concretizzata nel 2015 su iniziativa di un'altra squadra cittadina, l'A.S.D. Matteotti (che ha rilevato il titolo sportivo della SolbiaSommese Calcio), è ripartita dal campionato di Eccellenza Lombardia 2015-2016 con la denominazione A.S.D. F.B.C. 1910 Saronno.
Sempre in ambito calcistico, a Saronno sono presenti altri due club, militanti nelle leghe regionali lombarde: la Polisportiva Robur Saronno, fondata nel 1919, e l'AMOR Sportiva, fondata nel 1948.
Il principale impianto cittadino per la pratica del calcio e dell'atletica leggera è lo stadio Emilio Colombo-Gaetano Gianetti, costruito nel 1931 in via Biffi, i cui spalti dispongono di circa 4000 posti: tale impianto tuttavia versa in condizioni di fatiscenza, che con l'avvento del Terzo millennio hanno obbligato a limitarne la capienza a soli 99 spettatori. In virtù di ciò il F.B.C. Saronno - che pure l'ha adottato per oltre sette decenni come terreno casalingo - l'ha abbandonato, optando per disputare le gare interne nel vicino comune di Cesate. Dal 2010 esso ospita pertanto le partite casalinghe della sola Robur Saronno.
Nel territorio comunale esistono altri quattro impianti per la pratica del calcio: il Campo comunale Cassina Ferrara, sito in via Trento, il Centro giovanile Mons. Ugo Ronchi di via Colombo, il centro sportivo Prealpi di Via Sabotino e il Centro sportivo Matteotti di via Sampietro.
Annualmente, nei mesi di luglio o settembre, la città ospita il Gran Premio Città di Saronno, gara ciclistica in notturna organizzata su un circuito cittadino dalla società Pedale Saronnese con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale. La gara è riservata ai corridori ciclisti dilettanti, categorie allievi ed esordienti.
A Saronno è attivo il club cestistico della Robur Basket Saronno, il cui miglior risultato storico consiste nella militanza nel campionato di Serie B. Le selezioni disputano le gare interne presso il locale Centro giovanile mons. Ugo Ronchi.
A Saronno è praticato il tchoukball, di cui la città è la culla italiana. Il Saronno Castor è infatti il primo club di tchoukball creato in Italia. Il primo campionato nazionale di questo sport ha avuto inizio il 14 gennaio 2007 a Saronno, dove ha anche sede la Federazione Italiana Tchoukball (F.T.B.I.).
L'atletica leggera ha fatto la sua apparizione a Saronno qualche anno prima della seconda guerra mondiale. Veniva praticata dalla Viribus Unitis e dalla Unione e Forza, ma solo come estensione della loro attività principale che era la ginnastica artistica. Essa si manifestava con modeste gare locali ed era conosciuta soprattutto in virtù delle prestazioni di alcuni marciatori saronnesi tra i quali primeggiava Carlo Volonteri, protagonista di alcune 100 km di marcia. Solo nel 1954, per merito di Francesco Ceriani, che sarebbe poi divenuto Sindaco di Saronno, si è dato vita ad una società di atletica leggera che faceva parte di una Polisportiva comprendente tennis, nuoto ed altre attività minori. Francesco Ceriani fu quindi il promotore ed assieme primo presidente ed atleta della nascente Libertas Atletica Saronno. Agli atleti locali si affiancarono altri provenienti dalle vicine province e quindi si diede vita ad una squadra competitiva che ottenne il titolo di campione d'Italia Libertas conseguito nel 1959 allo Stadio delle Terme a Roma, titolo poi confermato nel 1960 e nel 1961. Dal 2007, inoltre, si è affermata l'ASD Running Saronno.
A Saronno è presente l'A.D. T.T. Saronno, società di tennistavolo fondata nel 1975 ed esordiente proprio in quell'anno in Serie D1 regionale. Dal 1975, dopo fasi alterne, tra le quali un secondo posto nel ranking delle società italiane, e con l'avvicendarsi di diversi pongisti, il traguardo massimo raggiunto è stata la Serie A2 Nazionale.
Importante anche la partecipazione alla pallavolo che con la società sportiva Pallavolo Saronno, che gioca al PalaDozio, ha visto la scalata di questo comune fino alla Serie B1.
Nel 2015 la squadra di softball Saronno Softball ha raggiunto la ISL, la massima categoria del Softball (A1), diventando campione d'Italia nel 2022.
Dal gennaio del 2006 la città è dotata di uno spazio polisportivo chiuso, il PalaDozio, comprendente campi da basket e polivalenti dotati di tribune, oltre a una pista coperta di atletica leggera. Saronno ospita altresì varie palestre.
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