Santuario di Santa Maria di Galloro
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Il santuario di Santa Maria di Galloro e il suo giardino sono un luogo di culto cattolico situato nella località di Galloro nel comune di Ariccia, nella città metropolitana di Roma Capitale, nell'area dei Castelli Romani, nella Diocesi suburbicaria di Albano Laziale.
Santuario di Santa Maria di Galloro | |
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La facciata del santuario. | |
Stato | Italia |
Località | Ariccia |
Coordinate | 41°43′03.68″N 12°40′47.5″E41°43′03.68″N, 12°40′47.5″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Maria |
Sede suburbicaria | Albano |
Consacrazione | 1638 |
Stile architettonico | barocco |
Inizio costruzione | 1624 |
Completamento | 1633 |
Sito web | Sito ufficiale |
«A meno di mezzo miglio da Ariccia (...) havvi un colle, che levandosi di fondo alla valle va con giusta proporzione digradando in forma di semicircolo, finché, giunto sopra il livello della detta Terra di Ariccia, spiana e finisce. Or quivi nel bel mezzo dello spianato, a destra della strada maestra, che da Roma mena a Napoli, ergesi il bellissimo tempio in cui si venera la prodigiosa Immagine di Maria santissima detta dal luogo, in cui ella è, di Galloro.»
(Giuseppe Boerio, Istoria del Santuario della Beatissima Vergine di Galloro, III ed., p. 5, Roma 1863.)
Il santuario di Galloro è uno dei santuari mariani più importanti e frequentati del Lazio;[1] inoltre, è schedato tra i monumenti architettonici del Lazio[2] in virtù del contributo dato dal celebre architetto Gian Lorenzo Bernini alla progettazione di alcune sue parti. Il santuario, dedicato all'immagine miracolosa della Madonna di Galloro, venne costruito tra il 1624 ed il 1633, e il convento attiguo dal 1817 è affidato alla cura della Compagnia di Gesù.
Il santuario con l'immagine sacra sono stati oggetto di visite apostoliche di numerosi pontefici, quali papa Urbano VIII, papa Alessandro VII, papa Clemente XI, papa Benedetto XIV, papa Clemente XIII e papa Clemente XIV[3], papa Pio VII, papa Gregorio XVI e infine papa Pio IX.[4]
Oggi il santuario è costituito in parrocchia, con oltre 3000 anime[5], cui è unita la collegiata di Santa Maria Assunta di Ariccia.[6]
La Madonna di Galloro è venerata dagli ariccini tre volte all'anno: l'8 dicembre, con la tradizionale festa della Signorina, istituita nel 1656 per ringraziare la Madonna di aver salvato il paese dalla peste; la seconda domenica di ottobre, anniversario della solenne incoronazione dell'immagine; e il giorno di Pentecoste, anniversario della consacrazione della chiesa nel 1633.